Stazione di Soresina (SNFT)
Soresina stazione ferroviaria | |
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L'ex fabbricato viaggiatori nel 2008 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Soresina |
Coordinate | 45°17′02.04″N 9°51′24.77″E |
Linee | ferrovia Cremona-Iseo |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1914 |
Soppressione | 1956 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa |
Binari | 4 |
Operatori | Società Nazionale Ferrovie e Tramvie |
Interscambi | Stazione di Soresina FS |
La stazione di Soresina, detta anche Soresina Città,[1] era una delle principali della linea ferroviaria Cremona-Iseo in concessione alla Società Nazionale Ferrovie e Tramvie, a servizio dell'omonimo comune.
Posto a poca distanza dalla stazione FS, sui era raccordato, l'impianto fu in esercizio fra il 1914 e il 1956.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu aperta il 25 novembre 1914, come capolinea della breve linea per Soncino, primo tronco dell'itinerario Cremona-Iseo[2].
L'impianto era gestito dalla concessionaria della linea, la Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT).
Nel 1926 fu attivato il tronco per Cremona, passante per Annicco, Grumello e Sesto[3].
In conseguenza del mutato clima politico del secondo dopoguerra, non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia, per poter accedere ai finanziamenti statali[4] la società esercente si vide costretta a sopprimere la linea[5] nel 1956.
Il fabbricato viaggiatori venne in seguito adibito a ristorante e l'ex piazzale ferroviario trasformato in giardino.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione, di testa, disponeva di quattro binari; il primo di essi, tronco, serviva il magazzino merci, gli altri erano dedicati al servizio viaggiatori e terminavano immettendosi in una piattaforma girevole per la giratura delle locomotive.
Completavano la dotazione dell'impianto una rimessa locomotive a due binari.
La stazione era raccordata alla limitrofa stazione FS, posta sulla ferrovia Treviglio-Cremona [6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alvaro Mario Ferlenghi, La ferrovia Cremona - Rovato. 24 novembre 1914 - 31 marzo 1956, prefazione del prof. Claudio Pedrazzini, Brescia, 2019, pp. 213-224, ISBN 978-88-319-4928-6.
- ^ M. Albertini e C. Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona, op. cit., p. 146.
- ^ M. Albertini e C. Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona, op. cit., p. 149.
- ^ Legge n. 1221 del 2 agosto 1952.
- ^ M. Pennacchio, La meccanica viabilità, op. cit., pp. 266-268.
- ^ M. Albertini e C. Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona, op. cit., p. 15.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª ed., Cremona, Editrice Turris, 1994, ISBN 88-85635-89-X.
- Mario Bicchierai, Iseo-Rovato-Cremona: storia di un collegamento sfortunato, in Mondo ferroviario, vol. 175, febbraio 2001, pp. 30-34.
- Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006.. ISBN 889027140X.
- Ennio Morando et al, Ricordi di rotaie. Volume terzo: linee soppresse, inutilizzate e riattivate, Milano, ExCogita editore, 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Soresina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pianta della stazione (JPG), su img441.imageshack.us.
- Immagine storica delle due stazioni di Soresina (JPG), su digilander.libero.it.