Teresa (telenovela 1989)

Teresa
Salma Hayek nella sigla
PaeseMessico
Anno1989-1991
Formatoserial TV
Generetelenovela
Stagioni1
Puntate125
Durata41-44 minuti (ep. 1–35)
21-22 minuti (ep. 36–125)
Lingua originalespagnolo
Rapporto1.33 : 1
Crediti
IdeatoreMimí Bechelani
RegiaAntonio Serrano
SoggettoTeresa Martínez
SceneggiaturaSilvia Castillejos, Francisco Sánchez, Jorge Sánchez Fogarty, Lucy Orozco
Interpreti e personaggi
ProduttoreLucy Orozco, Bosco Arochi
Casa di produzioneTelevisa
Prima visione
Dal7 agosto 1989
Al26 gennaio 1991
Rete televisivaLas Estrellas

Teresa è una telenovela messicana prodotta da Lucy Orozco per Televisa e trasmessa su Las Estrellas dal 1989 al 1991.

Nel cast è presente Salma Hayek, al suo primo ruolo televisivo. La serie è un remake della telenovela omonima del 1951 con Maricruz Olivier nel ruolo di Teresa. Nel 2010, Televisa ha prodotto un'altra fiction intitolata Teresa con Angelique Boyer, la cui storia si ispira in parte alla telenovela originale.[1]

Teresa Martínez è una ragazza bellissima e intelligente che vive in un quartiere molto povero. È disposta a tutto pur di uscire da quella condizione opprimente nella quale sua sorella sembra essersi abituata. Consapevole delle sue doti seduttive, decide di sfruttarle per entrare a far parte del mondo dei ricchi. Il suo obiettivo è conquistare Raúl Solórzano, il cugino di una ricca compagna di classe di nome Aurora. Raúl è un milionario nevrotico con tendenze suicide. Davanti a lui, Teresa finge di essere ricca ma Raul scopre presto la verità attraverso Aurora. Nonostante la mancanza di sincerità, Raul resta folgorato dalla bellezza di Teresa e si innamora perdutamente di lei. I genitori di Aurora conoscono Raul e non se la sentono di opporsi alla loro relazione, temendo che possa commettere suicidio. Ma ciò che all'inizio per Teresa poteva sembrare una via di fuga dai problemi, in realtà si trasforma in una gabbia di paura e solitudine.

  1. ^ Teresa II, su seriesnow.com. URL consultato il 7 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2017).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]