Stazione di Soncino
Soncino stazione ferroviaria | |
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Stato al 2008 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Soncino |
Coordinate | 45°23′49.56″N 9°51′55.37″E |
Linee | ferrovia Cremona-Iseo |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1914 |
Soppressione | 1956 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 3 |
Operatori | Società Nazionale Ferrovie e Tramvie |
La stazione di Soncino era un impianto della linea ferroviaria Cremona-Iseo della Società Nazionale Ferrovie e Tramvie, attivata per tratte a partire dal 1911 e soppressa nel 1956, che serviva l'omonimo Comune.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu aperta nel 1914, come capolinea della breve linea per Soresina, primo tronco della ferrovia Cremona-Iseo[1][2]. L'impianto era gestito dalla Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT), concessionaria della linea.
Nel 1932 fu attivato il tronco da Soncino a Rovato, passante per Orzinuovi e Castrezzato, che completava la direttrice[3][4].
In conseguenza del mutato clima politico del secondo dopoguerra, non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia, per poter accedere ai finanziamenti statali[5] la società esercente si vide costretta a sopprimere la linea[6] nel 1956.
L'ex fabbricato viaggiatori venne in seguito trasformato a scopo residenziale, mentre l'ampio piazzale ferroviario venne utilizzato come rimessa degli autobus SNFT[7].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Il piazzale ferroviario contava tre binari adibiti al servizio passeggeri; vi erano un magazzino merci con piano caricatore ed una rimessa locomotive a due binari[8].
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione si trovava a poca distanza dalla stazione capilinea delle tre tranvie interurbane per Bergamo, per Brescia e per Lodi, alla quale era raccordata[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Albertini & Cerioli (1994), p. 147.
- ^ Bicchierai (1992), p. 10.
- ^ Albertini & Cerioli (1994), p. 149.
- ^ Bicchierai (1992), p. 12.
- ^ Legge n. 1221 del 2 agosto 1952.
- ^ M. Pennacchio, La meccanica viabilità, op. cit., pp. 266-268.
- ^ Albertini & Cerioli (1994), p. 168.
- ^ Albertini & Cerioli (1994), p. 150.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª ed., Cremona, Editrice Turris, 1994, ISBN 88-85635-89-X.
- Mario Bicchierai, Quel treno in Valcamonica - La Brescia-Iseo-Edolo e le sue diramazioni, in Mondo ferroviario, vol. 67, gennaio 1992, pp. 6-73.
- Mario Bicchierai, Da Brescia a Edolo da SNFT a FNME, in I quaderni di Mondo Ferroviario Viaggi, vol. 1, ottobre 2004, pp. 3-49.
- Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006.. ISBN 889027140X.
- Ennio Morando et al, Ricordi di rotaie. Volume terzo: linee soppresse, inutilizzate e riattivate, Milano, ExCogita editore, 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Soncino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pianta della stazione (JPG), su img399.imageshack.us.