Vincenzo Kadłubek
Beato Vincenzo Kadłubek | |
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Il beato in un dipinto di Aleksander Lesser (1845) | |
Vescovo | |
Nascita | Kargów, 1150 circa |
Morte | Jędrzejów, 8 marzo 1223 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 18 febbraio 1764 da papa Clemente XIII |
Ricorrenza | 8 marzo |
Vincenzo Kadłubek, O. Cist. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Cracovia (1208-1218) |
Nato | 1150 circa a Kargów |
Nominato vescovo | 28 marzo 1208 |
Deceduto | 8 marzo 1223 a Jędrzejów |
Vincenzo Kadłubek (Kargów, 1150 circa – Jędrzejów, 8 marzo 1223) è stato vescovo di Cracovia e successivamente monaco nell'abbazia cistercense di Jędrzejów. Il suo culto come beato è stato confermato da papa Clemente XIII nel 1764.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Apparteneva certamente a una famiglia della nobiltà polacca, ma il casato (Poraj Różyc) e i nomi dei genitori (Boguslaw e Benigna) sono documentati solo da opere tarde; neanche il soprannome "Kadłubek" non compare prima del Quattrocento.[1]
Compì i primi studi presso la scuola cattedrale di Cracovia e poi a Bologna o Parigi, dove conseguì il titolo di magister. Nel 1183 fu testimone della traslazione alla cattedrale di Wawel delle reliquie di san Floriano. Verso il 1189 divenne direttore della scuola cattedrale di Cracovia e membro della cancelleria del principe Casimiro.[1]
Alla morte di Casimiro si trasferì a Sandomierz, dove fu preposito della collegiata della Santissima Vergine, e nel 1207 il capitolo cattedrale di Cracovia lo elesse vescovo: confermata l'elezione da parte di papa Innocenzo III, ricevette la consacrazione episcopale.[1]
Sostenne l'elezione a vescovo di Gniezno di Enrico Kietlicz; partecipò al sinodo di Borzyków e al quarto concilio lateranense; consacrò la chiesa dei cistercensi di Jędrzejów e la collegiata di San Floriano a Cracovia; fece aumentare la dotazione del capitolo cattedrale di Cracovia, dei monasteri di Sulejów, Jędrzejów e Koprzywnica e dei canonici del Santo Sepolcro di Miechów; propagò il culto di san Floriano e quello di san Stanislao, di cui promosse la canonizzazione; riformò e ampliò la scuola cattedrale di Cracovia.[1]
Kadłubek è ritenuto l'autore del primo libro in lingua polacca. Scrisse il Cronicum polonorum, storia della Polonia dalle origini al 1202.[1]
Rinunciò all'episcopato nel 1218 e abbracciò la vita religiosa tra i monaci cistercensi nell'abbazia di Jędrzejów, dove morì e fu sepolto.[1]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Papa Clemente XIII, con decreto del 18 febbraio 1764, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano all'8 marzo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Kadłubek
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Vincenzo Kadłubek, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
- (EN) Opere di Vincenzo Kadłubek, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Vincenzo Kadłubek, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Vincenzo Kadłubek, in Catholic Hierarchy.
- Vincenzo Kadłubek, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 101744222 · ISNI (EN) 0000 0001 1874 0259 · BAV 495/22933 · CERL cnp00406098 · LCCN (EN) n81011134 · GND (DE) 119449145 · BNF (FR) cb12374686k (data) · J9U (EN, HE) 987009960717505171 · NSK (HR) 000248710 |
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