Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)
Trattato di Saint-Germain-en-Laye | |
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La suddivisione territoriale dell'Impero austro-ungarico dopo la prima guerra mondiale | |
Contesto | Prima guerra mondiale |
Firma | 10 settembre 1919 |
Luogo | Saint-Germain-en-Laye, Francia |
Efficacia | 16 luglio 1920 |
Condizioni | Ripartizione del dissolto Impero austro-ungarico |
Parti | Austria Stati Uniti Impero britannico Francia Italia altri 13 stati |
Firmatari | Repubblica dell'Austria tedesca Regno Unito Regno d'Italia Terza Repubblica francese e Stati Uniti d'America |
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Il trattato di Saint-Germain-en-Laye (AFI: /sɛ̃ʒɛʁmɛ̃ɑ̃'lɛ/), detto anche trattato di Saint-Germain (AFI: /sɛ̃ʒɛʁmɛ̃/) fu stipulato alla fine della prima guerra mondiale e in esso venne stabilita la ripartizione del dissolto Impero austro-ungarico e le condizioni per la creazione della Repubblica austriaca.
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il trattato, che venne firmato il 10 settembre 1919 a Saint-Germain-en-Laye, fa parte dei pre accordi parigini che sancirono formalmente la conclusione della prima guerra mondiale. Il testo del trattato venne redatto in lingua francese, inglese e italiana, ma non in lingua tedesca. Venne espressamente precisato che, in caso di contestazioni, faceva fede il testo in lingua francese.
Alcune delle clausole più rilevanti fra i 381 articoli del trattato furono:
- Venne stabilito un plebiscito in Carinzia per decidere se Klagenfurt e la regione circostante dovessero appartenere all'Austria o al Regno Serbo-Croato-Sloveno.
- Il cosiddetto Tirolo cisalpino, ovvero l'odierna Provincia autonoma di Bolzano, e il Trentino, ovvero l'odierna Provincia autonoma di Trento,[1] (inclusi due comuni nell'odierna provincia di Brescia, un comune nell'odierna provincia di Vicenza - il comune di Casotto fu soppresso nel 1940 - e tre comuni nell'odierna provincia di Belluno), la Val Canale, l'antica Contea Principesca di Gorizia e Gradisca (inclusi dodici comuni nell'odierna provincia di Udine: Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Fiumicello, Ruda, San Vito al Torre, Tapogliano, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina e Visco) vennero annessi al Regno d'Italia. Rimase in sospeso l'attribuzione dei territori ex austriaci oggetto di contesa tra i governi di Roma e di Belgrado ed in larga parte occupati dopo la guerra dalle truppe italiane entro la linea del Patto di Londra. A tale sistemazione si giunse con il trattato di Rapallo del 12 novembre 1920, il quale assegnò al Regno d'Italia l'intero Litorale Austriaco (ad eccezione di Castua e dell'isola di Veglia), più delle porzioni di territorio della Carinzia (Tarvisio) e della Carniola (specie il distretto di Postumia), nonché la città dalmata di Zara e l'isola di Lagosta. Tutto il resto, tra cui la Dalmazia, andò invece al neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
- La concessione austroungarica di Tientsin, che era già stata occupata e revocata il 14 agosto 1917, venne ufficialmente restituita alla Repubblica di Cina[2].
- Venne ribadita la proibizione dell'Anschluss con lo Stato tedesco.
- Venne stabilito l'importo dei danni che l'Austria avrebbe dovuto risarcire.
- Si proibì la leva obbligatoria e si autorizzò la formazione di un esercito professionista di 30.000 uomini.
- Le fabbriche di armi dovevano essere distrutte o riconvertite. In ogni caso doveva cessare la produzione di armi.
- Gli armamenti dovevano essere distrutti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carlo Moos, Südtirol im St. Germain-Kontext, in Georg Grote, Hannes Obermair (eds.), A Land on the Threshold. South Tyrolean Transformations, 1915-2015, Peter Lang, Oxford-Berna-New York, 2017, ISBN 978-3-0343-2240-9, pp. 27-39.
- ^ Nel 1927, a seguito di alcuni scontri tra fazioni cinesi, venne però inglobata nella concessione italiana di Tientsin. Si veda Roberto Festorazzi, Tianjin, glorie militari italiane nell’Oriente Estremo, Limes, 7 agosto 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, Laterza, 2000, Bari, ISBN 88-420-6001-1.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Treaty of Saint-Germain, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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