Strade perdute

Strade perdute
L'uomo misterioso (Robert Blake) mentre va incontro a Fred Madison (Bill Pullman) in una scena del film
Titolo originaleLost Highway
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Francia
Anno1997
Durata135 min
Rapporto2,39:1
Generethriller, drammatico, noir, grottesco
RegiaDavid Lynch
SoggettoDavid Lynch, Barry Gifford
SceneggiaturaDavid Lynch, Barry Gifford
ProduttoreDeepak Nayar, Tom Sternberg, Mary Sweeney
Casa di produzioneCiBy 2000, Asymmetrical Productions
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaPeter Deming
MontaggioMary Sweeney
Effetti specialiPhilip Bartko
MusicheAngelo Badalamenti
Barry Adamson (aggiuntive)
ScenografiaPatricia Norris
CostumiPatricia Norris
TruccoDebbie Zoller
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch. È una crime story considerabile un esempio di film noir moderno, ma con immaginario e tematiche surreali. Lynch ne ha scritto la sceneggiatura insieme a Barry Gifford. La colonna sonora originale è stata composta da Angelo Badalamenti.

Fred Madison, musicista jazz, risponde al citofono di casa sua e sente le parole «Dick Laurent è morto». La reazione di Fred mostra che questo misterioso messaggio non sembra dirgli nulla. Egli è sposato con Renée, ma sospetta che lei lo tradisca. Una mattina, la donna trova un pacco fuori dalla loro casa: al suo interno è presente una videocassetta che mostra una ripresa dell'esterno della loro abitazione. Bollata la videocassetta come "una pubblicità di qualche agente immobiliare", la coppia ne trova una seconda il giorno successivo. Questo filmato è più lungo del primo e mostra anche l'interno della villa: dal salotto la videocamera si sposta nella camera da letto, dove Fred e Renée stanno dormendo. La polizia non risulta in grado di risolvere il mistero, dal momento che non sembrano esserci serrature forzate in casa.

La stessa sera Renée porta Fred ad un party a casa di Andy, con il quale sembra evidente che Renée abbia una relazione. Mentre Renée si diverte con Andy, Fred incontra un uomo, identificato poi soltanto come "Uomo Misterioso" - un individuo dal pallore cadaverico che inizia una conversazione estremamente criptica con Fred (che ha già visto il volto dell'uomo precedentemente in un'allucinazione). L'Uomo Misterioso chiede a Fred di chiamare a casa propria, per dimostrargli che si trova lì nello stesso istante in cui gli è di fronte. Fred fa la chiamata con l'Uomo Misterioso che gli risponde al telefono, dimostrandogli di essere davvero a casa sua nello stesso momento in cui gli è davanti. Prima che Fred possa chiedergli spiegazioni sulla sua ubiquità e su come abbia fatto ad entrare in casa sua, l'Uomo Misterioso se ne va. Fred, turbato dall'incontro, chiede informazioni ad Andy, il quale gli rivela che l'Uomo Misterioso è amico di Dick Laurent.

Fred porta Renée a casa per controllare se è tutto a posto. La casa, che di giorno, con i suoi corridoi e muri obliqui, appare un capolavoro architettonico, diventa angosciante ed oscura di notte. Fred entra in un corridoio oscuro, lo percorre e scompare. La mattina dopo, Fred trova un'altra videocassetta sull'uscio di casa. Sembra identica all'ultima ricevuta, ma questa volta nel video è ripreso Fred sul pavimento della camera da letto accanto al corpo smembrato di Renée. Fred non capisce cosa stia accadendo e si ritrova in una stazione di polizia dove un detective lo sta picchiando, accusandolo di essere un assassino.

Fred viene incarcerato per l'omicidio di Renée - e condannato alla sedia elettrica - sebbene non riesca a ricordare di averlo commesso. In prigione soffre di un tracollo psico-fisico: è insonne, è affetto da continue emicranie e ha visioni dell'omicidio, di una casa in fiamme e dell'Uomo Misterioso. Durante una delle sue notti insonni, ha una strana crisi e, il mattino seguente scompare nel nulla. Al suo posto, in cella, viene trovato un giovane di nome Pete Dayton. La polizia è sbalordita, sconvolta e incerta su come abbia fatto Fred Madison ad evadere da una prigione di massima sicurezza e su come Pete Dayton sia finito nella sua cella. Poiché Pete non ha commesso nessun reato, viene rilasciato e torna a casa dai suoi genitori, ma viene seguito da una pattuglia della polizia, che lo tiene costantemente d'occhio.

Pete torna all'officina dove lavora come meccanico. Uno dei suoi tanti clienti è Mr. Eddy, un gangster del posto, che ha per lui una spiccata simpatia. Mr. Eddy invita Pete a fare un giro in macchina, in modo che lui possa capire dove sia il guasto. Una volta sistemato il motore, si rimettono in marcia. Durante la guida, un'automobile fa un sorpasso azzardato e Mr. Eddy, non digerendo il gesto poco rispettoso nei suoi confronti, insegue lo sventurato conducente, lo tampona e lo picchia a sangue, lasciandolo esanime sul ciglio della strada. Intanto i due poliziotti che pedinano Pete riconoscono in Mr. Eddy un altro uomo, Dick Laurent.

Laurent torna all'officina il giorno dopo, accompagnato da una ragazza bionda di nome Alice (con il volto identico a quello di Renée), che colpisce immediatamente Pete. La sera la ragazza lo va a trovare nell'officina stessa, questa volta da sola; i due cominciano a frequentarsi. Pete soffre di uno stress psicologico simile a quello che aveva afflitto Fred; non ha nessun ricordo dell'incidente che lo ha portato in prigione, inganna la sua fidanzata Sheila, che lo lascia, e viene avvertito, con tono minaccioso da Mr. Eddy, che sospetta ci sia una relazione tra lui e Alice. Alice rivela a Pete, in uno dei loro incontri, che, costretta da Laurent, è coinvolta in un giro di pornografia. Spiega anche di essere stata abbordata in un locale, lo "Smoke", lo stesso in cui Renée aveva incontrato Andy, con la promessa di trovare lavoro. Stanca di tutto questo, progetta di fuggire insieme a Pete. Il piano prevede di aggredire Andy, derubarlo, ed, infine, vendere la refurtiva ad un ricettatore amico di Alice, ottenendo così i soldi per iniziare la loro vita insieme.

Dopo aver ricevuto un'intimidazione omicida di Laurent al telefono - che include un breve inquietante monologo dell'Uomo Misterioso - Pete si reca nell'appartamento di Andy come da accordo, ma ha una colluttazione violenta con Andy e quest'ultimo rimane ucciso. Pete scappa assieme ad Alice con la refurtiva (non prima di avere la visione del tradimento di Alice). I due viaggiano in macchina nel deserto, dove Alice dice che si incontreranno col ricettatore. I due raggiungono una piccola casa (identica a quella sognata da Fred in cella), ma al suo interno non c'è ancora nessuno. I due fanno l'amore appassionatamente, ma all'apice del piacere Alice sussurra le parole "tu non mi avrai mai" all'orecchio di Pete, prima di alzarsi in piedi ed entrare all'interno della casa. Quando Pete si rialza, troviamo al suo posto Fred Madison. Fred entra nella casa, dentro cui si trova ora l'Uomo Misterioso, che gli confessa che quella donna non è Alice, ma sua moglie Renée.

Volendosi vendicare su Laurent per il suo coinvolgimento con Renée/Alice, Fred si reca all'hotel dove la coppia sta condividendo una stanza. Appena Renée/Alice lascia la stanza, Fred entra e picchia Laurent, per poi chiuderlo nel portabagagli della sua auto. Fred torna a guidare nel deserto, si ferma e apre il bagagliaio, ma Laurent balza fuori dal bagagliaio atterrandolo. Nella colluttazione tra i due provvidenziale è l'intervento dell'Uomo Misterioso, che mette un coltello nella mano di Fred, consentendogli di tagliare la gola a Laurent. Quindi, lo stesso Uomo Misterioso dà il colpo di grazia a Laurent, sparandogli, per poi sussurrare qualcosa all'orecchio di Fred, prima di sparire nel nulla. Fred torna poi alla sua casa, dove suona il citofono e, quando qualcuno apre il ricevitore, sussurra "Dick Laurent è morto". Allontanandosi da casa sua sopraggiunge una macchina della polizia che dà inizio ad un inseguimento stradale. Il film termina con Fred inseguito lungo un'autostrada da diverse auto della polizia. L'uomo ha un'altra crisi, simile a quella vissuta in prigione, e inizia a muoversi convulsamente; mentre il suo volto inizia a deformarsi la pellicola termina e la scena fa posto ai crediti di coda.

Colonna sonora

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Lo stesso argomento in dettaglio: Lost Highway (colonna sonora).

La colonna sonora di Strade perdute è stata prodotta da Trent Reznor, leader dei Nine Inch Nails e pubblicata per la Interscope Records. Include brani originali di Angelo Badalamenti, Barry Adamson, Trent Reznor, Marilyn Manson e Danny Lohner, assieme a brani non originali di altri artisti, tra cui si segnalano Lou Reed, David Bowie e i Rammstein.

Le registrazioni delle composizioni di Badalamenti e Adamson si sono svolte principalmente a Praga, mentre alcune composizioni aggiuntive sono state registrate a Londra.[1]

Responsabile del sound design è stato lo stesso Lynch, che si è servito di alcune delle numerose registrazioni sperimentali effettuate a Praga, di cui non aveva previsto l'uso se non durante la post-produzione. Durante queste sessioni ha registrato le musiche orchestrali, deliberatamente eseguite con corde fuori tono, attraverso dei microfoni inseriti all'interno di alcune bottiglie.[2]

Sceneggiatura

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La sceneggiatura è stata pubblicata in italiano nel 1998 da Bompiani.[3] È uscita fuori catalogo dopo pochi anni ed ora è di difficile reperibilità.[4]

  1. ^ Frederick Szebin; Steve Biodrowski, "David Lynch on Lost Highway". Cinefantastique, vol. 28 n. 10, aprile 1997, Forrest Park, Illinois: Frederick S. Clarke. pp. 32–41.
  2. ^ G. Lanzo, C. Antermite (a cura di), Moviement: David Lynch, Gemma Lanzo Editore, 2009, p. 61.
  3. ^ La genesi del film - Il Cinema Ritrovato, su distribuzione.ilcinemaritrovato.it. URL consultato il 24 settembre 2023.
  4. ^ Strade perdute | Mangialibri dal 2005 mai una dieta, su www.mangialibri.com. URL consultato il 24 settembre 2023.
  • Enrico Mangini, Lezioni sul pensiero post-freudiano: Maestri, idee, suggestioni e fermenti della psicoanalisi del Novecento, LED Edizioni Universitarie, 2003
  • Slavoj Žižek, The Art of the Ridiculous Sublime: On David Lynch’s Lost Highway, University of Washington Press, 2000, ISBN 0-295-97925-9

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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