Stazione di Piacenza (SIFT)
Piacenza SIFT stazione ferroviaria | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Piacenza |
Coordinate | 45°03′03.2″N 9°42′23.33″E |
Linee | ferrovia Piacenza-Bettola, tranvia Piacenza-Agazzano, tranvia Piacenza-Bettola, tranvia Piacenza-Cremona, tranvia Piacenza-Lugagnano e tranvia Piacenza-Pianello-Nibbiano |
Storia | |
Stato attuale | Demolita |
Attivazione | 1932 |
Soppressione | 1967 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa |
Binari | 4 |
Operatori | Società Italiana Ferrovie e Tramvie |
Interscambi | Stazione di Piacenza FS |
La stazione di Piacenza SIFT era una stazione ferroviaria posta lungo la ex ferrovia Piacenza-Bettola, a servizio della città di Piacenza.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu inaugurata nel 1932 adattando allo scopo il fabbricato della vecchia stazione della linea tranviaria[1], anche se l'effettivo inizio del trasporto passeggeri e merci si ebbe solo il successivo 27 settembre 1933[1].
La stazione era di testa ed era inserita in classe A insieme alle sole stazioni di Ponte dell'Olio e Bettola; era quindi dotata di sale d'attesa di prima e seconda classe nonché di un bar[1].
La ferrovia usciva dalla stazione percorrendo una galleria sotterranea, arrivando poi in superficie solo in prossimità dei raccordi militari[1].
Durante la seconda Guerra Mondiale la stazione fu danneggiata al punto che, alla ripresa della circolazione sulla linea avvenuta nel dopoguerra, i treni erano costretti a iniziare e terminare le loro corse presso la fermata di Piacenza Lupa, senza raggiungere la stazione terminale[1].
La stazione fu chiusa, insieme all'intera tratta, nel 1967: il fabbricato viaggiatori, dopo anni di abbandono, venne successivamente demolito, venendo poi sostituito da un centro commerciale[2].
Al contrario, il deposito locomotive, progettato dall'architetto Pietro Berzolla e caratterizzato da un corpo centrale e da due ali laterali più basse, con una facciata a capanna che, grazie all'uso dei mattoni a vista rimandava allo stile romanico lombardo, venne mantenuto e utilizzato come capolinea degli autobus negli anni '80. Sottoposto a vincolo da parte del MiBAC a partire dal 1993, è stato poi ceduto gratuitamente al comune di Piacenza per una sua eventuale riqualificazione.[3]
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione disponeva di[1]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Giancarlo Anselmi, Le "Tramways" piacentine, su gracpiacenza.com. URL consultato il 4 settembre 2021.
- ^ Giorgio Lambri, Un progetto subito contestato e mai completato. L'area ex-Sea Sift nel ciclone fin dagli anni ‘80 tra proteste, vincoli, polemiche e cambi di proprietà, in Libertà, 6 dicembre 2013. URL consultato il 23 settembre 2021.
- ^ Deposito dei locomotori "Berzolla" (PDF), su colombarte.weebly.com. URL consultato il 23 settembre 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Piacenza SIFT