Semisse
Aes grave | |
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Pegaso volto a destra., "S" sotto; | Pegaso volto a sinistra, "S" sotto. |
Æ 178,46 g, Craw. 18/2; ca 270 a.C. |
Repubblica romana | |
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Saturno, dietro S. | Prua di galea ROMA, sopra S; |
Æ, disegno da Joseph Eckhel |
Il semisse (in lat. semis, pl. semisses, che letteralmente significa "la metà") era una moneta romana, prima di bronzo e poi d'oro.
Semisse di bronzo
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'età repubblicana il semisse era una moneta fusa dal valore di mezzo asse ; nello stesso periodo, era distinto da un'"S" o da 6 globuli (che indicavano un peso teorico di 6 once). La moneta era caratterizzata dall'immagine del dio Saturno sul dritto e dalla prora di una nave sul rovescio.
Come detto sopra, il semisse era inizialmente una moneta fusa, come il resto dei bronzi romani repubblicani; cominciò ad essere battuto a martello poco prima della seconda guerra punica (218-204 a.C.). La moneta venne emessa raramente durante l'impero romano e cessò di essere emessa al tempo di Adriano (117-138 d.C.).
Semisse in oro
[modifica | modifica wikitesto]Anastasio I | |
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D N ANASTASIVS P P AVG, busto di Anastasio volto a destra. | VICTORIA AUGGG, Vittoria seduta, XXXX sullo scudo; sulla destra cristogramma; in esergo CONOB. |
AV Semisse, 2,25 g. |
Nella monetazione della tarda antichità, il semisse viene reintrodotto da Costantino I attorno al 309, come moneta d'oro avente il valore di mezzo solido (quindi 2,27 grammi).
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