Stéphane Bern

Stéphane Bern

Stéphane Bern (Lione, 14 novembre 1963) è un conduttore radiofonico, scrittore e attore francese con cittadinanza lussemburghese.

Stéphane Bern nel 2012 al matrimonio di Guillaume de Luxembourg e Stéphanie de Lannoy.
Stéphane Bern alla Fiera del Libro di Bruxelles nel 2011.
Stéphane Bern nel 2005, fotografato dallo studio Harcourt.

Nato a Lione il 14 novembre 1963,[1] Bern discende da due lignaggi di ebrei aschenaziti provenienti dalla Polonia,[2] uno francese, l'altro lussemburghese. Il padre, Louis Bern (1931-2022), era rappresentante commerciale, poi direttore della comunicazione in una compagnia petrolifera, mentre la madre, Melita Schlanger (1939-1992), era interprete e dirigente, nata a Zurigo da immigrati polacchi, Sara Kurtz e Joseph Schlanger.

Bern appare per la prima volta in televisione, all'età di 22 anni, il 30 novembre 1985 nel programma Liberté 3 su FR3. Dal 1985 al 1987, è caporedattore della rivista Dynastie.[3] Nel 1987 collabora con il settimanale Voici. L'anno successivo, è giornalista di Jours de France. Il 4 gennaio 1989, dibatte con Jean-Michel Blanquer su La Cinq, nel programma Duel sur La Cinq presentato da Jean-Claude Bourret, durante la puntata intitolata "Dovremmo sostituire il Presidente della Repubblica francese con un re?".[4][5] In seguito, diviene vicedirettore (sezione eventi) della rivista Madame Figaro.[2] Dal 1992 al 1997, Bern racconta le vicende delle famiglie reali europee per Europe 1.[6]

Da sempre di convinzione monarchica, Bern si unì alla Nouvelle Action royaliste (NAR) all'età di 18 anni, ma fu espulso nel 1999,[7] per aver denunciato su Le Figaro lo sperpero dell'eredità del conte di Parigi. Nel corso degli anni, tuttavia, ha costruito una rete tra le famiglie reali europee.[8]

Nel 2013, Bern ha firmato il manifesto intitolato "Al matrimonio per tutti, diciamo sì",[9] affermando che questa posizione non è legata al fatto di essere gay; infatti, Bern non ha intenzione di sposarsi.[10]

Acquisizione del collegio reale di Thiron-Gardais

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Proprietario di una casa sull'isola di Páros in Grecia,[11] Stéphane Bern acquistò nel febbraio 2013 l'ex collegio reale e militare di Thiron-Gardais, messo in vendita dal consiglio dipartimentale di Eure-et-Loir, con l'intento di restaurarlo, riqualificarlo e creare un museo dedicato ai collegi reali di Francia.

Questo edificio, costruito nel 1630 dai Benedettini dell'abbazia della Sainte-Trinité de Tiron, divenne un collegio reale militare nel 1776, rimanendo tale fino alla sua chiusura da parte della Convenzione nel 1793.

Stéphane Bern vi aprì un museo[12] e, nel 2021, scelse di trasferirvisi, abbandonando Parigi, dove risiedeva da cinquanta anni.[13]

Nel gennaio 2016, creò la fondazione Stéphane Bern per la Storia e il Patrimonio, ospitata dall'Institut de France. Tale fondazione istituì un premio che riconosce un primo libro in francese di carattere storico, pubblicato nei tre anni precedenti l'assegnazione, e promuove iniziative a favore del patrimonio.

Dopo la sua scomparsa, la fondazione, erede del collegio reale, dovrà far vivere il monumento.[14]

Nel 2005, Bern intenta causa contro la rivista L'Expansion, accusandola di aver evocato la sua omosessualità.[15] Fa coming out sulla rivista Têtu nell'ottobre 2009, poi il 6 novembre nel programma televisivo Vie privée, vie publique, presentato da Mireille Dumas. Il 26 giugno 2021, in occasione del Gay Pride, ufficializza la sua relazione con Yori Bailleres, fondatore del dating club Le Cercle de Socrate.[16] Bern è cittadino lussemburghese dal 2017.[17]

Programmi radiofonici

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Programmi televisivi

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  • Duel sur La Cinq (La Cinq, 1989)
  • Famille, je vous aime (TF1, 1994 - 1996)
  • Échos de stars (TF1, 1995 - 1996)
  • Les Grosses Têtes (TF1, 1996 - 1997)
  • Spécial Royale (M6, 1997)
  • Célébrités (TF1, 1997 - 2001)
  • Sagas (TF1, 1998 - 2003)
  • Meurtres dans l'aristocratie (13e rue, 2002)
  • Philippe Bouvard, 50 ans de rire ! (France 2, 2010)
  • Comment ça va bien! (France 2, 2010 - 2016)
  • Teum-Teum (France 5, 2010)
  • En route pour l'Eurovision (France 3, 2010)
  • Eurovision Song Contest 2010 (France 3, 2010)
  • La Télé est à vous (France 2, 2010)
  • Votre plus belle soirée (France 2, 2011)
  • La Maison préférée des Français (France 2, 2011 e 2013)
  • Quatre résistants au Panthéon (France 2, 2015)
  • Ronde de nuit au musée du Louvre (France 2, 2015)
  • 170 ans de la SPA, les plus belles histoires (France 2, 2016)
  • Tous au Lido pour le Sidaction (France 2, 2016)
  • Visites privées (France 2, 2016 - 2017)
  • Escapade viennoise (France 2, 2016 - in produzione)
  • Le Concert du Nouvel An (France 2, 2016 - in produzione)
  • Ensemble pour les Antilles (France 2, 2017)
  • Le Concert du 14 Juillet (France 2, 2017 - in produzione)
  • Code promo (France 2, 2017 - 2018)
  • Soir de fête à Rio (France 2, 2017)
  • Michel Sardou, dernier Show (France 2, 2017)
  • La Fabuleuse Histoire (France 2, 2018 - 2019)
  1. ^ (FR) Prisma Média, Stéphane Bern - La biographie de Stéphane Bern avec Gala.fr, su Gala.fr, 20 novembre 2023. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  2. ^ a b (FR) Frédéric Dumoulin e Jean-Louis Beaucarnot, Dictionnaire étonnant des célébrités, Editions First, 2015, ISBN 978-2754070522.
  3. ^ (FR) Est-ce-que Stéphane Bern est monarchiste?, su Libération. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  4. ^ (FR) la rédaction, La première télé de... Stéphane Bern (VIDEO), su www.programme-tv.net, 3 maggio 2015. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  5. ^ (FR) Jean-Michel Blanquer à propos de la monarchie | INA. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  6. ^ (FR) Stéphane Bern, su ozap.com. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  7. ^ (FR) Stéphane Bern sur la route de RTL, in Le Monde.fr, 4 giugno 2011. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  8. ^ (FR) Condé Nast, L'intrigant Monsieur Bern, su Vanity Fair, 18 luglio 2018. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  9. ^ (FR) Manifeste : au mariage pour tous, nous disons oui, su L'Obs, 24 gennaio 2013. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  10. ^ (FR) Stéphane Bern : "La France est-elle devenue un pays d'arriérés ?", su L'Obs, 25 gennaio 2013. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  11. ^ (FR) Stéphane Bern, son bonheur avec Cyril, su parismatch.com, 19 agosto 2016. URL consultato il 1º aprile 2025.
  12. ^ (FR) College Royal – College Royal & Militaire, su collegeroyal-thirongardais.com. URL consultato il 1º aprile 2025.
  13. ^ (FR) Par Charles de Saint Sauveur Le 13 novembre 2021 à 15h23, Modifié Le 13 Novembre 2021 À 15h56, «Paris est devenu une poubelle» : pourquoi Stéphane Bern quitte la capitale, su leparisien.fr, 13 novembre 2021. URL consultato il 1º aprile 2025.
  14. ^ (FR) Stéphane Bern cultive son bonheur avec Lionel, su parismatch.com, 23 agosto 2017. URL consultato il 1º aprile 2025.
  15. ^ (FR) La justice autorise l’évocation de l’homosexualité de Stéphane Bern et Marc-Olivier Fogiel, su Têtu, Le site du magazine gay, 13 aprile 2006. URL consultato il 10 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2013).
  16. ^ archive.wikiwix.com, https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=https://www.gala.fr/l_actu/news_de_stars/stephane-bern-en-couple-avec-yori-et-tres-heureux-tout-se-passe-bien_499723#federation=archive.wikiwix.com&tab=url. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  17. ^ (FR) Telestar.fr, Stéphane Bern est devenu Franco-luxembourgeois mais ce n'e... - Télé Star, su www.telestar.fr, 26 ottobre 2017. URL consultato il 10 dicembre 2023.

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