Elezioni del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica del 1958

Elezioni del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica del 1958
StatoUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Data16 marzo
LegislaturaV
ParlamentoSoviet Supremo dell'Unione Sovietica
AssembleeSoviet dell'Unione, Soviet delle Nazionalità
Affluenza99,97%
Leader Nikita Sergeevič Chruščëv
Coalizione Blocco dei comunisti e dei senza partito
Soviet dell'Unione
Voti 133 214 652
99,57%
Seggi
738 / 738
PCUS
565 / 738
Indipendenti
175 / 738
Soviet delle Nazionalità
Voti 133 431 524
99,73%
Seggi
640 / 640
PCUS
485 / 640
Indipendenti
155 / 640

Le elezioni del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica del 1958 si tennero il 16 marzo.

Sistema elettorale

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Le elezioni erano regolate dalla Costituzione dell'Unione Sovietica approvata dal Congresso dei Soviet il 5 dicembre 1936, che stabiliva che esse fossero dirette, universali, uguali e segrete.[1]

I deputati delle due camere, il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità, venivano eletti con il sistema maggioritario[2] in circoscrizioni elettorali determinate in base a criteri fissati dalla Costituzione: nel Soviet dell'Unione veniva eletto un deputato ogni 300 000 abitanti, mentre il Soviet delle Nazionalità garantiva la rappresentanza di 25 deputati per ogni Repubblica federata, 11 per ogni Repubblica autonoma, cinque per ogni oblast' autonoma e uno per ogni circondario nazionale.[3][4] Circoscrizioni speciali garantivano inoltre il voto all'estero dei membri dell'Armata Rossa e della marina militare di stanza oltre i confini dell'Unione Sovietica.[5]

Il diritto di elettorato attivo era garantito dalla Costituzione ai cittadini che avessero compiuto i 18 anni di età,[2], mentre l'età necessaria per essere eletti nel Soviet Supremo dell'Unione era di 23 anni.[5]

Presentazione delle candidature

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La selezione dei candidati per il Soviet Supremo, come nelle precedenti elezioni, era riservata alle organizzazioni sociali di tutti i livelli e alle assemblee dei lavoratori, dei funzionari e dei militari, che dovevano provvedere a registrare le candidature presso la Commissione di circoscrizione competente presentando il verbale della riunione che le aveva deliberate. Le organizzazioni avevano quindi il diritto di fare propaganda per il candidato attraverso riunioni, materiali a stampa ed altri mezzi fino al giorno delle elezioni, durante il quale era imposto il silenzio elettorale.[6]

La normativa elettorale non escludeva la presentazione di più di un candidato per ogni circoscrizione, tuttavia nella pratica si confermò la prassi, avviata con le elezioni del 1936, di presentare in ogni circoscrizione un solo candidato che facesse riferimento al cosiddetto blocco dei comunisti e dei senza partito. In tal modo le elezioni si configuravano come un plebiscito sull'operato dello Stato sovietico da esprimersi attraverso un voto favorevole o contrario al candidato presente nella propria circoscrizione.[7]

Svolgimento del voto

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I seggi furono aperti come di consueto dalle 6 alle 24 e si confermò la tradizione secondo cui numerosi elettori arrivavano alle urne già all'orario di apertura. Una volta al seggio, l'elettore riceveva il bollettino e aveva diritto di recarsi nella cabina per esprimere il voto, sebbene molti preferissero votare senza isolarsi.[8] Le sezioni elettorali di ogni circoscrizione erano organizzate tenendo conto che in ciascuna di esse risiedesse un massimo di 2 500 abitanti, mentre il numero minimo dipendeva dalle caratteristiche geografiche e amministrativo-territoriali. L'elettore era obbligato a presentarsi al seggio di persona e non erano ammessi voti anticipati, per delega o attraverso urne mobili. Per l'organizzazione e lo svolgimento delle elezioni erano state istituite Commissioni elettorali il cui livello superiore era costituito dalla Commissione elettorale centrale dell'URSS.[9] Per le violazioni delle normative elettorali erano previste severe sanzioni: ad esempio, ostacolare la concretizzazione del diritto di voto attivo e passivo portava alla reclusione fino a due anni, fino a tre anni la falsificazione di documenti.[10] Ai seggi c'erano locali per la registrazione degli elettori, una sala d'attesa, uno spazio dove si trovavano le cabine elettorali e un ulteriore locale con le urne. In molti casi vi erano anche punti di soccorso medico e sale giochi per i bambini. Su tutti gli spazi vigilavano i membri della Commissione elettorale.[11]

La partecipazione alle elezioni, dopo l'approvazione della Costituzione del 1936, era divenuta per la grande maggioranza dei cittadini sovietici un diritto-dovere civico particolarmente sentito.[12] Per molti cittadini il contesto delle elezioni era vissuto come un giorno di grande festa.[11]

Coalizione Partito Soviet dell'Unione Soviet delle Nazionalità
Voti % Seggi Voti % Seggi
Blocco dei comunisti e dei senza partito Partito Comunista dell'Unione Sovietica 133 214 652 99,57 565 133 431 524 99,73 485
Indipendenti 175 155
Voti contrari 580 641 0,43 363 736 0,27
Schede bianche e nulle 798 831
Totale 133 796 091 100 738 133 796 091 100 640
Voti registrati/affluenza 133 836 325 99,97 133 836 325 99,97
Fonte: Nohlen, Stöver

Deputati eletti

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