Santuario di Nostra Signora di Montenero

Santuario di Nostra Signora di Montenero
Il santuario visto da Riomaggiore
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
LocalitàNostra Signora di Montenero (Riomaggiore)
Coordinate44°05′46.57″N 9°44′43.38″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareNostra Signora di Montenero
Diocesi Spezia-Sarzana-Brugnato
Inizio costruzioneVIII secolo
Completamento1847

Il santuario di Nostra Signora di Montenero è un luogo di culto cattolico situato nell'omonima località nel comune di Riomaggiore, in provincia della Spezia. Il santuario, raggiungibile unicamente attraverso una mulattiera dalla strada provinciale 370, sorge a 340 metri sul livello del mare.

Il santuario fa parte, insieme al santuario di Nostra Signora della Salute a Volastra, ai santuari di Nostra Signora delle Grazie e di Nostra Signora di Reggio a Vernazza e al santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso al Mare, dei "santuari delle Cinque Terre"[1].

Storia e descrizione

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Particolare del campanile e dello spiazzo a lato del santuario

Anche se le prime notizie documentate risalgono a documenti del 1335[2], fonti popolari attestano la presenza di un primitivo luogo di culto già dall'VIII secolo[2], edificato dagli abitanti di Riomaggiore dopo una visione mariana nel 790[3] alla giovane Maria del Paladino.

Il sito, soprattutto nel 1740[2] e ancora nel 1847[2], subì profonde ristrutturazioni ed ampliamenti che ne modificarono la primaria struttura; attualmente si presenta con una divisione a tre navate[2].

La prima icona venerata al santuario fu, secondo la tradizione, di origine bizantina[2] (Madonna di san Luca[3]) che, per proteggerla dalla furia conquistatrice dei Longobardi, fu sotterrata in un luogo segreto e ritrovata in seguito[2]. L'icona, tuttavia, andò perduta nel corso del XV secolo[3] e fu sostituita con un'immagine raffigurante l'assunzione di Maria con gli apostoli[3]; il quadretto, restaurato nel 1947[3], viene portato in processione il lunedì di Pentecoste.

L'affresco all'interno del santuario è databile al XVIII secolo ed è opera del pittore Battaglia di Castelnuovo Magra[2].

  1. ^ I santuari delle Cinque Terre, su lecinqueterre.org. URL consultato il 29 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2018).
  2. ^ a b c d e f g h Fonte dal sito Le Cinque Terre.org, su lecinqueterre.org. URL consultato il 29-07-2011.
  3. ^ a b c d e Fonte dal sito Guide.Travelitalia.com, su guide.travelitalia.com. URL consultato il 29-07-2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).

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