Stefano Angeleri
Stefano Angeleri | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Angeleri con la maglia dell'Atalanta. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 66 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1960 - giocatore 1986 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Stefano Angeleri (Castellazzo Bormida, 26 agosto 1926 – Bergamo, 31 gennaio 2012[1][2]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
L'8 maggio 2012, alcuni mesi dopo la sua morte, lo stadio comunale di Castellazzo Bormida (suo paese natale) è stato intitolato a suo nome[3].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Angeleri era un centrocampista, impiegato prevalentemente come mediano in marcatura sulle mezzeali avversarie[4][5]; talvolta è stato schierato anche come ala destra[4]. Di corporatura esile[6], era soprannominato Gabbiano per il modo di correre a braccia larghe[4][5][6][7].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Comincia la carriera di calciatore nelle serie minori dei campionati dilettantistici piemontesi, con Ovada e Acqui[8][9][10], prima di trasferirsi nella Vogherese con cui disputa i tornei di guerra e il campionato di Serie B-C Alta Italia 1945-1946. Nell'estate del 1947 approda in massima serie con la maglia della Juventus, presidente Gianni Agnelli: esordisce il 12 ottobre 1947, nella sconfitta per 4-2 sul campo dell'Inter. Nella formazione bianconera gioca per due stagioni, collezionando 47 presenze in Serie A[8][11]. La Juventus in quel periodo viveva nell'ombra del Grande Torino di Ferruccio Novo e Valentino Mazzola che vinceva tutto.
Nell'estate del 1949 viene trasferito all'Atalanta, nell'affare che porta Giacomo Mari a Torino[1][4]; la destinazione inizialmente non è gradita[1], tanto che si pensava che questa fosse una sistemazione provvisoria[5][6]. Al contrario, a Bergamo, con la maglia neroazzurra dell’Atalanta, rifiorì, rimanendo nelle formazione nerazzurra per undici stagioni consecutive, diventandone il capitano[12], e fino alla stagione 2010-2011 è stato il giocatore con il maggior numero di presenze con l'Atalanta, superato poi da Gianpaolo Bellini[5]. Vanta comunque il record di presenze in serie A con 281 partite di campionato disputate. Con la maglia nerazzurra ha vinto il campionato di Serie B 1958-1959[6]; l'anno successivo, all'età di 34 anni, è costretto al ritiro a causa di problemi cardiaci[1][5].
In carriera ha totalizzato complessivamente 328 presenze e 4 reti in Serie A e 67 presenze in Serie B.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Al termine della sua carriera agonistica si dedica al ruolo di allenatore, dapprima nel San Pellegrino[10][13] e poi nelle giovanili dell'Atalanta[6] per quattro stagioni[4]. Nel campionato 1965-1966 viene promosso in prima squadra, in sostituzione dell'esonerato Hector Puricelli[4], ottenendo la salvezza a fine stagione[5]; viene poi riconfermato fino al termine della stagione 1966-1967, quando viene sostituito da Paolo Tabanelli[1]. Viene tuttavia richiamato a tre giornate dal termine del campionato[1][5], ottenendo una nuova salvezza, prima di essere definitivamente esonerato alla ventesima giornata del campionato 1968-1969, quando viene sostituito da Silvano Moro[1].
Lasciata Bergamo, passa sulla panchina del Parma in Serie D, subentrando al dimissionario Giancarlo Vitali[5][14], e con i ducali ottiene la promozione in Serie C, grazie a 15 vittorie su 18 partite disputate[15]. Rimane sulla panchina gialloblu fino alla stagione 1971-1972, quando viene esonerato mentre la squadra è in lotta per la promozione[16].
Dopo una breve esperienza sulla panchina del Modena (subentrato a Leonardo Costagliola, viene a sua volta sostituito da Armando Cavazzuti), guida per tre stagioni il Seregno[10] e poi passa alla Cremonese, con cui ottiene la promozione in Serie B nel campionato 1976-1977[5][17]. Riconfermato tra i cadetti, viene esonerato nel corso del girone di ritorno a causa della precaria posizione in classifica, che porterà poi alla retrocessione[17].
Nelle annate successive torna al Seregno[18], con cui sfiora la promozione in Serie C1[10], e poi allena il Casale, sostituendo in autunno l'esonerato Sandro Salvadore[13][19]: con la formazione nerostellata ottiene la salvezza con alcune giornate di anticipo[20], tuttavia non viene riconfermato[21]. Dopo una stagione al Pergocrema, nel corso del campionato di Serie C1 1981-1982 viene chiamato alla guida del Sant'Angelo[22], senza evitarne la retrocessione in Serie C2. L'anno successivo subentra a Pier Luigi Meciani sulla panchina del Piacenza[23]; dopo un buon avvio, la formazione emiliana entra in crisi di risultati, e Angeleri viene esonerato a sei giornate dal termine[23]. Conclude la propria carriera di allenatore sostituendo Agostino Alzani alla guida del Lecco, nel Campionato Interregionale 1985-1986[4][24].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Atalanta: 1958-1959
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Cremonese: 1976-1977
- Parma: 1969-1970
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Lutto nel mondo del calcio. È morto il «gabbiano» Angeleri., L'Eco di Bergamo, 31 gennaio 2012
- ^ Addio a Stefano Angeleri il "gabbiano" dell'Atalanta, su ilgiorno.it.
- ^ Copia archiviata, su comunecastellazzobormida.it. URL consultato l'8 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g Angeleri, sono 84. Il Gabbiano vola ancora, su tuttoatalanta.com.
- ^ a b c d e f g h i C'era una volta: Stefano Angeleri, su sportmain.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ a b c d e Gli Eroi della Dea: Stefano ANGELERI, su tuttoatalanta.com.
- ^ Corbani, p.286.
- ^ a b M.Sappino, Dizionario del calcio italiano, ed.Baldini&Castoldi, pag.35
- ^ Calcio - È scomparso Stefano Angeleri, su ovadainsport.it (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
- ^ a b c d Angeleri arriva e con lui i punti, in Stampa Sera, 26 novembre 1979, p. 14.
- ^ Profilo, su enciclopediadelcalcio.it.
- ^ «317 volte grazie grande Angeleri» L'ultimo saluto al mitico Gabbiano., L'Eco di Bergamo, 2 febbraio 2012
- ^ a b Angeleri: a questa squadra manca soltanto l'esperienza., Stampa Sera, 1º dicembre 1979, pag.33
- ^ È morto Stefano Angeleri, l'allenatore della promozione in serie C., La Gazzetta di Parma, 31 gennaio 2012
- ^ Bellè, Gandolfi, p.73.
- ^ Stagione 1971-1972, su storiadelparmacalcio.com (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
- ^ a b 1967–1978 Inizia l'era Luzzara, su uscremonese.it.
- ^ Almanacco illustrato del Calcio 1979, edizioni Panini, pag. 312, su adamoli.org.
- ^ Ecco il nuovo allenatore del Casale: è Angeleri., La Stampa, 21 novembre 1979, pag.2
- ^ Un Casale tranquillo a Lecco. Ad Angeleri basta il pareggio., La Stampa, 11 maggio 1980, pag.2
- ^ Nerostellati giocano a Rimini (ma si pensa già a settembre)., La Stampa, 8 giugno 1980, pag.2
- ^ S.Angelo-Atalanta 0-0, su win.acsantangelo1907.com (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Stagione 1982-1983, su storiapiacenza1919.it.
- ^ La prossima avversaria: Lecco, su bustocco.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta - Vol 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
- Renato Ravanelli, Atalanta80, S.E.S.A., 1987.
- Gianfranco Bellè, Giorgio Gandolfi, 90 anni del Parma Calcio 1913-2003, Parma, Azzali, 2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Stefano Angeleri (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Stefano Angeleri (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Stefano Angeleri, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Stefano Angeleri, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Statistiche su Wikicalcioitalia.info, su wikicalcioitalia.info.