Stazione di Buronzo
Buronzo stazione ferroviaria | |
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Stazione lato binari | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Buronzo |
Coordinate | 45°28′18.84″N 8°15′59.8″E |
Linee | ferrovia Santhià-Arona |
Storia | |
Stato attuale | Senza traffico |
Attivazione | 1905 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 2 |
La stazione di Buronzo è una stazione ferroviaria della linea Santhià-Arona, atta a servire l'omonimo comune. Risulta priva di traffico dal 2012.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione entrò in funzione il 16 gennaio 1905, con l'apertura del primo tratto fra Santhià e Borgomanero della linea Santhià-Arona[1]. In origine era dotata di 3 binari.
Il movimento era svolto in regime di giunto telefonico mediante il quale il Dirigente Movimento coordinava il personale addetto al movimento della stazione nell'effettuazione di incroci e precedenze.
Oltre al servizio di biglietteria era possibile spedire posta o merci in piccole partite.
Nel 1987, con l'introduzione sulla linea ferroviaria del sistema di Controllo centralizzato del traffico (CTC), la stazione venne dotata di apparato ACEI[2], che sostituì i precedenti impianti per la manovra degli enti del piazzale comandati manualmente dal personale. Tale sistema permise il controllo a distanza, mediante Dirigente Centrale Operativo.
Dal 2000 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della stazione di Buronzo, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[3].
La stazione risulta senza traffico dal 17 giugno 2012, per effetto della sospensione del servizio sulla linea[4]. Nel 2016 risulta rimosso il binario d'incrocio e gli scambi[5].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione era dotata di 3 binari passanti, di cuiː il primo per gli incroci o per precedenze, il secondo per il ricovero di carri merci (il binario era protetto da una apposita staffa a trasmissione rigida) il terzo di corretto tracciato. Tra il 1985 e il 1987, i lavori di riqualificazione della linea ferroviaria, resero l'impianto telecomandato a distanza con il sistema CTC, mediante il Dirigente Centrale Operativo oggi telecomandato da Torino Lingotto.
Il fabbricato viaggiatori, a due piani, fu chiuso all'utenza in occasione dell'automatizzazione degli impianti.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]La stazione era servita da treni regionali di Trenitalia fino al 17 giugno 2012, giorno in cui l'esercizio ferroviario è sospeso per decisione della Regione Piemonte e sostituito da autocorse.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ M. Matto, Santhià e la ferrovia, op. cit.
- ^ Notizia su I Treni, n. 74, settembre 1987, p. 7.
- ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it.
- ^ redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
- ^ Ferrovie Abbamdonate - Ferrovia Santhià - Rovasenda Alta - Romagnano Sesia - Borgomanero - Arona (foto che documentano lo stato della stazione)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Matto, Santhià e la ferrovia, una storia che dura da 150 anni, Editrice Grafica Santhiatese, Santhià 2006. ISBN 88-87374-95-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Buronzo