Sedici valzer
Sedici valzer (Waltzes) | |
---|---|
Brahms nel 1872 | |
Compositore | Johannes Brahms |
Tonalità | la bemolle maggiore |
Tipo di composizione | Opere per pianoforte |
Numero d'opera | 39 |
Epoca di composizione | 1865 |
Prima esecuzione | 23 novembre 1866, Oldenburg
|
Pubblicazione | 1866 |
Dedica | Eduard Hanslick |
Durata media | 19 minuti |
Organico | pianoforte, piano a quattro mani |
Movimenti | |
16 valzer | |
Sedici valzer (tedesco: Sechzehn Walzer), op. 39, è una serie di 16 brevi valzer per pianoforte scritti da Johannes Brahms. Furono composti nel 1865 e pubblicati nel 1866, dedicati al critico musicale Eduard Hanslick.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Questi valzer sono stati scritti per pianoforte a quattro mani ed arrangiati anche per pianoforte solista dal compositore, in due diverse versioni: difficile e semplificata. Le tre versioni furono pubblicate contemporaneamente e vendute bene, contrariamente alle aspettative del compositore.
I valzer furono scritti mentre il compositore viveva a Vienna, città dove si sarebbe stabilito definitivamente nel 1872.[2] Erano intesi come un tributo alla forma di danza del valzer che era diventata particolarmente di moda nella sua città adottiva.[2]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Nelle versioni per solista, alcune tonalità sono state alterate rispetto alla versione originale per due pianisti (le ultime quattro nella versione difficile e la n. 6 nella versione facile). Il valzer numero 15 in la maggiore (o la bemolle maggiore) ha acquisito una vita propria. Un arrangiamento di cinque dei valzer (nn. 1, 2, 11, 14 e 15) per due pianoforti a quattro mani fu pubblicato dopo la morte del compositore.
Quasi tutti i valzer sono in una forma binaria ricapitolante. Per ogni valzer, la prima metà si sposta sulla dominante, sulla relativa maggiore o su una tonalità sostitutiva. Quindi, la seconda metà inizia con un passaggio evolutivo che riconduce al tema principale ed alla tonica.[2]
Nel 1984 il critico Edward Rothstein disse che Joseph Smith "ne ha fatto un caso convincente per prenderli sul serio come un ciclo unificato".[3]
Valzer
[modifica | modifica wikitesto]I 16 valzer qui elencati sono suonati da Martha Goldstein:
n. 1 in si maggiore Tempo giusto (1:02) n. 2 in mi maggiore (1:32) n. 3 in sol diesis minore (1:02) n. 4 in mi minore Poco sostenuto (1:35) n. 5 in mi maggiore Grazioso (1:10) n. 6 in do diesis maggiore Vivace
(do maggiore nella versione facile da solista) (1:07)n. 7 in do diesis minore Poco più Andante (2:12) n. 8 in si bemolle maggiore (1:40) n. 9 in re minore (1:26) n. 10 in sol maggiore (0:32) n. 11 in si minore (1:28) n. 12 in mi maggiore (1:20) n. 13 in do maggiore
(si maggiore nella versione solista più difficile) (0:48)n. 14 in la minore
(sol diesis minore nella versione solista più difficilee la versione per due pianoforti) (1:34)
n. 15 in la maggiore
(la bemolle maggiore nella versione solista più difficilee nella versione per due pianoforti) (1:28)
n. 16 in re minore
(do diesis minore nella versione solista più difficile) (1:01)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Palmer, John. "Waltzes for piano, four hands, Op. 39 (1865)" in All Music Guide to Classical Music: The Definitive Guide to Classical Music, p. 201 (Chris Woodstra, Gerald Brennan, and Allen Schrott eds., Backbeat Books, 2005, ISBN 9780879308650. Also available at (EN) Sedici valzer, su AllMusic, All Media Network.
- ^ a b c Todd, R. Larry. Nineteenth-Century Piano Music, p. 372 (Routledge, 2013)
- ^ Edward Rothstein, "Music: Joseph Smith", The New York Times, March 29, 1984, p. C28
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Winfried Kirsch, Die Klavierwalzer op. 39 von Johannes Brahms und ihre Tradition. In "Jahrbuch des Staatlichen Institut für Musikforschung, Preußischer Kulturbesitz". II, 1969.
- Marina Caracciolo, Brahms e il Walzer. Storia e lettura critica. LIM, Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2004. ISBN 978-88-7096-362-5
- Ignaz Mendelssohn, in Zur Entwicklung des Walzers, "Studien zur Musikwissenschaft"; XIV (1926).
- Eduard Hanslick, Waffenruhe am Klavier, Neue freie Presse, Wien, August 1866.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sedici valzer
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Spartiti o libretti di Sedici valzer, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Sedici valzer, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Sedici valzer / Sedici valzer (altra versione), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Sixteen Waltzes, Op. 39, su YouTube.
- Listening guide for all four versions of the waltzes
Controllo di autorità | VIAF (EN) 771154381051530291910 · BNF (FR) cb13908937w (data) |
---|