Sancio d'Aragona

Sancio d'Aragona
Signore di Militello
Signore di Cammarata
Stemma
Stemma
In carica1320-1335
SuccessoreFederico d'Aragona Palizzi
Altri titoliSignore della terra di San Marco
Morte1335
DinastiaCasa d'Aragona
PadrePietro III d'Aragona
Madre?
ConsorteMacalda Palizzi
Figli
  • Federico
  • Giovanni
ReligioneCattolicesimo

Sancio d'Aragona, signore di Militello (in catalano Sanç d'Aragó, in spagnolo Sancho de Aragón; ... – 1335), è stato un nobile e politico catalano del XIV secolo, discendente della dinastia reale di Casa d'Aragona.

Giunto in Sicilia nel 1312[1], era figlio naturale del re Pietro III d'Aragona.[2] Ricoprì le cariche di camerario (1326) e di Gran camerario del Regno di Sicilia (1329).[1]

Investito della signoria sulle terre di Militello e di San Marco, nel Val Demone, nel 1320 da parte del fratellastro il re Federico III di Sicilia[1][3], intorno al 1326 sposò la nobildonna Macalda Palizzi, unica figlia di Vinciguerra, signore di Cammarata, che gli portò in dote questo feudo, e da cui ebbe due figli, Federico e Giovanni.[1][4]

Morto nel 1335, gli succedette nei possessi feudali il figlio primogenito Federico.[1]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Pietro II di Aragona Alfonso II d'Aragona  
 
Sancha di Castiglia  
Giacomo I d'Aragona  
Maria di Montpellier Guglielmo VIII di Montpellier  
 
Eudocia Comnena  
Pietro III d'Aragona  
Andrea II d'Ungheria Béla III d'Ungheria  
 
Agnese d'Antiochia  
Iolanda d'Ungheria  
Iolanda di Courtenay Pietro II di Courtenay  
 
Iolanda di Fiandra  
Sancio d'Aragona  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ a b c d e Marrone, p. 50.
  2. ^ Gaetani, p. 131.
  3. ^ Gaetani, p. 120.
  4. ^ I. La Lumia, Matteo Palizzi frammento di studi storici sul secolo XIV in Sicilia, Giliberti, 1859, nota 2, p. 18.
  • F. M. Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile. Parte Seconda., vol. 4, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli, 1757.
  • A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390), in Mediterranea : ricerche storiche. Quaderni vol. 1, Associazione Mediterranea, 2006.

Collegamenti esterni

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