vdBH 25


vdBH 25
Nebulosa a riflessione
vdBH 25
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneVele
Ascensione retta08h 56m 28s[1]
Declinazione-43° 05′ 58″[1]
Coordinate galattichel = 264,3; b = +01,5[2]
Distanza2300 a.l.
(700 pc)
Magnitudine apparente (V)11,21 (stella centrale)[2]
Dimensione apparente (V)0,8' x 0,8'[2]
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa a riflessione
ClasseI-II[2]
Caratteristiche rilevantiparte di Vela R2
Altre designazioni
[LLN92] IRS 28
Mappa di localizzazione
VdBH 25
Categoria di nebulose a riflessione

vdBH 25 è una nebulosa a riflessione visibile nella costellazione delle Vele.

Si individua nella parte nordoccidentale della costellazione, a circa 2° in direzione ovest rispetto alla stella λ Velorum (Suhail); le stelle contenute al suo interno sono di undicesima magnitudine e sono individuabili con un telescopio amatoriale di media potenza. La debole nebulosità invece si rivela nelle foto astronomiche particolarmente sensibili. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra dicembre e aprile; è osservabile tuttavia principalmente dalle regioni australi ed equatoriali.

Secondo il catalogo originale, la nebulosa contiene due componenti stellari principali, indicate come vdBH 25a e vdBH 25b. La componente primaria, vdBH 25b, coincide con la stella V391 Velorum, una variabile Orione situata all'interno della nebulosa e probabilmente connessa con la nube C del Vela Molecular Ridge; questa stella avrebbe una classe spettrale O8.5V e genera un potente fronte di ionizzazione. V391 Velorum fa parte di un'associazione OB denominata Vela R2, situata a circa 700 parsec di distanza;[3] la lettera R sta a indicare la presenza di nebulose a riflessione. La seconda componente invece, vdBH 25a, si troverebbe in realtà a circa 3000 parsec di distanza, ben al di là di ogni altra struttura riconducibile al Vela Molecular Ridge; questa seconda stella, slegata dalla nebulosa a riflessione, sarebbe molto più remota e associata alla nebulosa Gum 19, nota anche come RCW 34,[4] una regione H II situata a circa 3000 parsec di distanza, all'esterno del Braccio di Orione.[5]

  1. ^ a b Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  2. ^ a b c d van den Bergh, S.; Herbst, W., Catalogue of southern stars embedded in nebulosity., in Astronomical Journal, vol. 80, marzo 1975, pp. 208-211, DOI:10.1086/111733. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  3. ^ Herbst, W., R-associations IV. Vela R2, a young stellar group, in Astronomical Journal, vol. 80, settembre 1975, pp. 683 - 688, 751 - 752, DOI:10.1086/111798. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  4. ^ Heydari-Malayeri, M., The peculiar southern H II region RCW 34, in Astronomy and Astrophysics, vol. 202, n. 1-2, agosto 1988, pp. 240-252. URL consultato il 10 gennaio 2010.
  5. ^ Deharveng, L.; Zavagno, A.; Caplan, J., Triggered massive-star formation on the borders of Galactic H II regions. I. A search for collect and collapse candidates, in Astronomy and Astrophysics, vol. 433, n. 2, aprile 2005, pp. 565-577. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate

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