Tavoliere delle Puglie (vino)

Tavoliere delle Puglie
Dettagli
StatoItalia (bandiera) Italia
Resa (uva/ettaro)140 q
Resa massima dell'uva70,0%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
12,0%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
12,5%
Riconoscimento
TipoDOC
Istituito con
decreto del
7 ottobre 2011
Gazzetta Ufficiale del15 ottobre 2011,
n 241
Vitigni con cui è consentito produrlo
  • Nero di Troia: minimo 65% per Tavoliere Rosso e Tavoliere Rosato; minimo 90% per Tavoliere Nero di Troia
  • Possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, nella misura massima

del 35%, anche le uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Puglia per la zona di produzione omogenea “Capitanata” e “Murgia Centrale” – iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti[1]

[senza fonte]

Il Tavoliere delle Puglie, o Tavoliere, è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani.[2]

Zona di produzione

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La zona di produzione comprende tutto il territorio amministrativo dei comuni di Apricena, Ascoli Satriano, Bovino, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, Ordona, Orsara di Puglia, Orta Nova, Torremaggiore, Troia, San Paolo di Civitate, San Severo, Stornara e Stornarella nella provincia di Foggia, e dei comuni di Barletta, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli nella provincia BAT.[3]

I vini con tale denominazione sono prodotti utilizzando principalmente il vitigno autoctono Uva di Troia, il quale deve costituire almeno il 65% per il Tavoliere Rosso e il Tavoliere Rosato, e almeno il 90% per i vini etichettati come Tavoliere Nero di Troia. La percentuale residua consente l'uso di uve provenienti da altri vitigni a bacca nera, non aromatici, coltivabili nella regione Puglia per la zona di produzione omogenea Capitanata e Murgia Centrale.

I vini Rosso Riserva e Nero di Troia Riserva devono subire un periodo obbligatorio di invecchiamento di almeno due anni prima di essere immessi sul mercato, di cui almeno 8 mesi in botti di rovere, a partire dal 1º novembre dell'annata di produzione delle uve.

Nel calice, i vini ottenuti si distinguono per il loro colore rosso rubino intenso con riflessi violacei profondi. Al palato si manifestano come vini secchi, alcolici e moderatamente acidi, caratterizzati da aromi di bacche nere, viole e liquirizia, accompagnati da profumi fruttati, speziati, a volte erbacei.

  1. ^ catalogoviti.politicheagricole.it, http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=dsc&q=2283.
  2. ^ Tavoliere delle Puglie DOP, su Produzioni di qualità. URL consultato il 25 aprile 2024.
  3. ^ Fascicolo tecnico - Tavoliere delle Puglie o Tavoliere, su catalogoviti.politicheagricole.it.
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