Twins of Suffering Creek
Twins of Suffering Creek | |
---|---|
Titolo originale | Twins of Suffering Creek |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1920 |
Durata | 50 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
Genere | azione, sentimentale, western |
Regia | Scott R. Dunlap |
Soggetto | Ridgwell Cullum (romanzo) |
Sceneggiatura | Jules Furthman |
Produttore | Scott R. Dunlap William Fox (presentatore) |
Casa di produzione | Fox Film Corporation |
Fotografia | Clyde De Vinna |
Interpreti e personaggi | |
|
Twins of Suffering Creek è un film muto del 1920 diretto da Scott R. Dunlap che aveva come interpreti principali William Russell e Louise Lovely.
La sceneggiatura di Jules Furthman si basa sull'omonimo romanzo di Ridgwell Cullum pubblicato a Londra nel 1912[1]. Nel 1923, la Fox ne fece un'altra versione, sempre basata sul romanzo di Cullum, The Man Who Won, un film che aveva come protagonista Dustin Farnum diretto da William Wellman[1][2].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Fox Film Corporation.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il copyright del film, richiesto da William Fox, fu registrato il 20 giugno 1920 con il numero LP15290[1][2]. Distribuito dalla Fox Film Corporation, il film uscì nelle sale statunitensi nel giugno 1920.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press, 1988 ISBN 0-520-06301-5
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Twins of Suffering Creek
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Twins of Suffering Creek, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Twins of Suffering Creek, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Twins of Suffering Creek, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Twins of Suffering Creek, su Silent Era.