Try a Little Tenderness

Try a Little Tenderness
ArtistaRay Noble
Autore/iJimmy Campbell, Reg Connelly e Harry M. Woods
GenereSoul
Jazz
Data8 dicembre 1932

Try a Little Tenderness è una canzone scritta da Jimmy Campbell, Reg Connelly e Harry M. Woods e fu registrata per la prima volta nel 1932 da Ray Noble con il cantante Val Rosing, nel 1933 fu la volta di Ted Lewis (Columbia 2748 D) e di Ruth Etting (Melotone 12625) che ebbe un grande successo. Anche Bing Crosby la registrò il 9 gennaio 1933 per la Brunswick Records. Una versione strumentale per archi suona mentre scorrono i titoli di testa del film di Stanley Kubrick del 1964 Il Dr. Stranamore. Oltre alla famosa versione di Otis Redding, è stata incisa da Frank Sinatra, dai Three Dog Night , da Michael Bublé e da molti altri. Nel 1991 il brano fu inserito nella colonna sonora del film di Alan Parker The Commitments. Il brano fa parte della colonna sonora della serie televisiva Glee nella versione cantata da Amber Riley nei panni di Mercedes Jones.

La versione di Otis Redding

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Try a Little Tenderness
singolo discografico
ArtistaOtis Redding
Pubblicazione13 settembre 1966
Durata3:45
Album di provenienzaComplete & Unbelievable: The Otis Redding Dictionary of Soul
GenereSoul
Jazz
EtichettaVolt
ProduttoreJim Stewart, Isaac Hayes, Booker T. & the M.G.'s
Registrazione1966
Formati33 giri
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Otis Redding - cronologia
Singolo precedente
(1966)
Singolo successivo
(1967)

Nel 1966 Otis Redding realizzò una sua versione in una forma completamente nuova. Redding nella sua versione fu accompagnato da Booker T. & the M.G.'s, dallo staff della Stax e dallo stesso produttore Isaac Hayes che aveva collaborato all'arrangiamento.[2] Il brano fu anche pubblicato come Lato A del 45 giri Try A Little Tenderness / I'm Sick Y'all (Volt – 45-141). Nel 1967 Redding aveva eseguito il brano al Monterey Pop Festival a Monterey, California. Nel 1969 il gruppo rock Three Dog Night realizzò una versione che è una copia dell'interpretazione di Otis Redding compreso il finale del brano.

Altre versioni

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  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  2. ^ Rob Bowman, Soulsville U.S.A.: The Story of Stax Records. New York, 1997 : Schirmer Trade. ISBN 0-8256-7284-8. Ppgg. 105-1072

Collegamenti esterni

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