Sivigliano
Sivigliano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Rivignano Teor |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′04″N 13°03′28″E |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Abitanti | 200 ca[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33061 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | UD |
Nome abitanti | siviglianesi |
Patrono | San Marco |
Giorno festivo | 25 aprile |
Cartografia | |
Sivigliano ([sivi'ʎano], Siviàn in friulano) è una frazione del comune di Rivignano Teor nella bassa friulana.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Urbanistica
[modifica | modifica wikitesto]Il piccolo paese ha solo due strade: via Giordano Bruno e via Sterpo e confina a ovest con Rivignano (sul fiume Taglio), a est con Flambruzzo (sul fiume Stella) e a nord con Sterpo di Bertiolo.
Via Sterpo era divisa in due borgate (borcs): Siviàn disore (Sivigliano di sopra) verso Sterpo e Siviàn disot (Sivigliano di sotto) verso la chiesa, che è situata nell'incrocio delle due strade.
In via Giordano Bruno vi erano solo campi fino agli anni '50, quando hanno iniziato a costruirvi delle case.
Toponomastica
[modifica | modifica wikitesto]Il seguente elenco delle località è una raccolta delle fonti orali e pertanto:
- Non è completo
- La posizione sulla mappa non è precisa ed è puramente indicativa della loro disposizione
- Fa fede la trascrizione fonetica (non esistendo una versione scritta dei nomi)
Viene comunque riportata una trascrizione grafica dei nomi:
- Nella mappa in una trascrizione più vicina alla pronuncia locale e che non riporta esplicitamente la desonorizzazione finale, prediligendo l'etimo
- Nell'elenco si è invece optato per una trascrizione il più possibile vicina alla grafia ufficiale del friulano[2]
Ove il toponimo abbia un significato viene anche riportata una traduzione letterale in italiano (infatti le località, a differenza dei paesi e dei fiumi, non hanno un nome italianizzato).

- Sivian disot /siˈvjan diˈzɔt/ (Sivigliano di sotto)
- Sivian disore /siˈvjan diˈzɔre/ (Sivigliano di sopra)
- la Basse /ˈbase/ (la bassa), un campo basso vicino la Çarde
- li Cumijucis[3] /kumiˈut͡sis/, dietro le case
- il Curtilat /kurtiˈlat/ (il cortilaccio), primo cortile di Sivian disot, andando dalla chiesa verso nord
- li Gacjis /ˈgacis/, strada bianca da Sivian disore fino ai Nevâi
- la Grinte /ˈgrinte/ (la grinta, mordente), campo di sassi fra Sivian disore e Là disore
- il Grîf /griːf/, campo vicino Sterpo, a nord di Là disore
- Là disore /la diˈzore/ (di sopra), campi sulla destra, andando a Sterpo
- Nevâi /neˈvaːi/ (nevai), campi di pioppi vicino al Taglio (Tai), a nord di via Giordano Bruno
- Nevaluts /nevaˈlus/ (Nevâi piccoli), vecchi campi a sud di via Giordano Bruno, tra il Taglio e la chiesa (Braide dal Plevan)
- il Pradessat /pradeˈsat/ (il prataccio), campi di fronte a Là disore
- Prâts d'Albin /praːs dalˈbin/ (prati di Albino), prati sopra li Gacjis
- il Prât dal Bôç /praːt dal bɔːt͡s/ (il prato dell'alveare), prato verso Sterpo
- il Puint dai Prâts /puːnt dai̯ praːs/ (il ponte dei prati), ponticello fra Sivigliano e Sterpo
- il Puint dal Flum /puːnt dal flun/ (il ponte del Fiume, lo Stella), ponte fra Sivigliano e Flambruzzo
- li Sclibis /ˈsklibis/, campi verso Flambruzzo, a sud de li Teghis
- la Stradele dal Pravilegjo /straˈdɛle dal praviˈleɟo/ (la stradella del Pravilegjo), strada di campo che andava da Là disore fino a li Teghis, usata durante le rogazioni
- li Teghis /ˈtɛgis/, campi di fronte a li Sclibis
- la Çarde[4] /ˈt͡sarde/, campi dietro i casali, andando a Sterpo
- Braidis
- Braide dal Fari /ˈbrai̯de dal ˈfari/ (podere del fabbro[5]), campi vicino la Farie
- la Farie /ˈfarie/ (bottega, laboratorio), il laboratorio del falegname
- Braide dal Plevan /ˈbrai̯de dal pleˈvan/ (podere del prete), campi dietro la chiesa
- Braide dal Fari /ˈbrai̯de dal ˈfari/ (podere del fabbro[5]), campi vicino la Farie
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriva dalla città che si trovava lì nel 1000 d.C.: Civillium[6]. Fu enclave[7] della Contea di Gorizia e Gradisca all'interno del territorio veneziano.
Chiesa e comunità
[modifica | modifica wikitesto]Il patrono di questo paese è San Marco e la piccola chiesa ha avuto un incendio nell'ottobre del 2008 ma adesso è tornata in funzione grazie a tutti i lavori di restauro e alla collaborazione della comunità, nell'incendio è andata bruciata una importante pala unico valore importante della chiesa.
Alla seconda domenica di Ottobre si festeggia il Perdon della Madonna del Rosario.
Lingue
[modifica | modifica wikitesto]A Sivigliano si parla, oltre che all'italiano, anche il friulano. Come nella maggior parte delle aree furlanofone, il friulano costituisce la lingua principale di comunicazione quotidiana fino alla generazione X e inizio generazione Y (Millennials): le generazioni successive capiscono il friulano ma usano prevalentemente l'italiano nella comunicazione.
Il friulano parlato a Sivigliano differisce[8] leggermente dalla koiné, in particolare a Sivigliano "a si ziche", ovvero si pronuncia /t͡s/ (z di marzo) anzi che /t͡ʃ/ (c di cera) e /d͡z/ (z di zero) al posto di /d͡ʒ/ (g di gelo). A differenza di altri paesi vicini (come Rivignano) il plurale -ts si legge /s/ e non /t͡s/.
Un'altra peculiarità è la trasformazione in dittonghi di alcune vocali î (in /ej/) e û (in /ow/) lunghe: peit (pît, piede), poure (pôre, paura), cour (cûr, cuore), misteir (mistîr, mestiere), lizeir (lizêr, leggero), al mour (al mûr, muore) ma mûr (mûr, muro), ...
In alcune parole si avverte la metatesi di r con la vocale vicina: garnâr (granâr, granaio), sbruntâ (sburtâ, spingere), barghessis (braghessis, pantaloni), ...
Oltre alla desonorizzazione finale, che è tipica del friulano, come di altre lingue mitteleuropee, a Sivigliano la nasale bilabiale (/m/) in posizione finale diventa velare (/ŋ/): flun (flum, fiume), on (om, uomo), grun (grum, cumulo), fun (fum, fumo), par on (par om, a testa).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 80 famiglie c.a.
- ^ William Cisilino e Elena Zanussi, La grafia ufficiale della lingua friulana (PDF), ARLeF, 2017 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
- ^ Il digramma ij non fa parte della grafia friulana, ma viene spesso usato, in maniera non ufficiale, per rimarcare la sillabicità della i, dove verrebbe spontaneo leggerla come i non sillabila.
- ^ Forse è più corretta la trascrizione Zarde
- ^ Fari era il cognome, dovuto probabilmente ad un antenato fabbro
- ^ Agnul M. Pittana, I nons dai paîs dal Friûl di Mieç, Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, 2001.
- ^ Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780, su teca.bncf.firenze.sbn.it. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
- ^ (EN) Davide Peressoni, The Friulian of Siviàn [Il friulano di Sivigliano], su dpdmancul.gitlab.io, 1º gennaio 2022. URL consultato il 4 gennaio 2023.
Altri progetti
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