Thank You (Dido)

Thank You
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaDido
Pubblicazione12 settembre 2000
Durata3:45
Album di provenienzaNo Angel
GenerePop
EtichettaCheeky, Arista, Sony BMG
ProduttoreDido, Rollo Armstrong
Registrazione1998
FormatiCD, MC, 12", download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[1]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)
Dido - cronologia
Singolo precedente
(2000)
Singolo successivo
(2000)

Thank You è un singolo della cantante britannica Dido, pubblicato il 12 settembre 2000 come terzo estratto dal primo album in studio No Angel.

Prima della sua pubblicazione ufficiale il brano, scritto da Dido e Paul Herman e prodotto da Dido e suo fratello Rollo Armstrong, era stato inserito nella colonna sonora del film Sliding Doors del 1998 e un campionamento della prima strofa era stato usato nel brano di Eminem Stan, pubblicato successivamente il 20 novembre 2000 in collaborazione con la stessa Dido come singolo estratto dall'album in studio The Marshall Mathers LP.[3]

La canzone è dedicata all'allora fidanzato della cantante Bob Page, nella quale lei lo ringrazia per averle dato "il giorno migliore della sua vita" in riferimento al loro primo incontro.[4]

Nel 2023 il ritornello della canzone viene nuovamente campionato nel brano singolo When Love Sucks di Jason Derulo, sempre in collaborazione con Dido.[5]

Video musicale

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Il video prodotto per Thank You, diretto da Dave Meyers, nella sceneggiatura non sviluppa il tema della canzone ma in qualche modo ne estende il messaggio, prendendo spunto da una particolare frase dell'ultima strofa ("and even if my house falls down"). Dido interpreta il ruolo di vittima di uno sfratto, con poliziotti e ufficiali giudiziari che la portano via a forza da una villetta incastrata fra due grattacieli ed evidentemente ultima superstite di un'implacabile speculazione edilizia. La situazione drammatica contrasta efficacemente sia con la leggerezza del brano, sia con la serenità della protagonista, cui tutto sembra scivolare addosso e che tratta con tranquilla superiorità l'esercito di operai intenti a smontarle la casa. Il video si chiude con Dido che guarda il villino che crolla sotto i colpi dei demolitori, ma poi va per la sua strada senza fare una piega, rappresentando simbolicamente la capacità di resistere alle avversità della vita di chi sia sostenuto da vera forza interiore.

CD Singolo (Stati Uniti)
  1. Thank You – 3:17
CD Maxi (Europa)
  1. Thank You (Album Version) – 3:29
  2. Thank You (Deep Dish Not Elton Vocal) – 9:29
  3. Thank You (Skinny Mix) – 3:20
  • Extra: Thank You (Music Video)
Cassetta (Europa)
  1. Thank You (Album Version) – 3:29
  2. Thank You (Deep Dish Not Elton Vocal) – 9:29
12" (Europa)
  • Lato A
  1. Thank You (Deep Dish Not Elton Vocal) – 9:29
  • Lato B
  1. Thank You (Deep Dish Dub) – 10:29

Classifiche di fine anno

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Classifica (2001) Posizione
Nuova Zelanda[10] 14
  1. ^ (EN) Dido - Thank You – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 novembre 2017.
  2. ^ (EN) Thank You, su British Phonographic Industry. URL consultato il 18 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Kat Bein, Top 20 Thank You Songs About Being Grateful: Critic’s Picks, su Billboard, 21 novembre 2023. URL consultato il 24 luglio 2024.
  4. ^ (EN) Thank You by Dido, su Songfacts. URL consultato il 24 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Buddy Iahn, Jason Derulo Shares ‘When Love Sucks’ Featuring Dido, su The Music Universe, 18 maggio 2023. URL consultato il 24 luglio 2024.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) Dido - Thank You, su Ultratop. URL consultato il 24 luglio 2024.
  7. ^ (EN) Dido - Discography, su irish-charts.com. URL consultato il 24 luglio 2024.
  8. ^ (EN) Thank You - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 24 luglio 2024.
  9. ^ (EN) Dido - Billboard Hot 100 Chart History, su Billboard. URL consultato il 24 luglio 2024.
  10. ^ (EN) Year End Charts - 2001, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 24 luglio 2024.

Collegamenti esterni

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