Sonata per viola (Hummel)
Sonata per viola op. 5 n. 3 | |
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Compositore | Johann Nepomuk Hummel |
Tonalità | mi bemolle maggiore |
Tipo di composizione | sonata |
Numero d'opera | op. 5 n. 3 |
Epoca di composizione | 1790-8 |
Pubblicazione | 1798, pubblicata in proprio |
Dedica | A Son Altesse Madame la Princesse Royal de Dännemarc |
Durata media | 20 minuti |
Organico | viola, pianoforte |
Movimenti | |
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La sonata per viola in mi bemolle maggiore (op. 5 n. 3) di Johann Nepomuk Hummel è stata composta alla fine del XVIII secolo. Si tratta di una delle più raffinate tra le sonate per viola del classicismo. La sonata è stata pubblicata in proprio da Hummel nel 1798 a Vienna, con dedica alla principessa di Danimarca, come n. 3 dell'op. 5, insieme a due sonate per violino.[1]
Musica
[modifica | modifica wikitesto]La sonata, di influenza mozartiana, si apre con un Allegro moderato in forma-sonata, con un primo tema brillante e orecchiabile proposto dal pianoforte e ripreso subito dalla viola, da subito prominente, in contrasto con un secondo tema cantabile e uno sviluppo intenso e dialogico, con un ruolo significativo del pianoforte.
Come d'uso all'epoca, nel secondo movimento, simile ad una lenta marcia, la viola ha una parte cantabile ed espressiva e anche il pianoforte trova spazio e primeggia in alcune sezioni. La composizione si conclude con un brillante ed intenso rondò.[2]
Pubblicazione e fonti
[modifica | modifica wikitesto]Nello stesso anno della prima pubblicazione, curata dal compositore, la sonata è stata ripubblicata tramite Johann André, a Offenbach am Main; tale edizione contiene numerosi errori, tra i quali articolazioni e dinamiche mancanti e indicazioni mal collocate.[1] La prima recensione della sonata, pubblicata su Allgemeine musikalische Zeitung, è abbastanza critica e giudica le tre sonate dell'op. 5 come non particolarmente significative[3]. Nonostante ciò, l'opera ha goduto di grande popolarità e abbondarono le ristampe, anche non autorizzate, come testimonia lo stesso Hummel nella sua corrispondenza.[4]
Nel 1815 la sonata è stata ristampata da Artaria a Vienna, impiegando le stesse lastre (e dunque riportando le stesse inesattezze) della precedente edizione. Seguì nel 1818 una edizione Peters a Lipsia, con il numero di op. 19 e una parte alternativa di violino, basata probabilmente anch'essa sull'edizione André del 1798. Altre edizioni, forse basate sulla Peters, sono quelle di T. Boosey & C. a Londra e Richault (1823 c.), Pleyel e Sieber a Parigi.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Herttrich, p. ii.
- ^ Chamber Music, su jnhummel.info, The Hummel Project. URL consultato il 14 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
- ^ Allgemeine musikalische Zeitung, vol. 1, n. 10, 5 dicembre 1798, col. 155 f.
- ^
«Ci sono dei disgraziati fra gli editori, specialmente tra i viennesi, dai quali mi aspetto poco; [...] so che la maggior parte degli altri sono ulteriormente buoni a nulla.»
- ^ Herttrich, p. iii.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Karl Benyovszky, Johann Nepomuk Hummel, Bratislava, 1934.
- Johann Nepomuk Hummel, Viola Sonata E flat major op. 5 no. 3, prefazione e revisione a cura di Ernst Herttrich, Henle Verlag, 2011, ISMN M-2018-1029-4.