Villa granducale di Alberese

Villa granducale di Alberese
Veduta frontale della villa granducale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàAlberese
Coordinate42°40′01.3″N 11°06′21.21″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXV secolo
Realizzazione
ProprietarioRegione Toscana
CommittenteGranduchi di Toscana

La villa granducale di Alberese si trova ad Alberese, frazione del comune di Grosseto.

Il complesso venne edificato nel corso del XV secolo ed era originariamente la sede dell'Ordine dei cavalieri di san Giovanni di Gerusalemme; nel tardo XVI secolo venne costruita accanto al palazzo la cappella di Sant'Antonio Abate.

Nelle epoche successive il complesso divenne dimora granducale e, nel corso del XVIII secolo, subì profondi lavori di restauro che trasformarono l'antico palazzo in villa-fattoria, inglobando la chiesa nelle mura del complesso: l'aspetto attuale è dovuto a questa ristrutturazione operata dai Lorena.

La villa granducale si presenta come un maestoso complesso dalle linee eleganti a tre piani, con due terrazze laterali di diversa grandezza, poste lateralmente al primo piano; la chiesa di Sant'Antonio Abate risulta incorporata tra la villa ed altri edifici che si dispongono ad L rispetto all'edificio religioso. Sul retro della chiesa si innalza la torre campanaria che mantiene la medesima semplicità dell'edificio religioso.

La chiesa viene aperta al pubblico solo la mattina della domenica delle Palme per la benedizione degli ulivi che precede la processione diretta alla vicina chiesa parrocchiale in stile neoromanico di epoca novecentesca.

  • Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.
  • Nicoletta Maioli, San Rabano e la Fattoria Granducale. L'abbazia fortificata di Santa Maria Alborensis nel Parco Regionale della Maremma: storia, analisi strutturale e interventi di restauro, Firenze, Nardini, 2009.
  • Laura Levantesi, Il granaio lorenese della Fattoria Granducale di Alberese in Maremma. Una storia ancora presente, Firenze, Nardini, 2010.

Voci correlate

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