Silvio Mirarchi
Silvio Mirarchi | |
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Nascita | Catanzaro, 5 maggio 1963 |
Morte | Palermo, 1 giugno 2016 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Arma dei Carabinieri |
Grado | Maresciallo capo |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor civile alla memoria |
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Silvio Mirarchi (Catanzaro, 5 maggio 1963 – Palermo, 1º giugno 2016) è stato un militare italiano, Maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
È stato ferito a morte in servizio a Marsala (dove era vicecomandante della stazione carabinieri del distaccamento di Ciavolo), da un colpo di pistola sparato da Nicolò Girgenti[1], durante un appostamento nei pressi di una serra illegale adibita alla coltivazione di cannabis.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Alla sua memoria è stata intitolata la principale caserma dei carabinieri di Marsala (Villa Araba) sede del comando di compagnia[2].
- Nel 2022 è stato intitolato un parco giochi a Marsala(TP) in sua memoria.[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]«Con eccezionale coraggio, ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, nel corso di un servizio notturno in area rurale, non esitava, insieme a un commilitone, a intervenire presso alcune serre adibite a coltivazione illecita di canapa indiana, venendo fatto segno a proditoria azione di fuoco da parte dei malfattori che, al fine di assicurarsi la fuga, lo ferivano mortalmente. Fulgido esempio di altissimo senso del dovere e di straordinarie virtù civiche, spinti fino all'estremo sacrificio. 31 maggio 2016 - Marsala (TP)»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marsala, omicidio Silvio Mirarchi: condannato all'ergastolo Nicolò Girgenti, su Marsala Live. URL consultato il 18 ottobre 2019.
- ^ Intitolata la caserma dei Carabinieri di Marsala al maresciallo Mirarchi - Tp24.it
- ^ Marsala, un parco giochi intitolato al maresciallo capo Mirarchi, su trapani.gds.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.