Sottocampi del campo di concentramento di Dachau

I prigionieri del sottocampo di Allach salutano l'esercito americano (30 aprile 1945).
Il complesso del sottocampo di Kaufering (27 aprile 1945).
Le capanne di terra nel complesso del sottocampo di Mühldorf, 4 maggio 1945.
Le capanne di terra nel complesso del sottocampo di Kaufering IV - Hurlach (1945).

I 169 sottocampi del campo di concentramento di Dachau ne facevano il più grande ed esteso complesso di campi di concentramento del regime nazista.[1] Furono istituiti a partire dal 1933 per sfruttare i prigionieri come manodopera e, in alcuni casi, per lo sterminio.[2]

Mentre i piccoli sottocampi (Außenlager) - a volte chiamati anche commando esterni (Außenkommandos) - il più delle volte avevano condizioni di vita migliori rispetto al campo principale di Dachau, le possibilità di sopravvivenza erano di solito molto più basse nei sottocampi delle grandi fabbriche di armamenti o in quelli che detenevano gli ebrei.[3]

Tipologie di campi

[modifica | modifica wikitesto]

I prigionieri erano separati per sesso: i maschi erano imprigionati nei 169 campi satellite[4] e le femmine in 24 campi separati, spesso nella stessa località. Tipologia e dimensioni differivano notevolmente. La possibilità di sopravvivenza più alta nei campi minori si deve al fatto che la vita a stretto contatto smorzava la brutalità delle SS. Alcune strutture più piccole erano state progettate per durare solo poche settimane. La più remota si trovava a Woxfelde (Głuchów, oggi in Polonia) e aveva un solo recluso. Talvolta le SS cercavano di manipolare i detenuti con la prospettiva di un "distaccamento di lavoro migliore".

Nei sottocampi più grandi, alcuni dei quali contavano più di 3.000 prigionieri, le condizioni di lavoro e di vita erano spesso pessime, finanche disumane, con un alto tasso di mortalità, soprattutto nei campi di armamenti costruiti a partire dal 1944. Alcuni incarichi di lavoro seguivano la prassi dello "sterminio tramite il lavoro",[5] compreso l'uso intenzionale della malnutrizione.[3] La maggior parte dei sottocampi più grandi fu sciolta solo nell'aprile 1945, quando fu liberato il campo di concentramento di Dachau.

I sottocampi come quelli di Kaufering e Mühldorf avevano altri sottocampi alle dipendenze, o diventavano a loro volta campi di concentramento a sé stanti, come quello di Mauthausen. Nel più grande complesso di sottocampi del campo di concentramento di Dachau, a Kaufering, lavorarono almeno 30.000 prigionieri, più della metà dei quali morì di fame, lavoro, malattie e omicidi.[6] Oltre 8.000 furono internati nel secondo grande complesso di sottocampi di Mühldorf e nel più grande sottocampo di Monaco-Allach.

Con l'avanzata delle truppe alleate nel 1945, i prigionieri di questi campi, compreso il Kaufering IV, furono evacuati in altre località sfruttando le marce della morte o i convogli ferroviari.

Lavoro forzato

[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro forzato nei sottocampi spaziava dall'estrazione e costruzione, ad esempio nelle cave di ghiaia e nelle costruzioni stradali per la Deutsche Erd- und Steinwerke di proprietà delle SS, alle opere dell'Organizzazione Todt legate alle infrastrutture, alle coltivazioni agricole per la Leonhard Moll o la Dyckerhoff & Widmann.

A partire dal 1942 vennero costruiti grandi complessi sotterranei con lo scopo di continuare la produzione di armamenti sottoterra, protetti dai raid aerei. I prigionieri fecero da manovalanza a BMW, Messerschmitt AG, Dornier-Werke, Dynamit AG, Reichsbahn, Luftschiffbau Zeppelin, Agfa e varie altre agenzie statali,[3] per lo più nei lavori manuali o agricoli nei sottocampi più piccoli.

Si lavorava solitamente dodici ore al giorno per almeno sei giorni alla settimana. Ai lavoratori forzati dei campi di concentramento si aggiungevano i lavoratori provenienti dall'Est, prigionieri di guerra e prigionieri dei campi di addestramento al lavoro.

Elenco dei sottocampi del campo di Dachau

[modifica | modifica wikitesto]

Ordinamento di base: 1) Stato federale (Land), 2) Codice postale (LR), 3) Distretto attuale, 4) Città.

Sottocampi di Dachau in Germania
Land Codice postale Distretto attuale Città[7]
AL – Sottocampo
AK – Distaccamento
Località del complesso[8] Periodo N° di prigionieri Azienda, tipo, nota
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Bergmannschule) Bergmannstraße 36 48.135477°N 11.537112°E Da dicembre 1944 10 Sicurezza degli edifici e riparazioni (10 artigiani formati in carcere).[9]
BY 80/81 Monaco KZ-Außenkommando Monaco (Bombensuchkommando) Stielerschule, Stielerstr. 6 48.127713°N 11.551546°E Da luglio 1944 100 Ricerca e disinnesco di bombe inesplose sotto le macerie. Fino a 15 vittime al giorno venivano "rimpiazzate" con i nuovi arrivati di Dachau.[10]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Ehrengut) Thalkirchner Str. 270 48.107311°N 11.544626°E 7 aprile - 11 settembre 1942 10 10 prigionieri nella segheria e falegnameria L. Ehrengut.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Gestapo) Brienner Straße 20 48.144375°N 11.572703°E Da giugno 1944 50 Fino a 50 prigionieri del campo nel Wittelsbacher Palais impiegati nella riparazione, costruzione di rifugi antiaerei e bonifica dopo i bombardamenti.[12]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Großschlachterei Thomae) 21 agosto - 1º novembre 1942 Uomini impiegati nel mattatoio Rudolf Thomae. Fabbri e falegnami.[11][13]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Höchlstraße) SS-Standortverwaltung Höchlstraße 48.145818°N 11.601567°E Ottobre - 28 dicembre 1944 18 18 prigionieri, tutti artigiani addestrati, per riparazioni d'emergenza dopo i raid aerei[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Katastropheneinsatz) Nella cantina di una casa bombardata, luogo esatto sconosciuto 5 febbraio - 21 aprile 1945 85 Disinnesco di ordigni inesplosi, riparazione dei danni causati dai raid aerei, agli ordini del sindaco Karl Fiehler.[14]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Königinstraße) Königinstraße Dall'8 novembre 1944 Uomini impiegati nella costruzione dei bunker.
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Lebensborn e. V.) Mathildenstr. 48.135068°N 11.563545°E Dal 15 giugno 1942 40 40 prigionieri, riparazioni anche in Hermann-Schmidt-Straße e nella casa privata di Max Sollmann[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Leopoldstraße) Leopoldstraße Marzo 1945 9 Uomini, servizi
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Loden-Frey) Osterwaldstr. 10 48.162738°N 11.598212°E Dal 13 giugno 1944 35 Produttore di abbigliamento
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Möhlstraße, SS-Oberabschnitt Süd) Möhlstraße Dal 1942 al 1944 15 Anche Maria-Theresia-Str. 17.
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Oberbürgermeister) 1 gennaio - 14 aprile 1945 9 Agli ordini del sindaco Karl Fiehler, 2-9 prigionieri.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Parteikanzlei) Karolinenplatz 1942 per un breve periodo, dalla primavera del 1944 commando, dal settembre 1944 al 22 aprile 1945 campo satellite 30–40 Cancelleria del partito NSDAP. Lavori di sgombero e messa in sicurezza dopo i bombardamenti, lavori nelle case private dei membri della NSDAP.[15]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Reichsführer SS) Karlstr 23 ottobre 1942 - 14 aprile 1945 14 Gestione delle costruzioni delle Waffen-SS e della Polizia.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Reichsführer, SS-Adjutantur) Führerbau Arcisstr. edificio amministrativo NSDAP 48.144619°N 11.566638°E Dal 7 gennaio 1945 50 Edificio del Führer e della NSDAP, lavori di pulizia e riparazione dopo il bombardamento aereo.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Reichskriminalpolizeiamt) Da gennaio 1945 12 [16]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Schuhhaus Meier) Karlstr. 3–5 48.142575°N 11.56801°E Novembre 1944 - febbraio 1945 12 Fino a 12 prigionieri, abbigliamento (scarponi per i militari)[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (Sprengkommando) Dal 1944 6 Distaccamento da campo.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (SS-Mannschaftshäuser) Maria-Theresia-Str. 11 maggio - 18 novembre 1942 7 Lavori di pittura e ristrutturazione, testimoni di Geova.[11]
BY 80/81 Monaco AK Monaco (SS-Standortkommandantur Bunkerbau) Dal 1944 3 Lavori di costruzione di bunker.
BY 80/81 Monaco AK Monaco (SS-Standortkommandantur Kabelbau) Dal 1944 10 Lavori di costruzione di bunker.
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Allach (Porzellanmanufaktur Allach) Dal 2 giugno 1941 40 Produzione di porcellana decorativa, oggetti di uso quotidiano, tra cui il Julleuchter
BY 80/81 Monaco KZ-Außenlagerkomplex Monaco-Allach (BMW), Hauptlager ALK Allach Dal 22 febbraio 1943 10.000 BMW - tra i 4.700 e i 10.000 prigionieri lavoravano anche presso Dyckerhoff, Sager & Woerner, Kirsch Sägemühle, Pumpel Lochhausen e Lochhausener Bunker- & Höhlenkomplex.[17] V. anche i sottocampi di Karlsfeld e Rothschwaige.
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Allach (Bombenräumkommando) ALK Allach Primavera - luglio 1944 10 BMW - artificieri, impianto principale "BMW I".[18]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Allach-Untermenzing (SS-Arbeits- und Krankenlager) 11 - 25 aprile 1945 Detenute, nessuna informazione ulteriore.[19]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Freimann (Bartolith-Werke) allora Mühlenstr. 28, oggi Floriansmühlstraße 48.19°N 11.627°E[20] 28 agosto 1942 - luglio 1943 80 Produzione di pannelli in legno composti da una miscela di legno e cemento, 30-80 prigionieri del campo di concentramento. Sostituiti dai detenuti della prigione di Stadelheim nel luglio 1943.[21]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Freimann (Dyckerhoff & Widmann) Freimann 48.208°N 11.587°E 19 settembre - 10 dicembre 1942 25 25 prigionieri, produzione di calcestruzzo[22]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Freimann (SS-Standortverwaltung) Ingolstädter Str. 193, oggi caserma militare 48.208609°N 11.584363°E Dal 10 novembre 1941 27–50 Uomini. Lavori generici, manutenzione e riparazione, pulizia.[23]
BY 80/81 Monaco Campo di lavoro di München-Giesing (Agfa-Commando o Agfa Kamerawerke) Tegernseer Landstr. Da settembre 1944 500 Agfa - Aktien Gesellschaft für Anilin Herstellung, campo satellite con 500 donne, produzione di detonatori. Campo di Weißenseestr.[24]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Ludwigsfeld (Gärtnereibetrieb Nützl) Monaco-Ludwigsfeld, poi "Ludwigsfeld 9" 48.2016°N 11.4955°E Inizio nel 1941, prorogato dal 1º settembre 1943 92 Lavori per il vivaio Franz Nützl.[25]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Moosach (Chemische Werke) Frühere Siemensstr. 16 48.1784°N 11.5375°E 1º novembre 1944 - 14 aprile 1945 26–32 "Chemische Werke GmbH Otto Bärlocher" fu arianizzata a Franz Wittmann nel 1938.[26]
BY 80/81 Monaco AL Monaco-Neuaubing (Dornier) Monaco-Neuaubing, ex "Brunhamstr. 19a–21" 48.141°N 11.427°E 1944–1945 500 Dornier-Werke Monaco-Neuaubing, costruzione di aerei (vedi "Germering"),[27] con guardie SS.[28] Inoltre, dal 1941 fino a 1900 lavoratori forzati alla Dornier, campo di Hohenstein/Hoheneckstr. (est-nord-est)[29]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Oberföhring (Bauleitung der Waffen-SS) Dal 11 aprile 1944 7 Uomini, lavori di costruzione
BY 80/81 Monaco AL Monaco-Riem (OT, SS-Reit- & Fahrschule) Sottocampi delle scuderie del maneggio delle SS 48.145463°N 11.66618°E[30] Da febbraio 1943 1.500 Organizzazione Todt, costruzioni, lavori di pulizia e riparazione all'aeroporto di Monaco-Riem dopo i bombardamenti. Sinti e rom, ebrei. Malnutrizione, deportazioni. Almeno 50 fucilazioni documentate commesse dalle SS e da Franz Xaver Trenkle; marce della morte verso Bad Tölz e Dettenhausen.[31]
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Schwabing (Sorella Pia) Voit Str. 19 gennaio 1937 - 18 dicembre 1942 1 Uomini, servizi
BY 80/81 Monaco AK Monaco-Sendling (Architekt Bücklers) A est della linea ferroviaria Monaco-Tegernsee, a ovest della Koppstrasse 48.094602°N 11.534388°E 16 marzo - 1º dicembre 1942 40 40 prigionieri, baracche in legno recintate con filo spinato, due torri di guardia, a 100 metri dal cantiere. Lavori di costruzione per le fabbriche di armamenti di Karl Bückler Linhof, Widmaier e Grunow.[32]
BY 82 LK Fürstenfeldbruck AL Germering Germering, Obere Bahnhofstr. Da ottobre 1943 245 Dornier-Werke, Neuaubing. Il 7 settembre 1943 il consiglio comunale di Germering approvò la creazione del campo. Da 125 a 245 prigionieri.[33] Le guardie si alternavano tra Neuaubing e Germering.[28] Distaccamento esterno sotto la direzione di Wilhelm Wagner (SS).
BY 82 LK Garmisch-Partenkirchen AK Garmisch-Partenkirchen Da metà dicembre 1944 20 Hotel Sonnenbichl confiscato dalle SS con 7 prigionieri, Haus Wittelsbach e Haus Partenkirchen con altri 7 prigionieri, per lavori di riparazione.[34]
BY 82 LK Garmisch-Partenkirchen AK Seehausen am Staffelsee Staffelsee 1943 - 25 aprile 1945 50 Officina di ingegneria di precisione Ing. G. Tipecska VDI. Lavori di costruzione, distaccamento di manodopera per il Dr. Jung.[35]
BY 82 LK Monaco AK Deisenhofen (Sorella Pia) Deisenhofen (Oberhaching) Dal 1937 commando, dal 1940 campo satellite, fino a circa il 1944[36] 14 Lavori di costruzione del garage, del bagno e del bunker con materiale proveniente dal campo di concentramento di Dachau, produzione di mobili e sculture.
BY 82 LK Starnberg AK Feldafing 6 aprile 1942 - gennaio 1945 300 Reichsschule Feldafing, scuola d'élite della NSDAP. Fino a 300 prigionieri impiegati come operai edili presso la Hochtief AG, tra l'altro per lavori di sbancamento e livellamento, impiegati anche nel sottocomando di Tutzing.[37]
BY 82 LK Starnberg AK Starnberg Dal 22 gennaio 1945 6 Ufficio distrettuale, distaccamento di artificieri e disinnescatori, 6 prigionieri.[38]
BY 82 LK Starnberg AK Tutzing 27 ottobre 1944 - 18 gennaio 1945 Dornier a Tutzing come sottocomando Feldafing (noto anche come "Trutzkirch").[39][40][41]
BY 82 LK Weilheim-Schongau AK Weilheim in Oberbayern 1º febbraio - 1º aprile 1945 3 Servizi per l'ufficio distrettuale, tre prigionieri dei campi di concentramento.[42]
BY 83 LK Bad Tölz-Wolfratshausen AK Bad Tölz Bad Tölz Dall'estate 1940 170 SS-Junkerschule, 170 prigionieri.[43]
BY 83 LK Bad Tölz-Wolfratshausen AK Bichl 1º maggio - 31 dicembre 1941 170 Ampliamento del sito ferroviario. L'azienda Riepl di Ratisbona sfrutta 100 prigionieri dei campi di concentramento. Inoltre, 70 donne ebree vengono impiegate nel linificio.[44]
BY 83 LK Berchtesgadener Land AK Königssee Schönau am Königssee 2 - 19 settembre 1944 140 Reichsführer delle SS. Lavori di costruzione delle case private di Heinrich Himmler e di Karl Dönitz, costruzione di bunker. Fino a 140 prigionieri, soprattutto artigiani.[45]
BY 83 LK Miesbach AK Fischbachau 12 settembre 1944 - 21 gennaio 1945 25 20-25 prigionieri, costruzione di due case in legno per i leader delle SS di Monaco[46]
BY 83 LK Miesbach AK Wölflhof bei Aurach Wölflhof presso Aurach a Fischbachau Febbraio - aprile 1945 1 Dr Schweninger, 1 prigioniero del campo di concentramento, utilizzato in agricoltura[47] ("Wurach presso Wöhlhof"[48]).
BY 83 LK Miesbach AK Gmund am Tegernsee am Tegernsee Dal 23 maggio 1944 20 Casa di Heinrich Himmler a Lindenfycht; sua moglie supervisionava i 15-20 prigionieri durante i lavori edili. Costruzione successiva di un rifugio antiaereo per Walter Warlimont. Sottocampo del campo satellite di Bad Tölz.[49]
BY 83 LK Miesbach AK Hausham Dal 1942 22 Lavori di costruzione, agricoltura (anche: detenute del campo di concentramento di Ravensbrück).
BY 83 LK Miesbach AK Spitzingsee vicino a Schliersee Ottobre 1941 - gennaio 1942 6 6 prigionieri impiegati nella costruzione di una capanna da sci come estensione di una baita su una collina boscosa con vista sul lago.[50]
BY 83 LK Miesbach AK Sudelfeld (SS-Berghaus) Sudelfeld (Bayrischzell) Dal 22 giugno 1940 150 Lavori di costruzione e agricoltura.
BY 83 LK Miesbach AK Sudelfeld (Luftwaffe) Sudelfeld (Bayrischzell) Dal 22 giugno 1940 25 Ricerca sull'alta frequenza. Ingegneri, fisici e tecnici imprigionati.
BY 83 LK Miesbach AK Valepp/Schliersee (Bauer Marx) Dal 30 ottobre 1944 1 Ochsenalm presso Valepp o Faistenau/Fischbachau, agricoltura.[51]
BY 83 LK Miesbach AK Valepp/Schliersee (Jagdhaus Himmler) 1º novembre 1942 - 30 ottobre 1944 20 Lavori di costruzione, gestione delle costruzioni delle Waffen-SS e della polizia.[52][53]
BY 83 LK Traunstein AK Fridolfing 23 novembre 1943 - 30 maggio 1944 4 Quattro braccianti per una tenuta con fattoria e segheria[54].
BY 83 LK Traunstein AK Traunstein Dall'8 ottobre 1942 per circa quattro mesi 20 20 detenuti, ristrutturazione dell'ospedale/REHA[55]
BY 83 LK Traunstein AL Trostberg Locali dello stabilimento SKW (oggi AlzChem) Da ottobre/novembre 1944 al 4 maggio 1945 950 BMW, principalmente produzione delle parti del motore BMW-801.[56] Occupazione: tra 234 e 951 prigionieri del campo di concentramento.
BY 83 LK Rosenheim AK Halfing-Brüningsau Autunno 1942 e autunno 1944 10 10 artigiani imprigionati, villa Brüningsau per Oswald Pohl[57].
BY 83 LK Rosenheim AL Stephanskirchen Stephanskirchen-Haidholzen Novembre 1944 - aprile 1945 250 BMW, armamenti tramite Chiemgauer Vertriebsgesellschaft O.H.G, sottocampo, circa 250 prigionieri del campo di concentramento[58]
BY 83 LK Rosenheim AK Thansau Tenuta Thansau (Rohrdorf (am Inn)) 1944 - 1945 50 Operazioni di pulizia. Richiesto dall'Adjudantur del Reichsführer-SS.
BY 83 Stadt Rosenheim AK Rosenheim Dal 14 aprile 1945 220 Bonifica e distruzione delle bombe, soprattutto intorno alla stazione ferroviaria, circa 220 prigionieri.[59]
BY 84 LK Altötting AL Gendorf
(= „AL Emmerting“[8])
Gendorf (Burgkirchen an der Alz) Da ottobre 1943 250 IG Farben, filiale Anorgana, v. anche stabilimento di Gendorf. Da 200 a 250 prigionieri.[60]
BY 84 LK Mühldorf am Inn AL Mühldorf-Mettenheim (M 1), Hauptlager ALK Mühldorf – Mettenheim Da luglio 1944 3.200 Costruzione di bunker Organizzazione Todt, campo dell'ex fabbrica di abbigliamento della Luftwaffe. Produzione di armamenti e gestione del complesso di sottocampi di Mühldorf, dove furono dislocati, a partire da luglio, un totale di 8.300 prigionieri, di cui 800 donne. Più della metà di loro morì come prigionieri del campo di concentramento.[61][62]
BY 84 LK Mühldorf am Inn AL Mühldorf-Ampfing Waldlager V/VI ALK Mühldorf – Ampfing Da agosto 1944 2.000 Organizzazione Todt, costruzione di bunker. V. il complesso del sottocampo di Mühldorf e la Weingut I.[61]
BY 84 LK Mühldorf am Inn AL Mühldorf-Mittergars ALK Mühldorf – Mittergars Da novembre 1944 300 Costruzione di bunker Organizzazione Todt, soprattutto per i prigionieri ebrei.[61]
BY 84 LK Mühldorf am Inn AL Mühldorf-Thalham ALK Mühldorf – Thalham (Obertaufkirchen) Dal 31 gennaio 1945 250 Costruzione di bunker Organizzazione Todt, soprattutto per i prigionieri ebrei.[61]
BY 84 LK Mühldorf am Inn AK Mühldorf-Zangberg ALK Mühldorf – Zangberg Marzo e aprile 1945 200 AK dell'AL Mühldorf-Mettenheim (M 1). Costruzione di una fabbrica di munizioni nel monastero di Zangberg.[61]
BY 84 Stadt Landshut AL Landshut Landshut, presso la Kleiner Exerzierplatz Settembre 1944 - fine aprile 1945 500 Organizzazione Todt, armamenti, 500 prigionieri ebrei dei campi di concentramento. Alto numero di vittime.[63]
BY 85 LK Dachau AK Dachau (Entomologisches Institut) Würmmühle 4 48.279876°N 11.463482°E 1943 - 1944 30 Istituto di insettologia e controllo degli insetti. Estensione dello stabilimento realizzata dai detenuti.[64]
BY 85 LK Dachau AK Dachau (Pollnhof) Dachau, Steinstr. 16 48.262509°N 11.451305°E Da marzo 1945 50 SS, attività agricola. Distaccamento interno al campo di concentramento di Dachau dal 1942. Dal 1º marzo 1945 proprio distaccamento esterno accanto alle stalle dei cavalli nella tenuta di Pollnhof per quattro settimane.[65]
BY 85 LK Dachau AK Dachau (Fleischwarenfabrik Hans Wülfert) Dachau, Schleißheimer Str. 19 48.257567°N 11.438969°E Da agosto 1941 commando, da febbraio 1943 campo satellite 320 Fino a 320 prigionieri. Fabbrica di carne e scatolame. "La più antica azienda nazionalsocialista di Dachau". Rilevata dalla Karl Schweisfurth GmbH nel 1955, ora è un supermercato e un edificio residenziale.[66]
BY 85 LK Dachau AK Gröbenried Gröbenried (Bergkirchen), Münchner Str. Dal 1933 160 Taglio della torba all'Eschenhof di Eschenried, 160 prigionieri, campo al Dinklerhof di Gröbenried.[67]
BY 85 LK Dachau AL Karlsfeld (OT) ALK Allach – Karlsfeld Dall'11 luglio 1944 750 Sager & Woerner per la costruzione del bunker BMW e dei binari. Uomini ai lavori di costruzione più pesanti. I morti venivano trasportati al campo di concentramento di Dachau. Selezioni, deportazione ad Auschwitz.[68]
BY 85 LK Dachau AL Rothschwaige ALK Allach – Rothschwaige (Karlsfeld), forse Kufsteiner Str. 12 Dal 17 maggio 1944 500–1.000 Organizzazione Todt del complesso del sottocampo di Monaco-Allach. Campo di transito per ebrei, sinti e rom da Auschwitz al sottocampo di Monaco-Allach, per circa quattro-sei settimane ciascuno.[69][70]
BY 85 LK Ebersberg AK Ebersberg Da marzo 1945 1 Agli ordini del sindaco[71]
BY 85 LK Ebersberg AK Markt Schwaben Finsinger Str. Dal 2 settembre 1944 20 SS-Adjudantur alla stazione ferroviaria, distaccamento esterno per lavori di costruzione, anche agricoli, circa 19 prigionieri.[72][73]
BY 85 LK Ebersberg AK Steinhöring 20 settembre 1944 - 28 aprile 1945 50 Lebensborn, 27 prigionieri politici maschi dei campi di concentramento, principalmente artigiani specializzati.[74]
BY 85 LK Freising AL Eching Eching/Neufahrn, Dietersheimer Str. Dal 10 aprile 1945 500 Campo maschile con due-cinque baracche a Neufahrn. Lavori di costruzione di una pista di rullaggio per aerei a Eching, l'attuale "Garchinger Heide".[75]
BY 85 LK Freising AK Freising Da febbraio 1945 1 Ufficio distrettuale.[76]
BY 85 LK Freising AL Neufahrn bei Freising Dal 22 aprile 1945 500–1.000 Campi maschili. Industria degli armamenti, costruzione di strade e piste. Cinque caserme.[77]
BY 85 LK Monaco AL Ottobrunn Dal 1944 450 Creazione del Centro di ricerca aeronautica di Monaco (LFM).[78][79]
BY 85 LK Monaco AK Schleißheim (Aufräumungskommando) Schleißheim (Oberschleißheim) Dal 14 aprile 1945 Uomini alla bonifica dei danni delle bombe dopo i raid aerei[80]. Unità di smaltimento bombe presso il campo d'aviazione speciale di Oberschleissheim, ospitato a Hochmutting.[81]
BY 85 LK Monaco AK Schleißheim (Berufsschule) Schleißheim (Oberschleißheim) Da ottobre 1941 150 Inizialmente da 60 a 150 operai edili per la manutenzione e la pulizia. In seguito "Centro di scarico delle Waffen-SS di Schleissheim".[82]
BY 85 LK Pfaffenhofen an der Ilm AK Eschelbach Eschelbach an der Ilm, vicino Wolnzach Dal 1944 40 Circa 40 prigionieri[83]
BY 85 Stadt Ingolstadt AK Ingolstadt (Bahnbetriebswerk) Menzionato nel febbraio 1945 12 Deposito ferroviario
BY 85 Stadt Ingolstadt AK Ingolstadt (Landrat) Da luglio 1944 20 Ricerca e disinnesco bombe e ordigni inesplosi, due o più squadre di sei uomini.[84]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering I – Landsberg, Hauptlager ALK Kaufering/Landsberg – Landsberg am Lech Previsto dal 22 giugno 1944 (uomini)[85], dal 1º agosto 1944 (donne) 5.000 Campo principale con l'ufficio del comandante del complesso del sottocampo di Kaufering, 30.000 prigionieri, il 50-60% deceduti[6][86] Kaufering I: costruzioni ferroviarie e in calcestruzzo di Leonhard Moll, lavori idraulici e costruzione dei canali di Geiger, 3.000-5.000 uomini. 200 donne per il lavoro nei campi e probabilmente Dynamit AG.[87][88]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering II – Igling ALK Kaufering/Landsberg – Igling Dal 24 agosto 1944 1.200 Campo a ovest del cantiere "Diana II". 1.200 uomini.[87][89]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering III – Kaufering ALK Kaufering/Landsberg Dal 18 giugno 1944[85] 2.300 Costruzioni ferroviarie e in calcestruzzo di Leonhard Moll, 2.000 uomini e 340 donne. Nella stazione ferroviaria di Kaufering curvatura dei binari.[87][90]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering IV – Hurlach ALK Kaufering/Landsberg Da settembre 1944 3.000 Costruzioni ferroviarie e in calcestruzzo di Leonhard Moll, società Holten, 3.000 uomini[87] Successivamente campo per malati.[6]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering V – Utting ALK Kaufering/Landsberg – Utting am Ammersee Dalla fine dell'estate 1944 600 Dyckerhoff & Widmann e conceria, 500-600 uomini.[87]
BY 86 LK Unterallgäu AL Kaufering VI – Türkheim ALK Kaufering/Landsberg Da ottobre 1944 (uomini), da gennaio 1945 (donne) 3.500 Messerschmitt AG, fino a 2.500 uomini. 1.000 donne furono impiegate per scavare trincee, costruire rifugi, riordinare e pulire.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering VII – Landsberg-Erpfting ALK Kaufering/Landsberg – Landsberg-Erpfting Settembre 1944 - aprile 1945 3.300 Da 2.000 a 3.000 uomini, 270 donne. In seguito utilizzato come infermeria[6] Strada tra Erpfting e Landsberg, sulla linea ferroviaria smantellata.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering VIII – Seestall ALK Kaufering/Landsberg – Fuchstal, Seestall Menzionato a partire dal novembre 1944. 500 Costruzioni ferroviarie e in calcestruzzo di Leonhard Moll. Edifici mimetici, estrazione di ghiaia. L'VIII è stato un errore di pianificazione, poiché lo strato di ghiaia non era abbastanza spesso.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering IX – Obermeitingen ALK Kaufering/Landsberg – Obermeitingen Al più tardi dall'ottobre 1944 800[91][87] Organizzazione Todt, edifici mimetici, estrazione di ghiaia. Scarsità di materia prima, v. campo principale Kaufering I.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering X – Utting ALK Kaufering/Landsberg – Utting am Ammersee Dal 26 settembre 1944 400 Lavori di costruzione e impresa Kranz, Dyckerhoff & Widmann, 400 uomini.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Kaufering XI – Landsberg-Stadtwaldhof ALK Kaufering/Landsberg – Landsberg-Stadtwaldhof Dalla fine di ottobre 1944 3.000 Costruzione del bunker dell'attuale caserma Welfen. Costruzioni ferroviarie e in calcestruzzo di Leonhard Moll, Holzmann, Held & Francke, 3.000 uomini.[87]
BY 86 LK Landsberg/Lech AL Landsberg Landsberg, Fliegerhorst Penzing Dal 14 luglio 1944 650 Dornier-Werke e Messerschmitt AG. Circa 650 prigionieri del campo di concentramento, ospitati in una palestra.[92]
BY 86 LK Landsberg/Lech AK Landsberg (Dynamit AG) Landsberg am Lech Da marzo 1945 10 Dynamit AG, due sottocampi del campo satellite di Kaufering, il sottocampo maschile con 10 prigionieri[93]
BY 86 LK Neuburg-Schrobenhausen AK Neuburg Neuburg an der Donau, Flugplatz Weichering/Zell Febbraio-marzo 1945 6 Base aerea. Disinnesco di bombe, da 1 a 6 prigionieri.[94][84]
BY 86 Stadt Augsburg AL Augsburg-Kriegshaber Ulmer Straße, Augsburg-Kriegshaber 7 settembre 1944 - inizio aprile 1945 500 Michel-Werke, impianti elettrici per aerei Keller e Knappich/KUKA, mortai e cartucce, alcuni in Neusäss a Lohwald-Tarnfarben. Campo di 500 prigioniere ebree provenienti dall'Ungheria nell'edificio settentrionale della Michel-Werke[95]
BY 86 Stadt Augsburg AK Augsburg (Oberbürgermeister) 3 novembre 1944 - marzo 1945 18 Artificieri.[96]
BY 86 Stadt Augsburg AK Augsburg (Reichsbahnbetriebsamt) Febbraio-marzo 1945 7 [97]
BY 86 Stadt Augsburg AL Haunstetten Augsburg-Haunstetten 9 febbraio 1943 - 20 aprile 1944 2.700 Fabbrica di armamenti Messerschmitt AG (aerei), 2.700 prigionieri. Trasferimento ad Augsburg-Pfersee dopo il bombardamento aereo del 13 aprile 1944.[98]
BY 86 Stadt Augsburg AL Augsburg-Pfersee, Hauptlager ALK Schwaben Dal 27 aprile 1944 2.000 Messerschmitt AG nelle caserme dell'intelligence aerea (caserma Sheridan), produzione di Me 410 e Me 210 fatta da 1.500-2.000 prigionieri dei campi di concentramento[99][100][101]
BY 86 LK Augsburg AL Gablingen ALK Schwaben – Gersthofen-Gablingen, B2. Flugplatz. Da gennaio 1944 1.000 Messerschmitt AG, quasi 1.000 prigionieri, colpito da una pesante bomba il 24 aprile 1944.[102][103]
BY 86 LK Augsburg AL Horgau ALK Schwaben Dal 4 marzo 1945 per un mese 300 Ad Augsburg-Pfersee, Messerschmitt AG. 235 prigionieri furono uccisi o morirono[104][105]
BY 86 LK Donau-Ries AL Bäumenheim ALK Schwaben – Asbach-Bäumenheim Dal 1º agosto 1944 500 Messerschmitt AG negli ex edifici della fabbrica di macchine agricole Dechentreiter, circa 500 prigionieri, vicino alla stazione ferroviaria[106]
BY 87 LK Oberallgäu AK Bad Oberdorf (Bad Hindelang) Marzo - maggio 1945 1 Un prigioniero, Friedrich (Fred) Georg Frey, nella fattoria di Ilse Heß.
BY 87 LK Oberallgäu AK Oberstdorf-Birgsau 1º luglio 1943 - 25 aprile 1945 30 Waffen-SS: campo di addestramento della fanteria di montagna delle SS. 30 prigionieri, costruzione e gestione degli alloggi.
BY 87 LK Oberallgäu AL Blaichach ALK Allgäu – Blaichach Dal 16 luglio 1944 700 BMW, produzione di ruote dentate e bielle nell'edificio della fabbrica "Allgäuer Weberei und Spinnerei" (oggi Bosch Autozubehör). Uomini provenienti dall'Unione Sovietica, dai Paesi Bassi, dalla Francia, ecc.[107]
BY 87 LK Oberallgäu AL Fischen ALK Allgäu Dal 1944 300 Messerschmitt AG, 250-300 prigionieri. Campo satellite del sottocampo di Kottern-Weidach, l'indirizzo postale era il campo di lavoro SS Fischen, vicino a Kempten.
BY 87 Stadt Kempten (Allgäu) AL Kottern ALK Allgäu – Kottern-Weidach, Kempten (Allgäu)/Durach 1º ottobre 1943 - 27 aprile 1945 1.000 Messerschmitt AG e Kemper (Panzer & Kriegsfahrzeugbau)
BY 87 Stadt Kempten (Allgäu) AL Kempten ALK Allgäu Dal 15 settembre 1943 700 BMW tramite Helmuth Sachse KG a Kempten, filatura e tessitura
BY 87 Stadt Kaufbeuren AL Kaufbeuren ALK Allgäu – Kaufbeuren Dal 23 maggio 1944 600 BMW, 600 prigionieri,[108] al 4º piano di una filanda (ora fabbrica). Produzione di alberi per eliche. Utilizzato anche dalla "Schwäbische Formholz Gesellschaft".[109][110]
BY 87 Stadt Kaufbeuren AL Riederloh Steinholz, Kaufbeuren-Riederloh, Mauerstetten 20 settembre 1944 - 8 gennaio 1945 1.000 Dynamit AG e Hebel Bau, 90 bunker ed edifici mimetizzati con 800-1.000 prigionieri del campo di concentramento, solo 200-300 sopravvissuti.[111]
BY 88 LK Lindau AK Schlachters Schlachters, Biesings (Sigmarszell) Dal 1944 8 Presso l'Istituto per la Ricerca sulla Difesa
BY 89 LK Dillingen an der Donau AL Lauingen Lauingen (Donau) e Birkackerhof Marzo 1944 - inizio aprile 1945 3.000 AL Lauingen I, II e Birkackerhof. Messerschmitt AG, parti di aerei per Me 262 nella fabbrica di macchine agricole Ködel & Böhm e da agosto nella fabbrica di tessuti Ludwigsau J. Feller & Co. Trasferito nel nuovo campo satellite di Birkackerhof all'inizio del 1945.[112][113]
BY 89 LK Günzburg AL Burgau Dal 3 marzo 1945 1.100 Messerschmitt AG, campo femminile, industria
BY 89 LK Neu-Ulm AK Unterfahlheim Unterfahlheim (Nersingen), Neu-Ulm Dal 5 luglio 1943 30 SS-Deutsche Versuchsanstalt für Ernährung und Verpflegung GmbH a Unterfahlheim presso il "Dr Rühmer'schen Satzfischanlagen", utilizzo di 7-30 prigionieri del campo di concentramento, tutti Testimoni di Geova.[114]
BY 90 Stadt Nürnberg AK Nürnberg (SS-Kaserne) Frankenstr. 204 12 maggio 1941 - 16 giugno 1943 60 58 prigionieri, sostituiti dal 16 giugno 1943 da quelli provenienti dal campo di concentramento di Flossenbürg[115]
BY 94 Stadt Passau AK Passau I
(=„Oberilzmühle“)
Passau, circa 5 km a nord. 16 ottobre - 18 novembre 1942 70 Lavori di costruzione del bacino di Oberilzmühle (dal 19 novembre 1942 al 2 maggio 1945: prigionieri del campo di concentramento di Mauthausen)[116]
BY 95 Stadt Hof AK Hof-Moschendorf Dal 3 settembre 1944 100 Riparazione delle armi. Dal 30 settembre 1944 fino allo scioglimento il 4 aprile 1945, il campo di concentramento di Flossenbürg.[117]
BW 73 Ostalbkreis AK Ellwangen Ellwangen (Jagst) 3 luglio 1941 - 17 ottobre 1942 35 Caserma Reinhardt (ex "Mühlberg Kaserne"). Lavoro nella caserma per il battaglione sostitutivo di motociclette delle SS.
BW 78 LK Konstanz AK Radolfzell Dal 1941 100 Alla Heinrich-Koeppen-Kaserne (sede delle Waffen-SS). Lavori di costruzione, ad esempio al poligono di tiro della Unterführerschule. V. anche: Storia NS di Radolfzell[118]
BW 88 Bodenseekreis AL Friedrichshafen, 1. Hauptlager ALK Bodensee 22 giugno 1943 - 25 settembre 1944 1.200 Luftschiffbau Zeppelin GmbH, parte del programma di costruzione dell'Aggregat 4, in seguito noto come razzo V2. Da 1.000 a 1.200 prigionieri.[119]
BW 88 Bodenseekreis AL Überlingen-Aufkirch, 2. Hauptlager ALK Bodensee Dal 4 ottobre 1944 800 Organizzazione Todt, lavori di costruzione nella galleria Goldbach.
BW 88 LK Sigmaringen AL Saulgau ALK Bodensee – Bad Saulgau Dal 13 settembre 1943 400 Luftschiffbau Zeppelin GmbH, campo maschile.
BW 89 LK Heidenheim AK Heidenheim Heidenheim an der Brenz 20 ottobre 1941 - 26 novembre 1942 50 50 prigionieri, lavori di costruzione a Schlosshau, contratto con Rapp & Schüle di Ulm.[120]
BW 89 Stadt Ulm AK Ulm 4 gennaio - 11 marzo 1945 40 Magirus-Deutz, lavoratori forzati integrati da 30-40 prigionieri dei campi di concentramento, forse a causa dei gravi danni causati dalle bombe alle fabbriche di Blaubeurerstr. 179 e di Magirusstr.[121]
He 64 LK Bergstraße AK Heppenheim Heppenheim Maggio - dicembre 1942 60 Centro di ricerca tedesco per la nutrizione. Da giugno 1943 sottocampo del campo di concentramento di Natzweiler-Struthof. Costruzione della conserviera Trokofa.[122]

Ordinamento di base: 1) Stato federale (Land), 2) Distretto, 3) Città.

Land Distretto attuale Città[7]
AL – Sottocampo
AK – Distaccamento
Località Periodo N° di prigionieri Azienda, tipo, nota
Alta Austria Gmunden AK Bad Ischl (Sägewerk Bachmanning) Bad Ischl, Bachmanning 18 giugno - 19 dicembre 1942 20 Segheria, lavori di disboscamento. Questo comando lavorò probabilmente anche a Strobl, Gschwandt, St. Wolfgang e in altri luoghi.[123]
Alta Austria Gmunden AK Bad Ischl (Umsiedlungslager) Bad Ischl 9 febbraio - 19 dicembre 1942 45 Costruzione e ampliamento di un campo di reinsediamento per gli svevi del Danubio di 40-45 prigionieri[124]
Alta Austria Perg AL Mauthausen Mauthausen Da maggio 1938 a marzo 1939, poi campo di concentramento di Mauthausen 1.000 "Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH" (DEST), costruzione del campo di concentramento di Mauthausen. A marzo 1939 il sottocampo divenne un campo di concentramento indipendente di Mauthausen, in cui morirono almeno 95.000 persone.[125]
Salisburgo Hallein AK Hallein Hallein Dal 1º settembre 1943 90 Manodopera nel sistema di cave/scavature, lavori di costruzione e artigianato per le caserme delle SS e per i pascoli di montagna, 90 prigionieri. Campo a tre chilometri da Hallein, sulla strada provinciale per Adnet, nella cava.[126]
Salisburgo Salisburgo AK Salzburg (Bombensuchkommando) Salzburg Dal novembre 1944
Salisburgo Salisburgo AK Salzburg (Polizeidirektion) Salzburg, Hellbrunner Allee Dal 1º dicembre 1944 110 Da 90 a 112 prigionieri, alloggiati nella caserma di Hellbrunner Allee[127]
Salisburgo Salisburgo AK Salzburg (Kapitelplatz) Salzburg, Kapitelplatz Dicembre 1942 e/o dall'aprile 1944 11 Gestione delle costruzioni delle Waffen-SS e della polizia.[128]
Salisburgo Salisburgo AK Salzburg (Sprengkommando) Salzburg Dal 12 gennaio 1945
Salisburgo Salisburgo AK Salzburg (Firma E. Schürich) Salzburg 11 - 28 dicembre 1942 La ditta E. Schürich ha partecipato alla ristrutturazione del palazzo arcivescovile.[129]
Salisburgo Salzburg-Umgebung AK Pabenschwandt Plainfeld Dal 1º dicembre 1944 (prima campo di concentramento di Ravensbrück) 10 10 prigionieri, tra cui 7 donne testimoni di Geova. Esperimenti nutrizionali.
Salisburgo Salzburg-Umgebung AK St. Gilgen
(identisch mit „St. Wolfgang“[8])
Sankt Gilgen sul lago Wolfgangsee Nell'estate 1938, nella primavera e nell'autunno 1941 e 1942 25 Distaccamento esterno, lavori di costruzione di case private di funzionari nazisti, case di campagna dei comandanti dei campi di concentramento Hans Loritz[130] e Arthur Liebehenschel.
Salisburgo Zell am See AL Weißsee Uttendorf / Weißsee 1939 - 1945 450 Nell'ambito dell'ampliamento dello Stubachwerk[131] per la Deutsche Reichsbahn; dal 1943 esisteva una caserma. Edifici precedenti all'attuale Rudolfshütte sul Weißsee, a circa 2300 m di altitudine.
Salisburgo Zell am See AK Fischhorn Bruck an der Großglocknerstraße, Fischhorn im Pinzgau Dal 6 settembre 1944 150 Uomini, costruzione di stalle per cavalli, capannoni. Condizioni di vita precarie. Ufficio delle SS nel castello di Fischhorn.[132]
Stiria Murau AK Schloß Lind St. Marein bei Neumarkt Dal giugno 1942 30 Lo SS-WVHA e il Deutsche Reichsverein für Volkspflege und Siedlerhilfe utilizzarono da 20 a 30 prigionieri per i lavori nei campi e nelle foreste, per la costruzione di strade e ponti e per la pulizia.[133]
Stiria Murau AK St. Lambrecht Sankt Lambrecht Dal 13 maggio 1942 110 All'Abbazia di San Lambrecht. Agricoltura e altro.
Tirolo Innsbruck-Land AK Neustift
(= Innsbruck II)
Dal 10 ottobre 1942 60 Stubaital presso la scuola di alta montagna delle SS a Neustift. Da 20 a 60 prigionieri per i lavori di costruzione di una piazza d'armi, un deposito di munizioni e l'inizio di un bunker sotterraneo, nel campo satellite di Dachau più a sud[134][135]
Tirolo Kitzbühel AK St. Johann St. Johann in Tirol Agosto 1940 - giugno 1941 20 20 prigionieri politici trasformarono una fattoria in un centro ricreativo delle SS.
Tirolo Kitzbühel AK Schloss Itter Itter Dal 1943 25 Campo speciale per prigionieri francesi di spicco, liberato il 5 maggio 1945 dalle forze statunitensi con il sostegno della Wehrmacht e della resistenza locale.
Tirolo Reutte AK Plansee (SS-Sonderkommando, Männer) Plansee (Breitenwang) Dal 2 settembre 1944 25 Hotel Forelle, fino a 25 prigionieri sotto il comando delle Waffen-SS e della polizia.[136]
Tirolo Reutte AK Plansee (SS-Sonderkommando, Frauen) Plansee (Breitenwang) Da settembre 1944 20 Hotel Ammersee, fino a 20 donne sotto il comando delle Waffen-SS e della polizia.[136]
Vorarlberg Bregenz AK Lochau Lochau am Bodensee (damals: Reichsgau Tirol-Vorarlberg) 7 - 27 aprile 1945 20 Ex birreria Reiner. Da 8 a 20 prigionieri dovevano allestire, gestire e pulire un laboratorio per lo sviluppo dell'agente emostatico "Polygal".[137] Lavoro forzato per la "Bayerische Leichtmetallwerke" (BLM) a Lochau dal 1942.[138]
Voivodato (Distretto amministrativo) Contea (Powiat) Località Città Periodo N° di prigionieri Azienda, tipo, nota
Voivodato di Lubuskie Powiat Sulęciński KZ-Außenkommando Woxfelde Woxfelde (ora Głuchowo, comune di Słońsk) novembre 1944 - aprile 1945 1 Editoria musicale berlinese Ed. Bote e G. Bock, un prigioniero.[139]

Il "campo satellite" e il "commando satellite"

[modifica | modifica wikitesto]

I sottocampi Außenlager del campo di concentramento di Dachau contavano di solito almeno 250 prigionieri.[140] Alcuni erano recintati solo con del filo spinato, altri occupavano edifici vicini ai luoghi di lavoro. Dell'amministrazione si occupava il campo principale di riferimento (in questo caso Dachau). Le dimensioni e la durata dei campi variavano notevolmente.[141] Di solito avevano una struttura più complessa con capi campo delle SS e prigionieri funzionali, ad esempio gli anziani dei blocchi o dei campi.[142] Nei documenti nazisti erano chiamati anche sottocampi o campi di lavoro. Ne esistevano 46, di cui 30 erano raggruppati in sei complessi di sottocampi, ciascuno sotto la gestione di un sottocampo principale.[143]

I sottocampi Außenkommandos di Dachau avevano in genere meno di 250 prigionieri. Non avevano una struttura complessa che prevedesse l'amministrazione, la pianificazione del lavoro o la lavanderia.[140] I prigionieri tornavano spesso al sottocampo associato una volta espletato l'incarico quotidiano, accompagnati e sorvegliati dalle guardie SS.[141][142] Esistevano 94 di questi sottocampi.[143]

I KZ-Kommandos o KZ-Innenkommandos erano gruppi di lavoro composti da prigionieri destinati al lavoro forzato al di fuori del campo di Dachau che vi tornavano dopo il turno.[142] Ce n'erano 45, oltre ai 34 all'interno dell'area del campo.[143]

Gli storici talvolta usano semplicisticamente la parola "sottocampo" come termine collettivo unico per tutte e tre le tipologie.

Innenkommandos del campo di Dachau

[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti luoghi di lavoro forzato erano "distaccamenti interni" del campo di concentramento di Dachau. Finito il turno, i prigionieri tornavano ogni giorno al campo di concentramento di Dachau per passarvi la notte.[8] Qui sono elencati solo quelli che vengono confusi con i campi satelliti più spesso.[143]

Land Codice postale Distretto attuale Designazione ufficiale Città Periodo N° di prigionieri Azienda, tipo, nota
BY 80/81 Stadt München KZ-Kommando Reichsführer, SS-Hauptkasse[8] München, Karolinenplatz 5 febbraio - 3 marzo 1945 10 [144] Innenkommando.[8]
BY 80/81 Stadt München KZ-Kommando Feldmoching[8] München-Feldmoching Citato il 2 ottobre 1944 Innenkommando.[8] Uomini.
BY 80/81 Stadt München KZ-Kommando Reichsbahn-Ausbesserungswerk München-Freimann[8] München-Freimann, Frankplatz 19 1943, "ufficialmente" dal 28 marzo 1944 1.200 Reichsbahn, riparazione e manutenzione di locomotive, fino a 1.200 prigionieri del campo di concentramento di Dachau[145] Innenkommando[8].
BY 85 LK Dachau KZ-Kommando Ampermoching[8] in Hebertshausen Innenkommando.[8]
BY 85 LK Dachau KZ-Kommando Dachau (Präzifix),
Werk II
Dachau 48.278998°N 11.458946°E[8] Fabbrica II dal 1º novembre 1942 400 Innenkommando[8] Präzifix GmbH, azienda di blindatura delle viti, fornitore di BMW e Messerschmitt, 400 prigionieri, v. anche Georg Scherer (prigioniero funzionario) e Edgar Kupfer-Koberwitz (impiegato).
BY 85 LK Dachau KZ-Kommando Dachau (Liebhof) Dachau, Liebhof 48.260022°N 11.462129°E Dal 3 giugno 1943 800 Kommando del campo principale di Dachau. Fino a 800 prigionieri impiegati in agricoltura (750 ettari) e trasporti.[146]
BY 85 LK Dachau KZ-Kommando Dachau (Pollnhof) Dachau, Steinstr. 16 48.262509°N 11.451305°E Dal 1942 50 SS, attività agricola. Innenkommando del campo di concentramento di Dachau. Operò come commando esterno separato solo per quattro settimane dal 1º marzo 1945.[65]

Ubicazione diversa dal campo di Dachau

[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti località non appartenevano al campo di concentramento di Dachau come campi o sottocampi satellite:[8]

Stato Land Distretto Designazione ufficiale Località (Città attuale) Periodo N° di prigionieri Azienda, tipo, nota
Germania BY Stadt München AL München (Reichsbahn),
13. SS-Eisenbahnbaubrigade
München, westlich des Hauptbahnhofs dal 1º gennaio 1945 500 Deutsche Reichsbahn, lavori di sgombero. Utilizzato anche tra i ponti Hacker e Donnersberger.[11] Questa 13ª brigata di costruzione ferroviaria delle SS fu subordinata al campo di concentramento di Sachsenhausen dal 1º gennaio 1945,[8] con i prigionieri del campo di concentramento di Dachau.[147]
Austria Tirolo Imst Ötztal - Bauvorhaben Ötztal dal 1° al 4 maggio 1945 300 Nome in codice "Progetto di costruzione 101 Messerschmitt Munich". Grande galleria del vento nella stazione ferroviaria di Ötztal. Ampliamento del campo di baracche non fu mai completato. Marcia della morte con quasi 10.000 prigionieri verso Ötztal.[148] Nessun impiego di manodopera.[8]
Austria Tirolo Innsbruck Innsbruck (Reichsstraßenbauamt) – geplantes AK Innsbruck dal 13 ottobre 1942

Pianificato come distaccamento di lavoro di Neustift, non è stato realizzato.[8]

Austria Tirolo Innsbruck Innsbruck-Reichenau – Auffanglager Innsbruck-Reichenau 24 e 25 aprile 1945 137 Campo speciale SS di due giorni per 137 prigionieri di spicco (senza impiego lavorativo) che trascorsero la notte nell'ex campo di addestramento al lavoro di Reichenau.[149]
  1. ^ Dachauer Außenkommandos, su blz.bayern.de, Bayerische Landeszentrale für politische Bildungsarbeit. URL consultato il 23 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2013).
  2. ^ Encyclopedia of camps and ghettos, 1933–1945 / 1,A : Early camps, youth camps, and concentration camps and subcamps under the SS-Business Administration Main Office (WVHA)., su ushmm.org, A, Bloomington, Indiana University Press, 2009, pp. 448–450, ISBN 978-0-253-35328-3.
  3. ^ a b c Zámečník, p. 266f.
  4. ^ Barbara Diestel, Wolfgang Benz, Das Konzentrationslager Dachau 1933–1945. Geschichte und Bedeutung, su Bayerische Landeszentrale für politische Bildungsarbeit (a cura di), km.bayern.de, München, 1994. URL consultato il 17 aprile 2006 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
  5. ^ siehe v. a. KZ-Außenlager Kaufering, Mühldorf und Riederloh.
  6. ^ a b c d Jean Améry: Die vergessenen Lager, Wolfgang Benz, Dachauer Hefte Band 5, Dt. Taschenbuch-Verlag, Monaco 1994, 283 S., ISBN 3-423-04634-1, Kaufering S. 193–213, hier S. 208f
  7. ^ a b secondo Benz 2005, USHMM 2009. comando esterno o accampamento secondo Schalm 2009.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Schalm, pp. 342–346.
  9. ^ Schalm, p. 448f.
  10. ^ Miljan Jekić, Egor Trawkin, Schule an der Stielerstraße: Das Bombensuchkommando, su muenchner-leerstellen.de. URL consultato il 29 ottobre 2020.
  11. ^ a b c d e f g h i j k Schalm, p. 504–514.
  12. ^ Schalm, pp. 401-403.
  13. ^ Schalm, p. 424.
  14. ^ Schalm, p. 404.
  15. ^ Schalm, pp. 414-416.
  16. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 442, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  17. ^ Zegenhagen, p. 516f.
  18. ^ Schalm, pp. 246–248.
  19. ^ Zegenhagen, p. 518.
  20. ^ LandeshauptMonaco, Kulturreferat (a cura di), Freimann (PDF), in Schwabing-Freimann, KulturGeschichtsPfad, n. 12, 3ª ed., Monaco, 2013, p. 16, OCLC 227009918. URL consultato il 1º febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2022).
  21. ^ Schalm, pp. 435-437.
  22. ^ Schalm, p. 427.
  23. ^ Schalm, p. 439f.
  24. ^ Schalm, p. 521f.
  25. ^ Schalm, pp. 411-414.
  26. ^ Schalm, p. 440f.
  27. ^ Haus der Bayerischen Geschichte, Außenlager und Außenkommandos des KZ Dachau (PDF), su Bayerisches Staatsministerium für Wissenschaft und Kunst (a cura di), hdbg.de, 2003-04. URL consultato il 12 settembre 2021.
  28. ^ a b (EN) Deputy Judge Advocate's Office, 7708 War Crime Group, Case Number 000-50-2-12, US vs Andreas Mueller et al (PDF), su uni-marburg.de (a cura di), online.uni-marburg.de, 1947, p. 4f.. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  29. ^ Elvira Auer, Aubing-Lochhausen-Langwied – Dornier-Werk (PDF), in LandeshauptMonaco Kulturreferat (a cura di), KulturGeschichtsPfad, vol. 22, 2ª ed., Monaco, 2015, pp. 42–46, 64, OCLC 911203111. URL consultato il 23 settembre 2021.
  30. ^ Karin Pohl, Benno Zimmermann, Stadtbezirk 15: Trudering-Riem (PDF), in LandeshauptMonaco, Kulturreferat (a cura di), KulturGeschichtsPfad, 2ª ed., Monaco, 2015, p. 32f., OCLC 912437485. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  31. ^ Schalm, pp. 442-445.
  32. ^ Schalm, p. 449f.
  33. ^ Srownal, p. 336f.
  34. ^ Hutzelmann, p. 332f.
  35. ^ Bericht zum Lager in Seehausen, su merkur.de.
  36. ^ Schalm, pp. 445-447.
  37. ^ Ludz, pp. 318–321.
  38. ^ Riedel, p. 499.
  39. ^ Die Außenlager des KZ Dachau, su gedenkstaettenpaedagogik-bayern.de. URL consultato il 20 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2020).
  40. ^ Trutzkirch, Tutzing: siehe Anlage zu §1 - Verzeichnis der Konzentrationslager und ihrer Außenkommandos gemäß § 42 Abs. 2 BEG, BGBl. I 1967, 234–254
  41. ^ Ludz, p. 469.
  42. ^ Raim, p. 526.
  43. ^ Riedel, pp. 293–296.
  44. ^ Riedel, p. 298.
  45. ^ Zegenhagen, p. 492.
  46. ^ Zegenhagen, p. 471.
  47. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 519, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  48. ^ In Anlage zu § 1 des "Verzeichnis der Konzentrationslager und ihrer Außenkommandos gemäß § 42 Abs. 2 BEG" zum KZ Dachau eingetragen: "Wurach bei Wöhlhof, Kreis Miesbach"
  49. ^ Hammermann, p. 337f.
  50. ^ Hutzelmann, p. 492.
  51. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 516, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  52. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 514, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  53. ^ Zegenhagen, p. 555f.
  54. ^ Benz, p. 327f.
  55. ^ Zegenhagen, p. 552.
  56. ^ Virtuelle Gedenkstätte d. Außenlagers Trostberg, su kz-aussenlager-trostberg.de.
  57. ^ Zegenhagen, p. 479.
  58. ^ Sigel, pp. 502–504.
  59. ^ Diem, p. 472f.
  60. ^ Hammermann, p. 333–336.
  61. ^ a b c d e Raim, pp. 500–503.
  62. ^ Edith Raim, Die Dachauer KZ-Außenkommandos Kaufering und Mühldorf - Rüstungsbauten und Zwangsarbeit im letzten Kriegsjahr 1944/45, Landsberg a. Lech, Neumeyer, 1992, p. 317, ISBN 3-920216-56-3.
  63. ^ Spitzlberger, p. 380f.
  64. ^ Schalm, p. 462f.
  65. ^ a b Schalm, p. 309f.
  66. ^ Schalm, pp. 306-309.
  67. ^ Schalm, p. 339.
  68. ^ Knoll, Schalm, pp. 355–358.
  69. ^ Knoll, Schalm, pp. 433–435.
  70. ^ Zegenhagen, p. 517.
  71. ^ Bachmann, p. 314.
  72. ^ Schäfer, pp. 387–389.
  73. ^ Bericht über KZ-Häftlinge aus Dachau zur Zwangsarbeit in Steinhöring, su merkur.de.
  74. ^ Zegenhagen, p. 546f.
  75. ^ Goerge, p. 314f.
  76. ^ Bachmann, p. 326f.
  77. ^ Zegenhagen, p. 528.
  78. ^ Stefan Plöchinger [Hrsg.], Jürgen Bauer, Martin Wolf, Birgit Schrötter: Verdrängt? Vergessen? Verarbeitet? [PDF, 95 Seiten, 586 kB] 3. Auflage, Selbstverlag, Ottobrunn 2001 (1. Auflage 1996).
  79. ^ David Will in Münchner Wochenanzeiger - Südost-Kurier: Bewegender Vortrag eines KZ-Überlebenden - Ottobrunn - Überleben durch Arbeit, 13. Oktober 2010.
  80. ^ Zegenhagen, p. 542.
  81. ^ Forschungsgruppe Untertage Stuttgart (a cura di), Schleißheim – Flugplatz, su fgut.wordpress.com. URL consultato il 10 settembre 2022.
  82. ^ Zegenhagen, p. 542f.
  83. ^ Cfr. Ein Bild namenlosen Elends und grausamen Unrechts, su geisenfeld-online.de. URL consultato il 17 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2013).; Copia archiviata, su donaukurier.de. URL consultato il 17 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  84. ^ a b Straub, pp. 351–353.
  85. ^ a b Barbara Fenner, Emotionen, Geschichtsbewusstsein und die Themenzentrierte Interaktion (TZI) am Beispiel des Unterrichtsprojekts zum Außenlagerkomplex Kaufering/Landsberg „Wir machen ein KZ sichtbar“ – Aus der Geschichte lernen (PDF), Augsburg, Wißner, 2014, pp. 137–139, OCLC 862808883. URL consultato il 1º novembre 2020.
  86. ^ Benz, pp. 360–373.
  87. ^ a b c d e f g h i j k l Edith Raim: Die Dachauer KZ-Außenkommandos Kaufering und Mühldorf - Rüstungsbauten und Zwangsarbeit im letzten Kriegsjahr 1944/45, Monaco, Universität, Philos. Fak. für Geschichts- und Kunstwissenschaften, Dissertation 1992, Neumeyer, Landsberg am Lech 1992, 317 S., ISBN 3-920216-56-3, S. 151f, 170–174, 193–195, 272
  88. ^ Geschichte des KZ-Außenlagerkomplexes Kaufering, su erinnerungsort.digital. URL consultato il 17 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2021).
  89. ^ Norbert Frýd: Kartei der Lebenden (Berlin 1959, 2015)
  90. ^ Ladislaus Ervin-Deutsch: Nachtschicht im Arbeitslager III in Kaufering in: Wolfgang Benz: Sklavenarbeit im KZ, Dachauer Hefte Band 2, dtv, Monaco 1993, 194 S., ISBN 3-423-04607-4, S. 79–122
  91. ^ Lager-Kapazität: 800.
  92. ^ Edith Raim in: Encyclopedia of Camps and ghettos, 1,A, 2009, S. 496f, sowie: Albert Fuchs Un kommando de Dachau, Landsberg am Lech, in Témoignages Strasbourgeois: De l’université aux camps de Concentration (Paris 1947), S. 157–176
  93. ^ Zegenhagen, p. 497.
  94. ^ Römer, p. 527.
  95. ^ Kučera, pp. 286–288.
  96. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 343 Archiviato il 30 ottobre 2020 in Internet Archive., online unter deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. Abgerufen am 10. Oktober 2020.
  97. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 345, online unter deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. Abgerufen am 10. Oktober 2020.
  98. ^ Kučera, pp. 283–286.
  99. ^ Kučera, pp. 453–455.
  100. ^ Webseite KZ-Außenlager Pfersee auf buergerhaus-pfersee.de. Abgerufen am 10. Oktober 2020.
  101. ^ Webseite Halle 116 in der ehemaligen Sheridan-Kaserne auf augsburg.de/kultur/erinnerungskultur. Abgerufen am 10. Oktober 2020.
  102. ^ Römer, pp. 474–476.
  103. ^ Andrea Halbritter, Vergessene Konzentrationslager: das KZ-Außenlager Gablingen, su cotelangues.com, 2020-07-26. URL consultato il 6 ottobre 2021.
  104. ^ Reste des ehemaligen KZ-Außenlagers (Fotos)
  105. ^ Römer, p. 452f.
  106. ^ Kučera, p. 296.
  107. ^ Raim, pp. 298–301.
  108. ^ Gernot Römer: Für die Vergessenen, KZ Außenlager in Schwaben – Schwaben in Konzentrationslagern, Berichte, Dokumente, Zahlen und Bilder, Verlag Presse-Druck- und Verlags-GmbH, Augsburg 1984, 231 Seiten, ISBN 3-89639-047-3, ISBN 978-3-89639-047-9, S. 129–135
  109. ^ Raim, pp. 358–360.
  110. ^ Stefan Dieter, Verschwundene Geschichte – Auf den Spuren des KZ-Außenlagers Kaufbeuren (PDF), su Stadtmuseum Kaufbeuren, Museumspädagogisches Zentrum (a cura di), stadtmuseum-kaufbeuren.de, 2019, pp. 1–13. URL consultato il 6 ottobre 2021.
  111. ^ Römer, pp. 536–538.
  112. ^ Knoll, Zofka, pp. 381–384.
  113. ^ Gaby Pfob: Das Konzentrationslager Lauingen, Selbstverlag, Offingen, Monaco ca. 1985, 33 Seiten, OCLC 159841751, S. 6–31
  114. ^ Römer, p. 530f.
  115. ^ Schmidt, p. 646.
  116. ^ (EN) Christian Dürr, Ralf Lechner, Passau I (with Passau III), in United States Holocaust Memorial Museum (a cura di), Early Camps, Youth Camps, and Concentration Camps and Subcamps under the SS-Business Administration Main Office (WVHA), Encyclopedia of Camps and Ghettos, 1933–1945, I B, Bloomington, Indiana University Press, 2009, p. 938f., ISBN 978-0-253-35328-3.
  117. ^ Schmidt, p. 612f.
  118. ^ Bericht mit Bild über SS-Kaserne und KZ-Außenkommando Radolfzell
  119. ^ Tholander, pp. 472–474.
  120. ^ Hoffmann, p. 483f.
  121. ^ Schalm, p. 554f.
  122. ^ Evelyn Zegenhagen in: Encyclopedia of Camps and ghettos, 1,B, 2009, S. 1039f
  123. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 347, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  124. ^ Zegenhagen, p. 455.
  125. ^ Robert G. Waite in: Encyclopedia of Camps and ghettos, 1,B, 2009, S. 900–903
  126. ^ Knoll, pp. 341–344.
  127. ^ Zegenhagen, p. 539.
  128. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 485, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  129. ^ Zegenhagen, p. 539. s. a. Benz 2005, S. 475
  130. ^ Riedel, pp. 493–495.
  131. ^ Arbeitslager Weisssee, su BergNews.com.
  132. ^ Knoll, pp. 324–326.
  133. ^ Zegenhagen, p. 545.
  134. ^ Zegenhagen, p. 528f.
  135. ^ Foto, su neustifter-flurnamen.com. URL consultato il 16 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2013).
  136. ^ a b Knoll, p. 466f.
  137. ^ Knoll, pp. 385–387.
  138. ^ Johann-August-Malin-Gesellschaft (a cura di), Von Herren und Menschen. Verfolgung und Widerstand in Vorarlberg 1933–1945, in Beiträge zu Geschichte und Gesellschaft Vorarlbergs, vol. 5, Bregenz, Fink’s Verlag, 1985, p. =184.
  139. ^ Biedermann, p. 529.
  140. ^ a b Marc Buggeln, Unterscheidung Außenkommandos versus Außenlager nach Sabine Schalm (PDF), in Das System der KZ-Außenlager - Krieg, Sklavenarbeit und Massengewalt, Bonn, Gesprächskreis Geschichte Heft 95, Friedrich-Ebert-Stiftung, 2012, p. 19, ISBN 978-3-86498-090-9.
  141. ^ a b Haftstättenverzeichnis - Lagerarten - Konzentrationslager und Außenlager, su bundesarchiv.de, Zwangsarbeit, Haftstätten, Koblenz, Bundesarchiv, 2010. URL consultato il 13 ottobre 2020.
  142. ^ a b c Zámečník, pp. 303–304.
  143. ^ a b c d Schalm, p. 45, 47, 50.
  144. ^ Verzeichnis der nationalsozialistischen Lager und Haftstätten 1933 bis 1945 - Deutschland - ein Denkmal, ID 437, su deutschland-ein-denkmal.de/ded/database/startPage. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  145. ^ Schalm, p. 438.
  146. ^ Schalm, p. 384f.
  147. ^ Karola Fings in: Encyclopedia of Camps and ghettos, 1,B, 2009, S. 1359
  148. ^ Knoll, pp. 459–461.
  149. ^ Zegenhagen, p. 484.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]