Teatro Carré
Koninklijk Theater Carré | |
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Ubicazione | |
Stato | Paesi Bassi |
Località | Amsterdam |
Indirizzo | Amstel, 115 – 125, Amsterdam |
Dati tecnici | |
Capienza | 1752[1] posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 1887 |
Inaugurazione | 2 dicembre 1887 |
Architetto | J.P.F. Rossem W.J. Vuyk |
Sito ufficiale | |
Il Koninklijk Theater Carré ("Regio Teatro Carré") o semplicemente Theater Carré è un celebre teatro di Amsterdam, costruito nel 1887[2][3][4][5][6][7][8] su progetto degli architetti J.P.F. Rossem e W.J. Vuyk[2][3][4][5][6], inizialmente come "tendone" per il circo permanente di Oscar Carré (1846-1911)[2][3][4][6][7][8] (da cui il nome).
Oggi nell'edificio, classificato come rijksmonument[3][4] (lett. monumento nazionale) dal 1974[4], vanno in scena prevalentemente musical e concerti, anche di star internazionali.[2][6][8]
Ubicazione
[modifica | modifica wikitesto]Il Teatro Carré si trova lungo il fiume Amstel, ai nr. 115-125[3][6][9], nella zona dei canali sud[9], nei pressi del Magere Brug e nelle vicinanze dell'Amstelkerk e non lontano dal Blauwbrug, dalla Collectie Six e dal Museo Willet-Holthuysen.[9]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Lo stile in cui è costruito il teatro si può definire uno stile influenzato dal classicismo.[3]
Il teatro presenta una facciata decorata con figure di clown, giocolieri e danzatori.[6]
La capienza attuale è di 1752 posti.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del teatro è legata all'arrivo ad Amsterdam del Circo Carré, circo di proprietà di una famiglia franco-tedesca, che si esibì per la prima volta nei Paesi Bassi nel settembre del 1863[2][4] e il cui spettacolo di cavalli divenne in seguito una tradizionale rappresentazione in occasione del Natale.[2]
In seguito, nel 1866, l'allora direttore del circo Wilhelm Carré ottenne il permesso di costruire un edificio in legno nella zona di Plantage che potesse ospitare gli spettacoli.[2] Quindi, Carré ne fece costruire, otto anni dopo, uno più grande nella Frederiksplein[2][4], sede che fu successivamente spostata nel 1879 lungo il fiume Amstel, nell'ex-sede della Rasphuis.[2]
La costruzione, realizzata sempre in legno[2][6], non era però conforme alle leggi anti-incendio[2][6] e fu demolita il 1º maggio 1880[2].
Il nuovo direttore del circo, Oscar Carré, concepì così l'idea di un nuovo edificio sul modello di quello che ospitava il Circo Carré a Colonia[3][6], opera di H. Nagelschmidt[3].
La costruzione della nuova struttura fu affidata agli architetti J.P.F. Rossem e W.J. Vuyk.[6] Le decorazioni della facciata furono invece realizzate dallo scultore Bart van Hove (1850-1914).[3]
Il nuovo edificio, che poggiava su fondamenta costituite da 1.450 pali[2], fu inaugurato il 3 dicembre 1887[2][3][4]: la struttura misurava 26 metri in altezza, 34 in lunghezza e 37 in larghezza[2] e poteva contenere 2.000 spettatori[2].
Nel 1893, Oscar Carré affittò il teatro al "re" del varietà Frits van Haarlem e il Teatro Carré iniziò così ad ospitare anche spettacoli di varietà.[2]
Il 12 aprile 1911, si tenne nel teatro l'ultimo spettacolo del circo di Oscar Carré[2], che, ormai in precarie condizioni di salute, morirà il 29 giugno dello stesso anno[2].
Dopo la morte di Carré, il teatro iniziò ad ospitare così spettacoli di operetta.[2]
L'8 giugno 1924[2], l'edificio fu venduto all'asta ed acquistato dai signori Benjamin e Content[2][4] per la cifra di 439.000 fiorini[2].
All'acquisto da parte dei nuovi proprietari, seguì un'ampia opera di restyling dell'edificio.[2][4]
Negli anni trenta, iniziarono a calcare il palco del Teatro Carré anche delle star internazionali.[2]
Nel 1974, l'edificio fu dichiarato rijksmonument[3][4] ("monumento del regno") e, tre anni dopo, il 1º gennaio 1977[2], la sua proprietà passò al comune di Amsterdam[2][4] che se lo assicurò per la cifra di 6 milioni di fiorini[2].
Nel 1987, al nome del teatro fu aggiunto l'aggettivo koninklijk ( "reale", "regio"), cosicché da allora il nome ufficiale è Koninlijk Theater Carré.[3][4]
Nel 1991, fu intrapresa un'opera di ampliamento[2][4]: i lavori, costati 20 milioni di fiorini[2] trasformarono nel 1993 l'edificio da un piccolo teatro adatto al circo ad un grande teatro.[2][4].
Sempre nell'ultimo decennio del XX secolo, il teatro iniziò ad ospitare vari musical quali My Fair Lady, West Side Story, Anatavka, ecc.[2], oltre agli spettacoli dei cabarettisti Youp van ’t Hek, Freek de Jonge, Herman van Veen e Herman Finkers[2] e ai concerti di star della musica internazionale quali Oleta Adams, Udo Jürgens, Georges Moustaki, Laura Pausini, Dulce Pontes, Van Morrison, Randy Newman, Lou Reed, James Taylor, Dionne Warwick, Frank Zappa, ecc.[2]
Nel 2004 fu operata una nuova ampia opera di restauro[1][3], durarono 10 mesi[1] e l'edificio riaprì i battenti il 15 novembre 2004[3] alla presenza della regina Beatrice[3].
La capienza fu ridotta da 2.000 a 1.752 posti.[1]
Direttori del teatro
[modifica | modifica wikitesto]- 1893-1911: Oscar Carré
- 1911-1920:
- 1920-1921: Max Gabriël
- 1921-1922: Boekholt
- 1922-1924: Herman Heijermans
- 1924-1928:
- 1928-1952: Alex Wunnink
- 1952-1974: Karel Wunnink
- 1974-1984: Guus Oster
- 1984-1997: Bob van der Linden
- dal 1997: Hein Jens
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Sto.nl: Koninlijk Theater Carré[collegamento interrotto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah Koninklijk Theater Carré - Sito ufficiale: Geschiedenis Archiviato il 4 settembre 2011 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Bureau Monumenten & Archeologie: Koninklijk Theater Carré[collegamento interrotto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Architectenweb > Archipedia: Koninklijk Theater Carré
- ^ a b Parool > Stadsgezichten: Koninklijk Theater Carré
- ^ a b c d e f g h i j Borowski, Birgit - Bourmer, Achim - Reitzig, Karin - Strüber, Reinhard, Amsterdam, ed. italiana a cura di Carlo Unnia, Karl Baedecker Verlag, Ostfildern - De Agostini, Novara, 2004
- ^ a b Gauldie, Amsterdam [Globetrotter Travelguide Amsterdam], trad. italiana di Nadine Bortolotti, New Holland Publishers, 1996 - Könemann Verlag, Köln, 2000, p. 52
- ^ a b c Catlin, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Amsterdam, National Geographic Society, trad. italiana di Adriana Raccone, New York, 2002-2004 - White Star, Vercelli, 2004, p.188
- ^ a b c Catlin, Christopher, op. cit., p. 187
- ^ Koninklijk Theater Carré (Madurodam) - The Hague
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teatro Carré
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su theatercarre.nl.
- Koninklijk Theater Carré[collegamento interrotto] su Bureau Monumenten & Archeologie
- Koninklijk Theater Carré su Architectenweb/Archipedia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236552143 · GND (DE) 4504412-0 |
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