Sindrome del maschio XX

La sindrome del maschio XX è una rara condizione genetica in cui un individuo con genotipo femminile ha caratteristiche fenotipicamente maschili che possono variare a seconda dei casi[1]. Nel 90% di questi individui la sindrome è causata da un  crossing over diseguale tra il cromosoma X e quello Y nella gametogenesi maschile, e risulta nella presenza del gene SRY  nel cromosoma X invece che nell'Y, dove si trova normalmente.[1] Quando uno spermatozoo contenente un cromosoma X SRY-positivo feconda un ovocita, il risultato è un maschio XX. Meno comuni sono i maschi XX SRY-negativi che possono presentare una mutazione autosomica o del cromosoma X.[1] La mascolinizzazione dei maschi XX è variabile.

Questa sindrome è diagnosticata mediante diversi metodi e ha un'incidenza approssimativamente di 1:20 000 nei neonati maschi (è perciò meno comune della sindrome di Klinefelter).[2][3] Un trattamento non è clinicamente necessario, sebbene alcuni individui scelgano di sottoporsi a diverse terapie per assomigliare di più a maschi o a femmine.[4][5]

Segni e sintomi

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L'aspetto dei maschi XX può essere di tre tipi: 1) maschi che hanno genitali interni ed esterni normali, 2) maschi con ambiguità nei genitali esterni, e 3) maschi con ambiguità negli organi genitali esterni ed interni (veri ermafroditi).[6] Ambiguità dei genitali esterni possono includere ipospadia, micropenia, e clitoridomegalia.[6] In media, l'aspetto dei maschi XX differisce da quello di un maschio XY in quanto i primi sono più bassi e più magri.[7] Molti maschi XX hanno piccoli testicoli, sono sterili e hanno una maggiore incidenza di criptorchidismo rispetto ai maschi XY.[7][8] Alcuni maschi XX hanno una minore peluria corporea e una minore libido.[8] Gli individui con questa condizione hanno a volte caratteristiche femminili, con diversi gradi di ginecomastia ma senza tessuto Mülleriano intraddominale.[8] Secondo una ricerca del centro delle scienze della salute dell'Università dell'Oklahoma, nonostante i maschi XX esibiscano caratteristiche femminili, i loro comportamenti sono solitamente rappresentativi della mascolinità nella loro cultura.[9]

Mascolinizzazione

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Schema della differenziazione sessuale negli umani.

Il grado con cui gli individui affetti dalla sindrome sviluppano un fenotipo maschile è variabile, anche tra individui SRY-positivi.[10] Un fenotipo completamente maschile si sviluppa solitamente in presenza del gene SRY ma, in alcuni casi, la presenza del gene stesso può portare ad ambiguità degli organi genitali interni e/o esterni.[10]

Normalmente le femmine XX vanno incontro all'inattivazione del cromosoma X, durante la quale una copia del cromosoma X viene silenziata. Si pensa perciò che l'inattivazione del cromosoma X in maschi XX possa spiegare le ambiguità nei genitali e l'incompleta mascolinizzazione riscontrate nei maschi negli SRY-positivi.[11][10] Il cromosoma X con il gene SRY resta il cromosoma X attivo il 90% delle volte, il che spiega il fenotipo completamente maschile che si vede spesso nei maschi XX SRY-positivi.[11][10] Nel restante 10% dei casi, l'inattivazione dell'X si espande fino ad includere il gene SRY, comportando una mascolinizzazione incompleta.[11][10]

La mascolinizzazione dei maschi XX SRY-negativi dipende da quali geni sono mutati e a che punto dello sviluppo queste mutazioni compaiono.[12]

I maschi tipicamente hanno un cromosoma X e uno Y in ogni cellula diploide del loro corpo. Le femmine, invece, hanno generalmente due cromosomi X. Anche i maschi XX SRY-positivi hanno due cromosomi X, ma uno di questi contiene materiale genetico proveniente dal cromosoma Y; questo li rende fenotipicamente maschi ma geneticamente femmine.[1]

Un esempio di traslocazione tra due cromosomi.

Il gene SRY gioca un ruolo importante nella determinazione del sesso, iniziando lo sviluppo testicolare. In molti maschi XX il gene SRY è presente. L'estremità del cromosoma Y contiene questo gene e, durante la ricombinazione, si verifica una traslocazione in cui il gene SRY del cromosoma Y si sposta per diventare parte del cromosoma X.[6][13] La presenza di un gene SRY traslocato porta allo sviluppo di caratteristiche maschili nell'embrione XX.

Raramente può capitare che un maschio XX non abbia il gene SRY. L'esatta causa di questa condizione è sconosciuta ma è possibile che mutazioni nel gene SOX9 (locus 17q24.3)possano contribuire a questa sindrome dato che questo gene è coinvolto nella differenziazione dei testicoli durante lo sviluppo.[14][12] Un'altra possibile causa è la mutazione del gene NR0B1 che codifica per la proteina DAX1 recettore ormonale nucleare.[15][16] Se infatti si ha una perdita di funzione di DAX1 (si parla in tal caso di allele nullo), essendo questo un repressore di geni mascolinizzanti, i testicoli possono dunque svilupparsi anche in individui XX.[16] Mutazioni nei geni SF1 e WNT4 sono state studiate in connessione con la sindrome del maschio XX SRY-negativa.[16]

Nel caso in cui l'individuo venga esaminato per la presenza di ambiguità genitali (ad esempio micropenia, ipospadia o presenza di pieghe labioscrotali), la chirurgia esplorativa può essere usata per determinare se sono presenti genitali interni maschili e/o femminili.[17] Un cariotipo standard può servire per determinare citogeneticamente se un individuo con un completo o parziale fenotipo maschile ha un genotipo XX.[6][17] Analisi FISH determinano la presenza e la localizzazione o l'assenza del gene SRY.[10] Altri indicatori di questa sindrome sono la mancata discesa dei testicoli lungo il canale inguinale, sebbene ciò sia stato osservato in una minoranza di maschi XX, e l'assenza di tessuto Mülleriano.[8]

I maschi XX sono sterili a causa del basso o assente contenuto di spermatozoi e attualmente non ci sono cure per questa forma di infertilità.[18] Le ambiguità genitali, pur non necessitando di trattamenti per ragioni mediche, possono essere trattate mediante terapia ormonale, chirurgia o entrambe. Così come la sindrome del maschio XX si presenta in forme variabili così anche i trattamenti variano largamente. In alcuni casi un'operazione chirurgica alle gonadi può servire per rimuovere parzialmente o per intero i genitali femminili. In seguito la chirurgia plastica e ricostruttiva può servire per far apparire l'individuo più maschile.[19] Nel caso in cui, invece, l'individuo desideri diventare più femminile, la chirurgia genitoplastica femminilizzante può essere usata per far sembrare i genitali ambigui più femminili.[20]

  1. ^ a b c d Elena Vorona, Michael Zitzmann, Jörg Gromoll, Andreas N. Schüring e Eberhard Nieschlag, Clinical, Endocrinological, and Epigenetic Features of the 46,XX Male Syndrome, Compared with 47,XXY Klinefelter Patients, in The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, vol. 92, n. 9, 1º settembre 2007, pp. 3458–3465, DOI:10.1210/jc.2007-0447, ISSN 0021-972X (WC · ACNP).
  2. ^ Ahmet Anık, Gönül Çatlı, Ayhan Abacı e Ece Böber, 46,XX Male Disorder of Sexual Development: A Case Report, in Journal of Clinical Research in Pediatric Endocrinology, vol. 5, n. 4, 2013, pp. 258–260, DOI:10.4274/Jcrpe.1098, ISSN 1308-5727 (WC · ACNP), PMC 3890225, PMID 24379036.
  3. ^ Bekir Ucan, Mustafa Ozbek, Oya Topaloglu, Ahmet Yesilurt, Askin Gungunes, Taner Demrici e Tunfay Delibasi, 46,XX Male Syndrome, in Turkish Journal of Endocrinology and Metabolism, vol. 17, July 2012, pp. 46–48, DOI:10.4274/Tjem.2064.
  4. ^ A de la Chapelle, Analytic review: nature and origin of males with XX sex chromosomes., in American Journal of Human Genetics, vol. 24, n. 1, January 1972, pp. 71–105, ISSN 0002-9297 (WC · ACNP), PMC 1762158, PMID 4622299.
  5. ^ Albert de la Chapelle, Cytogenetics of the mammalian X-chromosome, Part B: Progress and topics in cytogenetics, New York, Alan Liss, 1985, pp. 75–85.
  6. ^ a b c d Harold Chen, XX Male, in Atlas of Genetic Diagnosis and Counseling, 2012, pp. 2191–2196, DOI:10.1007/978-1-4614-1037-9_250.
  7. ^ a b (EN) Elena Vorona, Michael Zitzmann, Jörg Gromoll, Andreas N. Schüring e Eberhard Nieschlag, Clinical, Endocrinological, and Epigenetic Features of the 46,XX Male Syndrome, Compared with 47,XXY Klinefelter Patients, in The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, vol. 92, n. 9, 1º settembre 2007, pp. 3458–3465, DOI:10.1210/jc.2007-0447, ISSN 0021-972X (WC · ACNP).
  8. ^ a b c d R Lisker, F Flores, A Cobo e F G Rojas, A case of XX male syndrome., in Journal of Medical Genetics, vol. 7, n. 4, December 1970, pp. 394–398, DOI:10.1136/jmg.7.4.394, ISSN 0022-2593 (WC · ACNP), PMC 1468937, PMID 5501706.
  9. ^ (EN) N. Abusheikha, A. Lass e P. Brinsden, XX males without SRY gene and with infertility: Case report, in Human Reproduction, vol. 16, n. 4, 1º aprile 2001, pp. 717–718, DOI:10.1093/humrep/16.4.717, ISSN 0268-1161 (WC · ACNP).
  10. ^ a b c d e f (EN) Kamila Kusz, Maciej Kotecki, Alina Wojda, Maria Szarras-Czapnik, Anna Latos-Bielenska, Alina Warenik-Szymankiewicz, Anna Ruszczynska-Wolska e Jadwiga Jaruzelska, Incomplete masculinisation of XX subjects carrying the SRY gene on an inactive X chromosome, in Journal of Medical Genetics, vol. 36, n. 6, 1º giugno 1999, pp. 452–456, DOI:10.1136/jmg.36.6.452, ISSN 0022-2593 (WC · ACNP), PMC 1734388, PMID 10874632.
  11. ^ a b c Nouha Bouayed Abdelmoula, Marie-France Portnoi, Leila Keskes, Dominique Recan, Ali Bahloul, Tahia Boudawara, Ali Saad e Tarek Rebai, Skewed X-chromosome inactivation pattern in SRY positive XX maleness: a case report and review of literature, in Annales de Génétique, vol. 46, n. 1, 1º gennaio 2003, pp. 11–18, DOI:10.1016/S0003-3995(03)00011-X.
  12. ^ a b (EN) S. Rajender, SRY-negative 46,XX male with normal genitals, complete masculinization and infertility, in Molecular Human Reproduction, vol. 12, n. 5, 1º maggio 2006, pp. 341–346, DOI:10.1093/molehr/gal030, ISSN 1360-9947 (WC · ACNP).
  13. ^ (EN) Ester Margarit, M. Dolors Coll, Rafael Oliva, David Gómez, Anna Soler e Francisca Ballesta, SRY gene transferred to the long arm of the X chromosome in a Y-positive XX true hermaphrodite, in American Journal of Medical Genetics, vol. 90, n. 1, 3 gennaio 2000, pp. 25–28, DOI:10.1002/(sici)1096-8628(20000103)90:1<25::aid-ajmg5>3.0.co;2-5, ISSN 1096-8628 (WC · ACNP). URL consultato il 19 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2023).
  14. ^ (EN) Annalisa Vetro, Roberto Ciccone, Roberto Giorda, Maria Grazia Patricelli, Erika Della Mina, Antonella Forlino e Orsetta Zuffardi, XX males SRY negative: a confirmed cause of infertility, in Journal of Medical Genetics, vol. 48, 1º gennaio 2011, pp. jmedgenet–2011–100036, DOI:10.1136/jmedgenet-2011-100036, ISSN 0022-2593 (WC · ACNP), PMC 3178810, PMID 21653197.
  15. ^ (EN) Amanda Swain, Veronica Narvaez, Paul Burgoyne, Giovanna Camerino e Robin Lovell-Badge, Dax1 antagonizes Sry action in mammalian sex determination, in Nature, vol. 391, n. 6669, 19 febbraio 1998, pp. 761–767, DOI:10.1038/35799, ISSN 1476-4687 (WC · ACNP).
  16. ^ a b c S. Domenice, R. V. Corrêa, E. M. F. Costa, M. Y. Nishi, E. Vilain, I. J. P. Arnhold e B. B. Mendonca, Mutations in the SRY, DAX1, SF1 and WNT4 genes in Brazilian sex-reversed patients, in Brazilian Journal of Medical and Biological Research, vol. 37, n. 1, January 2004, pp. 145–150, DOI:10.1590/S0100-879X2004000100020, ISSN 0100-879X (WC · ACNP).
  17. ^ a b (EN) OMIM Entry - # 400045 - 46,XX SEX REVERSAL 1; SRXX1, su omim.org. URL consultato il 7 novembre 2017.
  18. ^ (EN) L. Aksglaede, N. Jørgensen, N. E. Skakkebæk e A. Juul, Low semen volume in 47 adolescents and adults with 47,XXY Klinefelter or 46,XX male syndrome, in International Journal of Andrology, vol. 32, n. 4, 1º agosto 2009, pp. 376–384, DOI:10.1111/j.1365-2605.2008.00921.x, ISSN 1365-2605 (WC · ACNP).
  19. ^ (EN) Alexis Parada-Bustamante, Rafael Ríos, Mauricio Ebensperger, María Cecilia Lardone, Antonio Piottante e Andrea Castro, 46,XX/SRY-negative true hermaphrodite, in Fertility and Sterility, vol. 94, n. 6, 1º novembre 2010, pp. 2330.e13–2330.e16, DOI:10.1016/j.fertnstert.2010.03.066, ISSN 0015-0282 (WC · ACNP).
  20. ^ Masakazu Kurita, Emiko Aiba, Daisuke Matsumoto, Katsujiro Sato, Takashi Nagase e Kotaro Yoshimura, Feminizing genitoplasty for treatment of XX male with masculine genitalia, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 117, n. 6, May 2006, pp. 107e–111e, DOI:10.1097/01.prs.0000214653.30135.a1, ISSN 1529-4242 (WC · ACNP), PMID 16651931.

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