Tempus fugit
La locuzione latina tempus fugit, tradotta letteralmente significa "il tempo fugge". Nell'italiano corrente viene anche tradotta come "il tempo vola".
L'espressione deriva da un verso delle Georgiche di Virgilio:
«Sed fugit interea fugit irreparabile tempus»
«Ma fugge intanto, fugge irreparabilmente il tempo»
Ed è presente in diverse liriche successive.
«Mentre parliamo il tempo è già in fuga, come se provasse invidia di noi: cogli l'attimo, sperando il meno possibile nel domani.»
La locuzione è presente anche nell'opera Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.
Il tempus fugit è inoltre una filosofia di vita paragonabile al Carpe diem, secondo cui non si devono fare previsioni a lungo termine ma piuttosto, assumersi impegni da assolvere in breve tempo anche per riuscire a svolgerli al meglio perché, appunto, il tempo "fugge irreparabile" non permettendoci di risolvere cose già fatte, quindi bisogna cercare di vivere la vita come un insieme di possibili ultimi giorni, senza sprecare nemmeno un istante. Questa filosofia, spesso edonista, si ritrova in diversi poeti della tarda antichità.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dispense dell'Università di Bologna sul "Carpe diem".
- ^ Ad esempio: «Piacere! Questo e nient’altro è la vita!
Bando alle angosce. Breve è il tempo del vivere.
Subito a me, vino, danze, corone di fiori e donne.
Voglio godere oggi. Oscuro è il domani.»
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Eheu fugaces labuntur anni
- Tempus edax rerum
- Stat sua cuique dies
- Breve et inreparabile tempus omnibus est vitae
- Locuzioni latine
- Memento mori
- Carpe diem
- Epitaffio di Sicilo
- Il trionfo di Bacco e Arianna
- Gaudeamus igitur
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