Stazione di Ambria-Fonte Bracca
Ambria-Fonte Bracca stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Zogno |
Coordinate | 45°48′24.78″N 9°40′41.11″E |
Linee | ferrovia della Valle Brembana |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1906 |
Soppressione | 1966 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 3 |
Gestori | Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana |
Operatori | Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana |
La stazione di Ambria-Fonte Bracca sorgeva lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966, a servizio dell'omonima frazione del comune di Zogno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu aperta il 1 luglio 1906 contestualmente all'intera linea linea[1] allo scopo di servire Ambria, frazione di Zogno, nonché la fonte di acqua minerale[2] presente in Val Serina.
Così come il servizio lungo la linea, le infrastrutture di stazione erano gestite dalla Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana (FVB), cui il 15 ottobre 1903 era stato subconcesso l'esercizio da parte della deputazione provinciale[3].
Dopo decenni di intenso utilizzo da parte dei viaggiatori e nonostante l'esistenza di una domanda di traffico merci, la stazione fu chiusa nel 1966 insieme all'intera linea[1].
Il sedime della stazione venne in seguito riutilizzato quale segmento della ciclovia Valle Brembana.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Oltre al binario di raddoppio erano presenti altresì uno scalo merci e un raccordo con la società di imbottigliamento dell'acqua minerale provenienti dalle terme di Bracca[4].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La stazione costituiva fermata per tutti i servizi viaggiatori a carattere locale svolti dalla FVB sulla propria linea sociale classificati Omnibus e Accelerati.
Il traffico merci era costituito da treni raccoglitori che sostavano nelle diverse località della linea.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b G. Leopardi, C. Ferruggia e L. Martinelli, Le ferrovie delle valli bergamasche, op. cit., p. 24.
- ^ Fonte Bracca, in Enciclopedia Treccani. URL consultato nell'agosto 2016.
- ^ C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, op. cit., p. 6.
- ^ C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, op. cit., p. 7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, La ferrovia della valle Brembana, in Mondo Ferroviario, n. 64, ottobre 1991, pp. 6–13.
- Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, Le ferrovie delle valli bergamasche, in Tutto treno & storia, n. 15, aprile 2006, pp. 22–33.
- Marco Cacozza, Le ferrovie delle valli bergamasche, in Tutto treno & storia, n. 31, aprile 2014, pp. 10–15.
- Felice Riceputi, La ferrovia di Valle Brembana, in "Il sogno brembano. Industrializzazione e progresso sociale nella Valle Brembana del primo Novecento", Centro Storico Culturale Valle Brembana, 2006, pp. 13–128.
- Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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