Stella di Campbell
Stella di Campbell | |
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La Stella di Campbell ripresa dal Telescopio spaziale Hubble | |
Scoperta | 1893 |
Scopritore | William Wallace Campbell |
Classe spettrale | WC9[1] |
Distanza dal Sole | 3 900 anni luce (1 200 pc) |
Costellazione | Cigno |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 19h 34m 45.2337512278s[1] |
Declinazione | +30° 30′ 58.951476338″[1] |
Dati fisici | |
Raggio medio | 0,85 R⊙ |
Massa | 0,6 M⊙ |
Temperatura superficiale |
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Luminosità | 6000 L⊙ |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +10,41 |
Magnitudine ass. | −1,5 |
Diametro apparente | |
Parallasse | 0,5863±0,0633 mas[1] |
Moto proprio | AR: -2.241 mas/anno Dec: -8.844 mas/anno[1] |
Velocità radiale | −30,4 km/s[1] |
La stella di Campbell (HD 184738 / HIP 96295 / BD+30 3639) - anche conosciuta come stella di idrogeno di Campbell - è la stella centrale della nebulosa planetaria PK 064+05 1. Deve il suo nome all'astronomo William Wallace Campbell che la scoprì nel 1893.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Localizzata nella costellazione del Cigno 2,5º a nord di Albireo (β Cygni) e 1° a est di φ Cygni, si trova a 3 900 anni luce (1 200 pc) dal sistema solare.[1][2][3]
Di magnitudine apparente +10,41, la stella di Campbell è una stella di Wolf-Rayet di tipo spettrale [WC9], all'interno di una nebulosa planetaria con forti emissioni nello spettro infrarosso[4]. Straordinariamente calda - ha una temperatura effettiva di 55000 K, è 6 000 volte più luminosa del Sole. È una stella carente di idrogeno, quindi in un avanzato stato evolutivo. Anche se la sua massa attuale è il 60% di quella del Sole, si ritiene che la sua progenitrice fosse una stella di ~2 M⊙ ora collocata nel ramo asintotico delle giganti (RAG); al termine di questa fase si trasformerà in una nana bianca.
La sua composizione chimica è molto differente a quella del Sole; è carente in ferro (Fe/O ~0,3) ma presenta degli elevati contenuti di carbonio e neon (C/O ~30)[1][2][3].
La nebulosa planetaria associata alla stella di Campbell ha un'età approssimata di 700 anni[3].
In contrasto con la polvere associata ad altre stelle WC tardive, composta fondamentalmente di carbonio amorfo, questa nebulosa planetaria mostra polvere di silicato cristallino, indicando un passaggio recente da una chimica dominata dall'ossigeno ad un'altra dominata dal carbonio. Si è supposto che l'esistenza di una compagna stellare potrebbe accordare la presenza della polvere della nebulosa planetaria con la carenza di idrogeno della stella centrale[2][3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j HD 184738 -- Planetary Nebula, su SIMBAD.
- ^ a b c Crowther, Paul A.; Morris, P. W.; Smith, J. D., An Ultraviolet to Mid-Infrared Study of the Physical and Wind Properties of HD 164270 (WC9) and Comparison to BD +30 3639 (WC9), vol. 636, n. 2, 2006, pp. 1033-1044. URL consultato il 31 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).
- ^ a b c d Yu, Young Sam; Nordon, Raanan; Kastner, Joel H.; Houck, John; Behar, Ehud; Soker, Noam, The X-Ray Spectrum of a Planetary Nebula at High Resolution: Chandra Gratings Spectroscopy of BD +30°3639, vol. 690, n. 1, 2009, pp. 440-452.
- ^ Karl Hille, Hubble Eyes a Smoldering Star, su NASA, 20 settembre 2013. URL consultato il 30 agosto 2019.
Altri progetti
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