Vincenzo Bianco
Vincenzo Bianco, alias colonnello Krieger (Torino, 11 febbraio 1898 – Fiuggi, 1º agosto 1980), è stato un politico, antifascista e giornalista italiano, dirigente di primo piano del Partito Comunista d'Italia e del Partito Comunista Italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da una famiglia operaia originaria di La Cassa, s'iscrisse al Partito Comunista d'Italia sin dalla sua fondazione. All'avvento del Fascismo prese dapprima la via della Francia, per riparare poi in Belgio, Lussemburgo e a Berlino. Rappresentante ufficiale della sezione italiana del PCd'I nella Terza Internazionale (Comintern), partecipò da volontario, in qualità di commissario politico delle brigate internazionali e di capo di stato maggiore della XIV brigata "La Marsellesa", alla guerra civile spagnola, dove assunse lo pseudonimo di "colonnello Krieger"[1] (che in tedesco significa "guerriero"[2]). Rimasto ferito, passò poi a comandare la XIII brigata "Dombrowski" che combatté contro gli italiani del Corpo Truppe Volontarie. Mantenne il vecchio pseudonimo anche durante la seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, dove lavorò alla Glavlit[3], organismo che si occupava della censura sulla stampa, e a Radio Milano-Libertà[4].
Fu Vincenzo Bianco a firmare per conto del Partito Comunista Italiano la decisione di sciogliere l'Internazionale nel 1943.
Nei primi mesi del 1944 un aereo sovietico lo paracadutò nei pressi di Drvar, quartier generale del maresciallo Tito[5], e assunto il nome di battaglia di "Vittorio"[6][7][8][9], firmò un documento[10] favorevole all'annessione di Trieste alla Iugoslavia (di cui aveva trattato tra febbraio e marzo del '43 in uno scambio epistolare con Togliatti, alias Ercoli, dove tra l'altro si parlava anche del destino dei prigionieri di guerra italiani dell'ARMIR nei gulag di Stalin, lettera che Achille Occhetto, quando nel 1992 venne alla luce, definì "agghiacciante"[3], e che, tuttavia, risulterà manipolata dallo storico Franco Andreucci [11]), accordo quasi immediatamente sconfessato dal PCI.
Nel giugno 1950 fu sospeso da ogni incarico di partito e dal dicembre dello stesso anno passò quindi a lavorare presso l'Unità, organo di stampa ufficiale del PCI, dal cui archivio traduceva dal russo articoli della Pravda, incarico che tenne fino alla morte.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. in Giampaolo Pansa, Bella Ciao: Controstoria della Resistenza, Bur, 2015.
- ^ Cfr. in Luigi Russo, Vincenzo Bianco «guerriero» in Spagna, su Belfagor, vol. 47, L.S. Olschki, 1992, a p. 351.
- ^ a b Cfr. in Arrigo Petacco, L'armata scomparsa. L'avventura degli italiani in Russia, Milano, Mondadori, 2010, pp. 181-184
- ^ Cfr. in Quattro inediti delle trasmissioni radiofoniche che dall'URSS. l'Unità del 24 gennaio 1971 Archiviato il 2 ottobre 2016 in Internet Archive.
- ^ Cfr. in Bruno Gravagnuolo, Togliatti: Copyright sulla Svolta di Salerno su l'Unità del 24 marzo del 2004 Archiviato il 2 ottobre 2016 in Internet Archive. (citato anche erroneamente per un refuso di stampa come «Gerardo Bianco» Archiviato il 2 ottobre 2016 in Internet Archive. su un precedente articolo sulle foibe)
- ^ Cfr. in Giovanni Di Capua, Resistenzialismo versus Resistenza, a p. 104.
- ^ Cfr. in Lorenzo Bianchi, Foibe, i segreti dei comunisti italiani su Il Giorno del 16 aprile.
- ^ Cfr. a p. 34; p. 51;
- ^ Cfr. in Alessandro Mezzena Lona, Mariuccia, la spia fucilata a 21 anni, ne Il Piccolo dell'11 marzo 2004.
- ^ Cfr. sul sito dell'ANPI di Udine.
- ^ Cfr. sul sito del giornale Repubblica.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ugo Baduel, Un protagonista di 70 anni di lotta, in «L’Unità», 2 agosto 1980.
- Renzo Martinelli, Bianco Vincenzo, in Franco Andreucci, Tommaso Detti, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico. 1853-1943, vol. I, Roma, Editori Riuniti, 1975, pp. 293–5
- Bruno Mugnai, I volontari stranieri e le brigate internazionali in Spagna (1936-1939), ISBN 9788896519790
- Pierluigi Pallante, Il P.C.I. e la questione nazionale. Friuli-Venezia Giulia 1941-45, Del Bianco editore, 1980
- Arrigo Petacco, L'armata scomparsa. L'avventura degli italiani in Russia, Milano, Mondadori, 2010, ISBN 9788804595878
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina biografica su Vincenzo Bianco negli Archivi Gramsci
- Serie di fotografie ritraenti Vincenzo Bianco dall'archivio de l'Unità
- Vincenzo Bianco nell'Archivio di Stato di Torino
- Lorenzo Bonino racconta Vincenzo Bianco
- Su quella lettera di Vincenzo Bianco datata 24 settembre 1944 ed alcuni problemi per fonti documentarie.
- Il Pci e la Resistenza in Friuli Venezia Giulia