Sabinae
Sabine | |
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Tragedia perduta | |
Le Sabine, dipinto di Jacques-Louis David | |
Autore | Quinto Ennio |
Titolo originale | Sabinae |
Lingua originale | |
Genere | Praetexta |
Le Sabinae (Sabine) erano una tragedia praetexta del tragediografo e commediografo latino Quinto Ennio.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Prima delle due praetextae composte da Ennio, l'opera aveva carattere storico-mitologico e narrava l'episodio del ratto delle Sabine, celebrando alcune leggendarie figure della storia romana tra cui quella del fondatore e primo re di Roma, Romolo.[1]
Ne restano due versiː Cum spolia generis detraxeritis, - ^ / quam inscriptionem dabitis?[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pontiggia; Grandi, p. 87.
- ^ "Ora che ci avete trascinate come bottino dalle camere, / quale iscrizione scriverete su di noi?"(trad. A. D'Andria).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Pontiggia, M.C. Grandi, Letteratura latina. Storia e testi, Milano, Principato, 1996.
- A. Traglia, Poeti latini arcaici, I, Livio Andronico, Nevio, Ennio, UTET, 1986.
- H. D. Jocelyn, The tragedies of Ennius, Cambridge, CUP, 1967.