Sallustia Orbiana
Sallustia Orbiana | |
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Testa in marmo di Orbiana | |
Consorte dell'imperatore romano | |
In carica | 225 – 227 |
Nome completo | Gnaea Seia Herennia Sallustia Barbia Orbiana |
Padre | Lucio Seio Sallustio |
Consorte di | Alessandro Severo |
Gnea Seia Erennia Sallustia Barbia Orbiana[1] (in latino Gnaea Seia Herennia Sallustia Barbia Orbiana; fl. 225-227) è stata un'imperatrice romana moglie dell'imperatore Alessandro Severo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Orbiana era di famiglia aristocratica; suo padre era Seio Sallustio, prefetto del pretorio.
Nel 225 sposò l'imperatore Alessandro Severo, quando questi aveva sedici anni, ricevendo il titolo di augusta; Sallustio fece una rapida carriera, divenendo persino caesar. Secondo Erodiano,[2] Orbiana entrò in contrasto con la potente suocera, Giulia Mamea, che desiderava il titolo di augusta solo per sé; Alessandro, al contrario, ne era innamorato.
Mamea, che aveva regnato da dietro il trono del figlio da quando questi era stato eletto imperatore all'età di tredici anni, entrò in contrasto anche con Sallustio; nel 227 Sallustio fu accusato di aver tramato di rovesciare Alessandro con l'aiuto della guardia pretoriana, e fu messo a morte; contestualmente, Mamea ordinò che Orbiana venisse mandata in esilio in Libia, malgrado Alessandro tentasse di difendere la moglie prima di cedere alla madre.
Iconografia
[modifica | modifica wikitesto]Come augusta, Orbiana venne ritratta su diverse emissioni monetarie, le quali, causa il suo breve regno, sono piuttosto rare; principalmente si tratta di emissioni celebranti la concordia augustorum, la «concordia degli augusti», con talvolta la raffigurazione di Orbiana e Alessandro che si stringono la mano in un gesto di concordia.[3]
Una notevole statua di Sallustia si trova oggi ai Musei Vaticani, nel Cortile Belvedere. Sallustia è rappresentata nelle vesti di Venus Felix, accompagnata da Cupido, e la base porta la dedica di due liberti dell'imperatrice, Elpidio e Sallustia.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CIL VIII, 9355
- ^ 6.1.9-10.
- ^ RIC 657, RIC 319.
- ^ Lanciani, Rodolfo, Wandering Through Ancient Roman Churches, [1924], Kessinger Publishing 2003, ISBN 076613525X, pp. 217, 219; Museo Vaticano, 1846, p. 25.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Erodiano 6.1.9-10
- Fonti secondarie
- Raissa Calza, Orbiana, Enciclopedia dell'Arte Antica, su treccani.it, 1963. URL consultato il 21 febbraio 2018.
- (EN) Herbert W. Benario, Alexander Severus (A.D. 222-235), in De Imperatoribus Romanis, 1997. URL consultato il 09-09-2007.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sallustia Orbiana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- R. Calza, ORBIANA, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
- Monetazione di Orbiana, su wildwinds.com.
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