Stefano Castagnola
Stefano Castagnola | |
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Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 14 dicembre 1869 – 10 luglio 1873 |
Monarca | Vittorio Emanuele II di Savoia |
Capo del governo | Giovanni Lanza |
Predecessore | Marco Minghetti |
Successore | Gaspare Finali |
Legislatura | XI legislatura del Regno d'Italia |
Ministro della Marina del Regno d'Italia, ad interim | |
Durata mandato | 14 dicembre 1869 – 15 gennaio 1870 |
Predecessore | Augusto Riboty |
Successore | Guglielmo Acton |
Sindaco di Genova | |
Durata mandato | 27 maggio 1888 – 28 febbraio 1891 |
Predecessore | Riccardo Pavesi |
Successore | Giacomo Doria |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | VI |
Collegio | Collegio di Genova III |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX, X, XI, XII, XIII |
Collegio | Collegio elettorale di Chiavari |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | dalla XVI (nomina 26/01/1889) |
Tipo nomina | 3 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | avvocato |
Stefano Castagnola (Chiavari, 3 agosto 1825 – Genova, 11 settembre 1891) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Mazziniano, laico ed anticlericale si arruolò come volontario nel 1848 quando il Piemonte dichiarò guerra all'Austria e combatté numerose battaglie della prima guerra d'indipendenza da Peschiera a Custoza.
Fu deputato del regno di Sardegna dal 1857 al 1860 e del regno d'Italia dal 1861 al 1876. Dopo aver militato fra le schiere della sinistra rivoluzionaria si avvicinò alla Destra storica. Dal 1869 fu Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia nel Governo Lanza, e resse anche a interim quello della Marina e quello dei lavori pubblici
In qualità di ministro dell'Agricoltura promosse le prime forme di associazionismo agrario, come i comizi agrari e le stazioni agrarie[1]
Dal 1881 al 1887 fu anche componente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Genova [2] Restò ministro fino al 1873.
Eletto sindaco della città di Genova tra il 1888 quale esponente di punta di un fronte anticlericale che batté Andrea Podestà, sindaco uscente del comune di Genova e capo del fronte clerico-moderato, ricoprì l'incarico sino a pochi mesi dalla morte nel 1891, interessandosi in modo particolare dei problemi portuali e della preparazione dell'esposizione colombiana che si sarebbe svolta nel 1892. Fu nominato Senatore del Regno nel 1889.
L'Università di Genova dopo avergli affidato la supplenza nel corso di diritto romano, gli conferì l'incarico di diritto ecclesiastico e, infine, gli attribuì la carica di diritto commerciale. Stimato avvocato civilista riuscì accettando di difenderli in sede penale a sottrarre alla pena capitale, richiesta dall'accusa, due mazziniani imputati di tentativo di insurrezione.
A Staglieno vi è la sua tomba realizzata da Demetrio Paernio.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rivista I tempi della terra, su itempidellaterra.org. URL consultato il 27 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2018).
- ^ Elio Di Rella (Aurelio Di Rella Tomasi di Lampedusa) Storia dell'avvocatura genovese dall'Unità d'Italia, De Ferrari 2010, p.191-192.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Stefano Castagnola
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stefano Castagnola
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Rebuffa, CASTAGNOLA, Stefano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 21, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1978.
- Opere di Stefano Castagnola, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Stefano Castagnola, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- CASTAGNOLA Stefano, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64383145 · ISNI (EN) 0000 0000 7139 1281 · SBN CFIV103077 · BAV 495/96188 · CERL cnp01160019 · LCCN (EN) no2009172552 · GND (DE) 101877269 · BNE (ES) XX1239113 (data) |
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