Varvara von Engelhardt
Varvara von Engelhardt (Bila Cerkva, 12 marzo 1757 – Ternopil', 2 maggio 1815) è stata una nobildonna russa.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era la figlia di Wassily von Engelhardt, e di sua moglie, Yelena Marfa Potëmkina, e quindi la nipote di Grigorij Aleksandrovič Potëmkin.
Venne introdotta alla corte imperiale nel 1775, con le sue sorelle. Si crede che Varvara sia stata la prima delle sorelle a cui Potëmkin rivolse la sua attenzione. La chiama "tesoro", "divina Varyushka", "dolci labbra", "gentile signora"[1][2]. Nel 1777 venne nominata damigella d'onore dall'imperatrice.
La corrispondenza con lo zio cessò contemporaneamente alla sua partenza per il sud e all'amore di Varvara per Sergej Fëdorovič Golicyn. Potëmkin, tuttavia, continuò a proteggerla e le lasciò in eredità un villaggio cosacco e altre proprietà nella Nuova Russia. Quando Potëmkin morì a Jassy, Varvara partecipò al funerale.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel gennaio 1779, sposò il generale di fanteria Sergej Fëdorovič Golicyn (1749-1810). Ebbero dieci figli:
- Grigorij Sergeevič (1779-1848), sposò Ekaterina Ivanovna Sologuba, ebbero nove figli;
- Fëdor Sergeevič (1781-1826);
- Sergej Sergeevič (1783-1833), sposò Natal'ja Stepanovna Apraksina, non ebbero figli;
- Michail Sergeevič (1784-1807)
- Zakhar Sergeevič (1785-1792)
- Nikolaj Sergeevič (1787-1803)
- Pavel Sergeevič (1788-1838)
- Aleksandr Sergeevič (1789-1858)
- Vasilij Sergeevič (1792-1856), sposato con Elena Aleksandrovna Naryškina, non ebbero figli;
- Vladimir Sergeevič (1794-1862), sposò Praskov'ja Nikolaevna Matyunina, ebbero sette figli;
La coppia visse tra San Pietroburgo e nella tenuta Saratov di Zubrilovka ma nel 1804 si stabilì definitivamente a Zubrilovka venendo a Mosca per l'inverno. La loro tenuta di Zubrilovka divenne l'anima di un centro culturale provinciale, tanto che tra i suoi ospiti vi era Derzhavin.
Nel 1800 acquistò 12.000 acri di terra nella provincia di Kherson dalla sorella Aleksandra, trasportò contadini dalla provincia cosacca nel 1801 e fondò il villaggio di Balabanovka[3].
Alla morte del marito, i loro figli, in una petizione indirizzata al sovrano, espressero il desiderio di trasferire la proprietà al suo pieno controllo, dando a Varvara il diritto di vendere, impegnare, dividere e allocare il reddito della proprietà quando lo riteneva necessario. Ma la principessa, in memoria di suo marito, costruì un ospizio in pietra in stile del tardo classicismo e consegnò l'intera amministrazione a suo figlio Fëdor. Nel luogo in cui Varvara visse nei suoi ultimi anni, i suoi figli eressero una cappella commemorativa a forma di piramide tronca, che è sopravvissuta fino ad oggi.
Anche la sua corrispondenza con un lontano parente, Pavel Sergeevič Potëmkin, il governatore generale di Saratov, è sopravvissuta.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì il 2 maggio 1815.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ S. Montefiore Potëmkin
- ^ Brückner Valutazione della personalità di Potëmkin
- ^ Villaggio Balabanovka, su genealogy.su. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2010).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Varvara von Engelhardt