Villa dei Volusii
Villa dei Volusii | |
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Civiltà | Romani |
Utilizzo | Villa |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Fiano Romano |
Dimensioni | |
Superficie | 4 000 m² |
Scavi | |
Data scoperta | 1962 |
Date scavi | 1962-72 |
Organizzazione | Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti |
Responsabile | Autostrade per l'Italia |
Visitabile | Sì |
Visitatori | 1 726 (2022) |
Sito web | sabap-rm-met.beniculturali.it/it/300/la-villa-dei-volusii |
Mappa di localizzazione | |
La Villa dei Volusii o Villa dei Volusii-Saturnini è un sito archeologico situato nel comune di Fiano Romano, nelle vicinanze del santuario di Lucus Feroniae, lungo l'antica Via Tiberina.
Questa villa rappresenta un esempio finora unico di grande proprietà senatoria scavato per intero in Italia[1].
Rinvenimento
[modifica | modifica wikitesto]La villa fu rinvenuta a poche centinaia di metri dal santuario di Lucus Feroniae in modo fortuito nel 1962 duranti i lavori per la costruzione dell'Autostrada del Sole all'altezza del casello di Fiano Romano[2] anche se già era nota da tempo la presenza nell'area di strutture relative ad un criptoportico di età romana[3].
Scavi
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1962 al 1971 furono condotti, in accordo tra la Sovrintendenza per l'Etruria Meridionale e la Società Autostrade S.p.A., gli scavi integrali dell'ampio complesso, tagliato in due dalla rampa di accesso autostradale[4]. In seguito, fino agli anni '90, si è provveduto alla sistemazione del sito, con il restauro delle strutture e dei pavimenti a mosaico, l'allestimento di un piccolo antiquarium e per ultimo l'installazione di coperture in legno a protezione degli ambienti della villa esposti agli agenti atmosferici[5].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La villa rustica si inserisce perfettamente nel novero di quelle ville costruite in età repubblicana dalle famiglie senatorie a poca distanza da Roma, in un territorio fertile e molto conteso dal punto di vista del mercato immobiliare dell'epoca, essendo non solo una residenza di campagna ma anche sede di strutture produttive[6].
La villa fu edificata intorno alla metà del I sec. a.C. dalla famiglia senatoria dei Volusii Saturnini, probabilmente su una struttura preesistente appartenuta alla famiglia degli Egnatii[7], oppositori di Augusto ai quali fece sequestrare i beni dopo la loro morte[8]. Da Quinto Volusio, personaggio noto a Cicerone, la villa passò al figlio Lucio Volusio Saturnino, console nel 12 a.C., che ampliò la costruzione, adattandola allo stile delle ville ellenistiche, in voga nell'età augustea, dotandola di impianti residenziali e termali[9], arricchendola con nuove decorazioni a mosaico e ampliando il settore signorile con l'edificazione di un gigantesco peristilio con all'interno il lararium con le statue degli antenati della famiglia[10].
Alla morte dell'ultimo discendente della famiglia dei Volusii, Quinto Volusio Saturnino che fu console nel 56 d.C., la villa probabilmente fu acquisita dal demanio imperiale[11]. Il complesso fu ulteriormente ampliato in età adrianea-traianea, subì restauri tra il III e il IV secolo d.C. e fu frequentata fino al V secolo d.C. quando nella parte residenziale fu impiantato un piccolo cimitero[12].
A partire dall'alto medioevo, vi fu prima realizzato un edificio religioso e poi un piccolo centro fortificato con torri ed, infine, un casale rustico[13] riportato nelle mappe della zona del XVI secolo[14].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La villa, costruita su un terrapieno che offre una vista panoramica sulla bassa valle del Tevere[15], si estendeva su due livelli con quello superiore che ospitava la residenza signorile dotata di un atrio polistilo, stanze sul lato sinistro, cubicoli e triclinio su quello destro, tablino sul fondo, mentre sul fianco destro del quartiere signorile sorgeva il peristilio nord con il lararium[16] e ambienti realizzati in epoca imperiale, con funzionalità residenziali. Il peristilio sud, invece, ospitava ambienti produttivi, come ad esempio un frantoio, una cisterna e, forse, dei ninfei[17].
Sito archeologico
[modifica | modifica wikitesto]Il sito archeologico della Villa dei Volusii è accessibile attraverso quello di Lucus Feroniae tramite un ponte pedonale che permette ai visitatori di attraversare la strada provinciale 15/A Tiberina che separa i due siti[18].
Il sito è accessibile anche dall'Area di Servizio Feronia Ovest dell'Autostrada A1 (direzione Roma)[19].
Il sito archeologico della Villa dei Volusii, così come Lucus Feroniae, è stato inserito nel progetto del Museo Virtuale della Valle del Tevere[20][21]. Questo progetto, realizzato dal CNR, mirava a produrre un sistema integrato di conoscenza e valorizzazione culturale della media Valle del Tevere finalizzato alla promozione del territorio e la disseminazione culturale. In particolare, uno degli obiettivo del progetto è stato realizzare una ricostruzione in 3D degli ambienti della villa.
La gestione della villa è in concessione ad Autostrade per l'Italia[22]. L'ingresso è gratuito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Torelli, pp. 725-726.
- ^ AA.VV., Autostrade, rivista tecnica e di informazioni stradali, Anno X, n. 8, 1968, pp. 13-15.
- ^ Tomassetti, p. 278.
- ^ Zanni, p. 23.
- ^ Zanni, p. 35.
- ^ Marzano, pp. 83-84.
- ^ Boenzi et al., p. 30.
- ^ Sgubini Moretti e Moretti, pp. 46-47.
- ^ De Franceschini, pp. 69-73.
- ^ Sgubini Moretti, pp. 24-27.
- ^ Boenzi et al., p. 59.
- ^ Sforzini, p. 30.
- ^ Sforzini, p. 31.
- ^ Catasto Alessandrino, tav. 433/30, 10 maggio 1660
- ^ Cristilli 2020b.
- ^ Cristilli 2020a, p. 31.
- ^ Gazzetti, p. 31.
- ^ Zanni, p. 38.
- ^ Villa dei Volusii, su Lazio Turismo. URL consultato il 14 aprile 2022.
- ^ Antonia Arnoldus Huyzendveld, Augusto Palombini, Eva Pietroni, Valentina Sanna, Sara Zanni e Fabio Remondino, Una metodologia condivisa per l'analisi del paesaggio antico: il Progetto 'Valle del Tevere', in Archeologia e Calcolatori, All'insegna del Giglio, 2013.
- ^ Valle del TevereHome, su museovirtualevalletevere.it. URL consultato il 14 ottobre 2021.
- ^ La Villa dei Volusii, su Sovrintendenza dei beni culturali e archeologici della Citta Metropolitana di Roma Capitale. URL consultato il 14 aprile 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Torelli, Supplemento all'Enciclopedia dell'Arte Antica, Roma, 1973, SBN UFI0016870.
- Anna Maria Sgubini Moretti e Mario Moretti, La villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Roma, 1977, SBN NAP0159475.
- Giuseppe Tomassetti, Cassia, Clodia, Flaminia, Tiberina, Labicana, Prenestina, in Luisa Chiumenti e Fernando Bilancia (a cura di), La campagna romana: antica, medievale e moderna, vol. 3, Firenze, Olschki, 1980, ISBN 88-222-2884-7, SBN RML0081080.
- Gianfranco Gazzetti, La villa dei Volusii a Fiano Romano, Roma, Quasar, 1997, SBN RMS0095640.
- Giuliana Boenzi, Antonella Ciccarese, Paola Di Giammatteo, Francesca Fei, Gianfranco Gazzetti e Enrico Angelo Stanco, Terra di Fiano : ricerche di storia, arte, archeologia, Roma, Quasar, 1997, SBN BVE0150071.
- Anna Maria Sgubini Moretti, La ristrutturazione di età augustea, in Anna Maria Sgubini Moretti (a cura di), Fastosa rusticatio: la villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Roma, L'Erma di Bretschneider, 1998, SBN CFI0429115.
- Clementina Sforzini, Le fasi successive, in Anna Maria Sgubini Moretti (a cura di), Fastosa rusticatio: la villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Roma, L'Erma di Bretschneider, 1998, SBN CFI0429115.
- Marina De Franceschini, Ville dell'agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, SBN PUV0996600.
- Annalisa Marzano, Roman villas in central Italy: a social and economic history, Boston, Brill, 2007, SBN VEA0722624.
- Sara Zanni, La Villa dei Volusii Saturnini a Lucus Feroniae: ambienti virtuali per la ricerca archeologica (Tesi di dottorato) (PDF), Milano, Università degli Studi di Milano, 2013.
- Armando Cristilli, In der Villa der Volusii. Neue Überlegungen zum Porträt der Agrippina minor in Lucus Feroniae, in Antike Welt, 2020, pp. 68-73.
- Armando Cristilli, Family and Political Power in the Landscape: the Villa of the Gens Volusia at Lucus Feroniae, in Experiencing the Landscape in Antiquity Edited by A. Cristilli, A. Gonfloni, and F. Stok, I Convegno Internazionale di Antichità – Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’, Oxford, BAR, 2020, pp. 241-246.
- Armando Cristilli, Public and Private Luxuria at Lucus Feroniae. The Marble Sculptures of the Volusii Saturnini Villa, in L. Berger - F. Lang - C. Reinholdt - B. Tober - J. Weilhartner (eds), Gedenkschrift für Wolfgang Wohlmayr, Salzburg, ArchaeoPlus. Schriften zur Archäologie und Archäometrie der Paris-London-Universität Salzburg, 13, 2020, pp. 65-72.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa dei Volusii
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su sabap-rm-met.beniculturali.it.
- Villa dei Volusii su sito dei Beni Culturali del Lazio
- Villa dei Volusii sul sito del progetto Museo Virtuale della Valle del Tevere