Violenza sessuale

Donne vittime di violenza sessuale durante la seconda guerra del Congo

La violenza sessuale è un delitto commesso da chi usa in modo illecito la propria forza, la propria autorità o un mezzo di sopraffazione costringendo con atti, prevaricazione o minaccia (esplicita o implicita) a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà[1]. Talvolta si definisce violenza carnale o stupro[2][3]. La parola stupro viene anche definita da alcune fonti come un generico atto sessuale imposto con la forza o la violenza.[4][5][6]

La violenza sessuale è considerata un grave crimine dalla Corte penale internazionale[7] e viene ufficialmente condannata dalle legislazioni nazionali dei Paesi aderenti all'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Quando la violenza viene usata durante i conflitti come mezzo per sottomettere ed umiliare la popolazione dei territori occupati è considerata un crimine di guerra come definito[8] dalla Quarta Convenzione di Ginevra nel 1949 ed in seguito integrato ed esteso dai Protocolli Aggiuntivi del 1977 ai conflitti interni, soprattutto per quanto riguarda "gli oltraggi alla dignità della persona, specialmente i trattamenti umilianti e degradanti, lo stupro, la prostituzione forzata e qualsiasi offesa al pudore"[9].

Violenza sessuale come invasione

[modifica | modifica wikitesto]
Il ratto delle Sabine (1583) di Giambologna

La Relazione dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale che tratta il tema definisce la violenza sessuale (o stupro) come invasione[10]:

L'autore invade il corpo di una persona con condotta risultante nella penetrazione, anche di ridotta entità, di ogni parte del corpo della vittima o dell'autore con un organo sessuale, o dell'apertura anale o genitale della vittima con ogni oggetto o ogni altra parte del corpo.[11] e L'invasione è eseguita con la forza, o con la minaccia della forza o della coercizione, come quella causata dalla paura della violenza, della costrizione, della prigionia, dell'oppressione psicologica o dell'abuso di potere, contro le persone stesse o altre, o prendendo vantaggio di un ambiente coercitivo o contro persone incapaci di dare un genuino consenso[11].

Il concetto di invasione così espresso è ampio, ed è neutro rispetto al sesso.

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine ha pubblicato uno studio che dimostra come in tutto il mondo la maggior parte delle vittime di violenza sessuale siano di sesso femminile e che la maggior parte degli autori di sesso maschile. Lo studio ha anche riscontrato che queste violenze contro le donne sono raramente denunciate alla polizia e che il numero delle donne vittime è significativamente sottovalutato. Sudafrica, Oceania e Nord America riportano anche i più alti tassi di registrazioni di tali crimini.[12]

Studente manifesta contro la violenza sessuale a Bangalore, India

Non esiste un limite di età per le vittime della violenza sessuale. Ci sono verificati casi di violenza contro minorenni (nell'ambito della pedofilia) e casi contro persone anziane (manifestazione di gerontofilia). La maggior parte delle violenze sessuali (stupri e tentati stupri) avviene da parte di persone che conoscono la vittima[13]. In particolare, amici e datori o colleghi di lavoro rappresentano, da soli, quasi il 40% degli offensori, mentre le violenze sessuali commesse da coniugi, ex coniugi, fidanzati ed ex fidanzati ammontano a circa il 12%. Quando l'aggressore è uno dei genitori o un parente stretto, si parla di incesto. Quando l'aggressore è il coniuge o comunque il partner della vittima si parla di stupro maritale; quest'ultimo concetto è relativamente recente, in quanto contrasta con il principio del dovere coniugale, tradizionale nella cultura occidentale.

Osservando la stessa statistica, però, le percentuali cambiano considerevolmente quando, invece della violenza sessuale che comprende sia lo stupro riuscito sia il tentato stupro, si considera solamente lo stupro riuscito. In questo caso, la percentuale sale al 17,4% degli stupri perpetrati da fidanzati ed ex fidanzati e al 20,2% di stupri perpetrati da coniugi, ex coniugi e conviventi, per un totale di quasi il 38%. La violenza sessuale all'interno della famiglia nucleare può essere vissuta come relazione incestuosa (padri sui figli e/o figlie, fratelli su fratelli e/o sorelle e madri sui figli), che però rappresenta solo l'1,5% del totale delle violenze. La percentuale di altri parenti che commettono violenze sessuali è invece superiore al 4%. La violenza sessuale è un crimine che può essere compiuto da singoli o da gruppi (il cosiddetto stupro di gruppo).

Violenza sulle donne

[modifica | modifica wikitesto]
Codice di Hammurabi

Storicamente sono le donne quelle descritte per prime come oggetto di violenza e una menzione scritta di un tale tipo di violenza nel mondo occidentale si trova nel codice di Hammurabi (1793 - 1750 a.C.). Il rigo 129 dice che se la vittima dell'aggressione è una donna sposata, vittima e aggressore devono essere puniti allo stesso modo come adulteri con l'annegamento. Il marito può tuttavia perdonare la moglie. Il rigo 130 aggiunge che se la vittima è una giovane non sposata va giustiziato solo l'aggressore.

Nella Bibbia (Deuteronomio 22:23-29)[14] la violenza sessuale viene punita e nel versetto (29) è descritto per la prima volta il matrimonio riparatore inteso come forma di risarcimento e di tutela per la donna che, avendo perduto l'onore, è destinata al rifiuto da parte di tutti. La donna viene anche tutelata dall'eventualità di un ripudio successivo. Il costume del matrimonio riparatore sopra citato sopravvisse nella cultura occidentale sino a tempi molto recenti. In Italia era in uso fino al 1981.

Nell'Atene di Pericle il rapporto consenziente con la moglie di un amico era considerato più grave della violenza poiché non ci si limitava a violare la moglie con la forza ma si otteneva il suo tradimento, considerato ben più infamante. Lisia nella celebre orazione per l'uccisione di Eratostene descrive come subdolo il comportamento della moglie traditrice di Eufileto, sottolinea la perversione del suo amante e scagiona così il marito dall'accusa di omicidio, realizzando il concetto di delitto d'onore[15].

In numerosi miti greci e romani si parla di rapimenti seguiti da violenza sessuale. In alcuni casi si tratta di matrimonio per rapimento, un costume praticato ancora oggi da alcune culture tradizionali. Ci sono stati tramandati il rapimento di Persefone da parte di Ade, di Dafne e Leucotoe da parte di Apollo, di Cassandra da parte di Aiace Oileo, di Auge da parte di Eracle, di Andromaca da parte di Ettore, di Polissena da parte di Achille, di Climene da parte di Acamante e il grande numero di dee e donne mortali prese con la forza o con l'inganno da Zeus: Antiope, Asteria, Clitennestra, Danae, Egina, Elara, Elettra, Europa, Io, Taigete. Il mondo latino ricorda il ratto delle Sabine, la violenza del dio Marte su Rea Silvia e quella di Tarquinio Sestio su Lucrezia.

Giambattista Tiepolo, Apollo e Dafne

Gran parte dei miti greci sembrano concentrarsi sulla discendenza nata dallo stupro (ad esempio alcune città vantavano un'ascendenza divina dovuta alla violenza di un dio su una ninfa che viveva nel luogo) e solo di rado centrano l'attenzione sulla violenza subita dalla donna. Il mito romano è più attento ed ecco i Sabini che combattono i Romani per riprendersi le loro donne e durante la battaglia intervengono le stesse donne a pregare le parti di non versare il sangue dei genitori e dei figli.

Rea Silvia, essendo una vestale e quindi vincolata al voto di castità, venne seppellita viva per ordine dello zio perché aveva violato il voto.
Tito Livio nella sua opera Ab urbe condita cita la storia di Lucrezia come esempio di virtù romana: violentata da Tarquinio Sestio, Lucrezia racconta il fatto al marito e al padre e, non volendo vivere nel disonore, si trafigge il cuore davanti a loro, mentre li esorta a dimostrare la loro qualità di uomini nel vendicarla[16].

Il caso di Artemisia Gentileschi

[modifica | modifica wikitesto]
Artemisia Gentileschi, Autoritratto come allegoria della Pittura

Artemisia Gentileschi fu una pittrice vissuta a Roma nel XVII secolo. Nel 1611 Artemisia subì uno stupro da parte del pittore toscano Agostino Tassi, impegnato in quel tempo, assieme al padre di lei, Orazio Gentileschi, nella decorazione delle volte del Casino della Rose nel Palazzo Pallavicini Rospigliosi di Roma[17]. Il padre denunciò Tassi che, dopo la violenza, non aveva potuto rimediare con un matrimonio riparatore perché già sposato. Del processo che ne seguì è rimasta testimonianza documentale e colpiscono la crudezza del resoconto di Artemisia e i metodi inquisitori usati dal tribunale. Artemisia accettò di deporre sotto tortura, che consisteva nello schiacciamento dei pollici attraverso uno strumento usato ampiamente all'epoca. Il processo si concluse con una lieve condanna di Tassi, ma ebbe grande influenza sulla lettura in chiave femminista a partire dalla seconda metà del XX secolo[18].

Violenza contro i bambini

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'antichità classica la pratica della pederastia contempla pratiche che oggi descriveremmo come violenza sessuale.

Petronio nel Satyricon descrive una scena di pederastia in cui durante un'orgia, il protagonista Gitone è chiamato a giacere con Pannichide, una bambina di 7 anni, mentre le sacerdotesse applaudono.

Sant'Agostino nel suo De civitate Dei ha incluso come oggetto di violenza non solo le donne ma anche i ragazzi, in particolare da parte dei soldati.

Nella Bisanzio cristiana, secondo le Istituzioni di Giustiniano, lo stupro veniva considerato una violenza pubblica e non privata e veniva punito con la morte[19].

Quando l'aggressione è operata da uno dei genitori o da un parente stretto, si parla di incesto. La legislazione sull'incesto ha avuto molte modifiche nel corso della storia.

Violenza sessuale contro uomini

[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista con Enzo Biagi del 1983, l'avvocata Tina Lagostena Bassi citò una statistica sulla violenza sessuale in Italia secondo la quale la violenza sessuale in Italia riguardava 16.000 persone ogni anno, fra cui adolescenti maschi. Lei stessa aveva assistito a processo alcuni di questi adolescenti, per il quale aveva proposto il patrocinio del Movimento di Liberazione della Donna. Il Movimento però votò per non farlo[20]. Lagostena Bassi notò che le dinamiche di difesa psicologica e di colpevolizzazione della vittima erano assolutamente identiche a quelle che scattavano per le vittime femminili di stupro. Nella stessa intervista, Lagostena Bassi dichiara che nella sua esperienza, i genitori di minorenni maschi che erano stati violentati erano decisamente molto più reticenti a denunciare il fatto alla polizia di quanto non lo fossero i genitori di minorenni femmine.

«EB - Le risulta che ci siano anche uomini e ragazzi violentati?

TLB - Sì. Ci sono moltissimi ragazzini violentati. Sono handicappati, o sono ragazzi molto giovani. Io ne ho assistiti qualcuno, e ho scoperto che scattano gli stessi identici meccanismi di difesa: il violentatore trasforma il ragazzino violentato nel "vero" colpevole. Io ricordo un violentatore che inizialmente negò il fatto, e poi cominciò a dire "Ma è stato il ragazzo - che aveva 14 anni - che mi ha adescato, è il ragazzo che mi ha avvicinato, è il ragazzo che del resto, prima di adescarmi, ha avuto quattro rapporti a Villa Borghese". Ecco, c'è lo stesso meccanismo: colpevolizzare il violentato. Questa è una cosa che per me fu molto scioccante. Devo dire, io che sono femminista, che vengo conosciuta come "l'avvocato delle donne", quando in aula difesi per la prima volta un ragazzo violentato, dissi al Movimento che mi sembrava giusto fare una mobilitazione, costituirci parte civile per quel ragazzino, così come abbiamo tentato di fare anche per le donne. Ne ebbi una risposta negativa, mi hanno detto "È un uomo, la cosa non ci riguarda".
EB - È un curioso concetto di solidarietà umana.
TLB - È una posizione sbagliata, difatti.»

Recenti studi e campagne di sensibilizzazione stanno facendo uscire allo scoperto una casistica maschile finora sottostimata, in quanto sembrerebbe che gli uomini abbiano difficoltà ancora maggiori delle donne a riferire l'accaduto[21]: è da ricordare la campagna Break the Silence dell'associazione Survivors Manchester[22] e lo studio Male Rape and Human Rights di Lara Stemple[23]. In particolare c'è una consistente documentazione sullo stupro usato come arma di tortura psicologica contro gli uomini in situazioni di guerra.

Stupri come tortura e stupri di guerra

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stupri di guerra.

Lo stupro è considerato oggi metodo di tortura e strumento di guerra[24]. Fra i casi più tristemente noti, si possono citare la vicenda di "stupro politico" di matrice neofascista di cui fu vittima Franca Rame, e le denunce mosse al governo cinese in materia di violazione dei diritti umani nei confronti delle donne appartenenti al movimento spirituale Fa Lun Gong[25]. In Sudamerica l'uso dell'aggressione sessuale come tortura è stato usato dei servizi segreti della dittatura argentina nel cosiddetto "Processo di riorganizzazione nazionale"[26]. In El Salvador il 76% di prigionieri politici uomini intervistati negli anni 1980 ha riferito almeno un episodio di tortura sessuale[27]. In Nordamerica, John Rizzo, ex direttore del dipartimento affari legali della CIA, ha ammesso di avere fatto ricorso all'umiliazione e all'aggressione sessuale come "tecnica di interrogatorio rafforzata" con i detenuti di Guantanamo dopo l'11 settembre 2001; tali metodi sarebbero stati autorizzati a più riprese in date successive dal segretario alla difesa Donald Rumsfeld e da altri[28].

Militari inglesi si dispongono a comporre un nastro per promuovere la presa di posizione contro la violenza sessuale.

Nelle situazioni di conflitto il rischio di subire una violenza sessuale è molto elevato. Abusare delle donne è considerata una ricompensa per i soldati nonché un vero e proprio metodo di sopraffazione per fiaccare la resistenza psicologica della popolazione. Dopo la guerra in Bosnia-Erzegovina, in cui l'uso dello stupro come arma di pulizia etnica era stato portato all'attenzione dei media internazionali, nel 1993 un gruppo di deputate europee presentò alle Nazioni Unite la proposta di riconoscere lo stupro come crimine di guerra[29]. Con la risoluzione n. 1820 del 19 giugno 2008, le Nazioni Unite hanno inserito lo stupro fra le armi da guerra, impiegata per il motivo sopra accennato. Casi di violenze sessuali di massa si sono registrati o sono ancora presenti nei territori dell'ex-Jugoslavia, della Cecenia, del Darfur, dell'Iraq e di altri paesi del mondo[30]. A volte sono gli uomini ad essere vittime, come in Cile, Grecia, Croazia, Iran, Kuwait, ex Unione Sovietica ed ex Jugoslavia. Uno studio su 6.000 internati a Sarajevo ha evidenziato che l'80% degli uomini era stato stuprato[31].

Il 23 settembre 1998 il Tribunale penale internazionale per il Ruanda dell'ONU stabilì che la violenza sessuale era un crimine di guerra. Oggi lo stupro è proibito in tutti gli Stati del mondo, anche in guerra.

Prevenzione di attacchi sessuali

[modifica | modifica wikitesto]

La violenza sessuale colpisce tutti i settori della società e membri di età diversa e persino individui maschi. Pertanto, la risposta alla violenza sessuale è completa e sfrutta la conoscenza di molte discipline, come l'educazione, la comunicazione, la politica, la medicina, l'epidemiologia, la sociologia, la psicologia, la criminologia ed la economia.

Per prevenire la violenza sessuale, è essenziale capire quali sono le loro circostanze, e i suoi fattori di rischio, e le misure di protezione applicabili.

Le azioni di prevenzione e risposta[32] a diverse forme di violenza sessuale possono essere divise in base al loro approccio:

  • Approccio individuale
  • Approccio medico
  • Approccio comunitario
  • Approccio giudiziario-legale

Approccio individuale

[modifica | modifica wikitesto]

È il più diretto e immediato, in base a ciò che una possibile vittima può fare. Non è possibile rimanere completamente protetti dalle aggressioni sessuali, soprattutto essendo tra estranei. Ma è utile sapere le cose che possono essere fatte per aiutare a rimanere sicuro. Alcune raccomandazioni[33] per proteggersi individualmente sono:

  • In primo luogo, qualsiasi persona sarebbe consigliata e prevenuta nella sua società di origine sul rischio di essere attaccati sessualmente, e più in caso di una grave inferiorità, ignoranza o disabilità.
  • La possibile vittima deve evitare di stare da sola con persone sconosciute o di cui non si fida.
  • Evitare di prendere sola un trasporto condiviso.
  • Evita le aree abbandonate, e sii consapevole di dove si trova una, e di quello che c'è intorno. Inoltre, è conveniente sapere come sono i dintorni e percepire da dove fuggire da lì per poterlo realizzare rapidamente se fosse necessario.
  • Mantenere il telefono cellulare caricato e portato con se stesso.
  • Avere contanti o carte di credito per pagare un taxi.
  • Alle feste, andare con gli amici, se possibile, e, durante la festa, rimanere in contatto con qualcuno conosciuto da una.
  • Aprire le propri bevande ed evitare di bere troppo. Non accettare bevande da qualcuno sconosciuto e mantenere sempre vicine alla bevanda stessa per evitare meglio il rischio di ricevere droghe nel bicchiere. Se una vittima crede di essere stato drogata, dovrebbe avvisare un amico, deve lasciare la festa o uscire da quella situazione e ottenere immediatamente aiuto. Alcuni tipi di bevande sono più sicuri perché sono sempre disponibili in un contenitore di accesso coperto o difficile. Ci sono stabilimenti che offrono bicchierI con copertura nella sua parte superiore.
  • Conoscere sufficientemente una persona prima di passare del tempo da soli. Avere le prime conversazioni da soli in luoghi pubblici.
  • La vittima dovrebbe stabilire chiaramente quali atti sessuali non vogliono fare se viene premuta per realizzarli, e anche lei potrebbe avvisarlo prima in anticipo.
  • È possibile chiamare e mobilitare le persone in giro.
  • È anche possibile chiamare un amico o un parente per chiedere aiuto.
  • Alcune persone possono prendere in considerazione la partecipazione a una classe di difesa personale, che potrebbe rafforzare la propria fiducia in se stessi e fornire abilità e strategie utili per diverse situazioni.
  • Ci sono strumenti di autodifesa che possono essere utilizzati per respingere l'assalto sessuale, essendo conosciuti per questo gli spray al peperoncino.
  • È possibile provare a combattere un aggressore sessuale, sebbene in alcuni casi ciò potrebbe mettere in pericolo la propria vita, soprattutto se l'aggressore è armato, ma a volte dissuade l'aggressore dal commettere lo stupro o permette alla vittima di fuggire.
    Preservativo anti-stupro brevettato dalla dottoressa sudafricana Sonnet Ehlers

Approccio medico

[modifica | modifica wikitesto]

Una vittima di violenza sessuale può richiedere cure mediche. Per questo, è conveniente conoscere i principali numeri di telefono di emergenza.

In alcuni stati, dove lo stupro è endemico, si sono tentate alcune iniziative per prevenire nuovi casi. In Sudafrica nel 2005, la dottoressa Sonnet Ehlers ha brevettato un preservativo antistupro chiamato "Rape-aXe": si tratta di un profilattico con delle protuberanze a forma di denti che si agganciano al pene dello stupratore. Il preservativo non può essere rimosso se non per via chirurgica. In previsione del Campionato mondiale di calcio 2010, il governo sudafricano distribuì gratuitamente oltre 30.000 preservativi antistupro[34].

Approccio comunitario

[modifica | modifica wikitesto]

Si basa su campagne organizzate e risorse contro le aggressioni sessuali, che sono disponibili in una società.

È possibile formare spazi sicuri nelle scuole, nel lavoro e in altri luoghi. La sicurezza può aumentare attraverso le sorveglianze e regolamenti. Le vittime possono essere protette nei centri abilitati in particolare per questo.[33]

Ci sono corsi per la prevenzione di attacchi sessuali e anche supporto psicologico ed emozionale per le vittime e le loro famiglie.

Ragazze e donne anziane possono ricevere formazione e risorse economiche.

La azione dei passanti è intervenire sufficientemente, in qualche modo abbastanza sicuro, quando si osserva che qualcuno è a rischio di aggressione sessuale.

Approccio giudiziario-legale

[modifica | modifica wikitesto]

I sistemi giudiziari devono avere leggi e procedure legali ad alta gamma, con ampie definizioni di violazione che includono situazioni come lo stupro nel matrimonio.

Altri metodi includono la creazione di sanzioni gravi contro chi sono condannati, e offrire una risposta energetica di supporto alle vittime, allocando risorse e fornendo servizi medici e legali.[35] Deve essere possibile un intervento con garanzie di polizia.

Le leggi e le politiche che discriminano le donne devono essere modificate, per attuare politiche che garantiscano una parità di diritti in partecipazione politica, istruzione, lavoro, sicurezza sociale e standard di vita.

È possibile che la legislazione e le politiche che affrontano le grandi disuguaglianze socioeconomiche riducono anche altre forme di violenza, che, a loro volta, contribuiranno a ridurre la violenza di coppia e la violenza sessuale.

Trattamento medico iniziale

[modifica | modifica wikitesto]

Se la vittima violentata ha gravi lesioni, è conveniente avvertire rapidamente i servizi medici di emergenza.

Effetti sulla vittima

[modifica | modifica wikitesto]

I primi studi sugli effetti dello stupro sulle vittime sono pubblicati negli anni Settanta, in particolar da Burgess & Holmstrom in un articolo pionieristico su quello che hanno chiamato "sindrome da trauma di stupro"[36]. Secondo Burgess e Holmstrom, la reazione allo stupro ha due fasi: una fase detta di "disorganizzazione acuta" e una di "riorganizzazione".

Effetti fisici

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Burgess & Holmstrom, le reazioni somatiche più comuni, comprendono tensione muscolo-scheletrica, irritabilità gastro-intestinale, disturbi genito-urinari[36]. Per le donne aumentano i rischi di gravidanze non volute e di aborti indotti, che raddoppiano rispetto alle donne che non subiscono violenza; aumentano anche i rischi di aborto non voluto (del 16%), di nascite premature (del 41%) e danni per il feto. Inoltre la donna rischia problemi ginecologici e infezioni[37].

Effetti psicologici

[modifica | modifica wikitesto]

È importante notare che le reazioni a una violenza sessuale sono specifiche a seconda del tipo di violenza. Vi sono studi sugli effetti di un'aggressione sessuale sui bambini[38]; sull'incesto da parte dei genitori[39] sulle donne[40]; sulle donne durante una guerra[41]; su militari donne[42]. Più rari sono gli studi sulle aggressioni sessuali ai danni degli uomini, la cui frequenza è, a detta degli operatori, largamente sottostimata[43] Un caso a parte è quello della violenza domestica[44].

Dopo un'aggressione sessuale, la persona può vivere reazioni di diverso genere, non c'è una risposta univoca: alcune persone reagiscono immediatamente, altre dopo molto tempo; alcune persone rimangono traumatizzate, altre recuperano. Nelle prime fasi dopo l'aggressione, molte persone riferiscono stati di:

Alcune persone negano l'accaduto, cioè non riconoscono pienamente l'accaduto oppure minimizzano l'intensità dell'esperienza vissuta. Ciò è più frequente quando l'aggressore è un conoscente della vittima[40].

Nei primi giorni e settimane che seguono l'aggressione, è molto normale per una persona sperimentare emozioni molto intense e talvolta imprevedibili. Il ricordo dell'accaduto può ripresentarsi alla mente a più riprese, e gli incubi non sono rari. Alcune persone riferiscono di avere difficoltà a concentrarsi e a dormire. Alcune persone presentano dei sintomi estremamente gravi, che impediscono alla persona di chiedere aiuto oppure di parlare dell'accaduto con amici e familiari. Si parla in questo caso di Sindrome acuta da stress (Acute Stress Disorder ASD). I sintomi includono[40]:

  • il sentirsi intorpidito e distaccato come se si stesse vivendo un sogno, e percepire il mondo esteriore come strano e irreale
  • difficoltà a ricordare dettagli importanti dell'aggressione
  • rivivere l'aggressione con pensieri ossessivi, ricordi, incubi
  • evitare luoghi e cose che ricordano l'aggressione
  • ansia crescente

Altre reazioni a un'aggressione sessuale possono essere:

  • depressione grave (Major Depressive Disorder MDD): le ricerche dimostrano che almeno 1/3 delle vittime di stupro vivono almeno un periodo di depressione grave, e che il 17% delle vittime si suicida.
  • rabbia: benché dopo un evento del genere una reazione di rabbia sia sana e normale, alcune ricerche suggeriscono che una rabbia intensa e prolungata nel tempo può interferire con il processo di guarigione.
  • senso di vergogna e colpa: questi sentimenti sono molto normali dopo un'aggressione sessuale. Alcune donne biasimano sé stesse per l'accaduto. Questo è ancora più frequente se l'aggressore è un conoscente oppure se le vittime non ricevono aiuto da parte di familiari, amici, autorità. Il senso di vergogna e colpa può anche impedire alla donna di raccontare ad altri l'accaduto.
  • Problemi sociali e relazionali: alcune donne diventano troppo ansiose o depresse per voler continuare ad avere una vita sociale; il rendimento sul lavoro ne risente.
  • Problemi sessuali: la vittima può temere ed evitare ogni tipo di contatto.
  • Alcool e droga: rispetto a donne che non hanno subito tale esperienza, le donne sopravvissute a uno stupro hanno 3-4 volte maggiori possibilità di fumare marijuana, 6 volte di far uso di cocaina, e 10 volte di far uso di droghe più pesanti[40].

Quasi sempre chi ha vissuto un trauma riesce a mettere in atto delle strategie per difendersi dal dolore. Alcune di queste strategie però, apparentemente efficaci in un primo momento, possono in seguito divenire veri e propri disagi. Talvolta ad esempio si cerca di calmare l'ansia e le preoccupazioni assumendo alcool, droghe o eccedendo con gli psicofarmaci, ma col tempo questo può diminuire le energie per affrontare la situazione. Così pure l'oblio e la minimizzazione possono impedire di affrontare il problema. Con il tempo, se non si è ricevuto il sostegno adeguato, si possono sviluppare conseguenze e disturbi più evidenti e definiti, come attacchi di panico, fobie, disturbi alimentari, disturbi del sonno (incubi, sogni ricorrenti), malesseri o malattie di tipo psicosomatico, dipendenza da sostanze. Si parla in questo caso di sindrome post-traumatica (Post Traumatic Stress Disorders PTSD)[45].

In Italia, alla fine degli anni novanta sono nati numerosi Centri antiviolenza finalizzati ad accogliere le donne che hanno subito violenza e aiutarle a superare il trauma subito.

Effetti sui figli nati in conseguenza

[modifica | modifica wikitesto]

In seguito a una violenza sessuale la possibilità di restare incinta è elevata; spesso la donna vittima si trova davanti a due scelte egualmente pesantissime: abortire o tenersi il figlio che le ricorderà per sempre lo stupro subito. In più c'è la triste possibilità che il bambino in questione rimanga a sua volta traumatizzato a vita nel caso scoprisse di essere stato concepito in seguito a uno rapporto sessuale non consenziente. Onde evitare queste infelici prospettive è fondamentale fornire alla vittima un supporto psicologico adeguato e tutelare l'eventuale nascituro se mai la donna decidesse di tenerlo.

Conseguenze sociali

[modifica | modifica wikitesto]

Colpevolizzazione della vittima

[modifica | modifica wikitesto]

Nei casi di stupro, si osserva spesso la colpevolizzazione della vittima, una strategia che può essere attuata dal singolo quale una delle tipiche tecniche di neutralizzazione, in cui la responsabilità del gesto viene capovolta e l'onere della colpa viene addossata sulla vittima, indicata come colpevole di comportamenti di provocazione sessuale e quindi, seppur in via indiretta, criminogeni: nel caso di vittima femminile, ad esempio, la donna stuprata può essere indicata quale vera colpevole della devianza dello stupratore, il quale sarebbe stato indotto all'approccio sessuale dalla condotta ammiccante della vittima, da un suo particolare abbigliamento, o da eventuali atteggiamenti sensuali o provocanti. Tina Lagostena Bassi in un'intervista del 1983 con Enzo Biagi, argomentò che nel caso di vittima maschile le dinamiche di colpevolizzazione sono assolutamente identiche a quelle di stupro ai danni di una donna[20].

Cultura dello stupro

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura dello stupro.

La tecnica neutralizzante della colpevolizzazione della vittima agisce secondo un meccanismo sociale imputato alla cosiddetta cultura dello stupro. La cultura dello stupro legittima l'uso della forza nel corteggiamento da parte dell'uomo in quanto si pensa che la donna non possa concedersi liberamente ma necessiti della violenza come pretesto per avere un rapporto sessuale. In tale orizzonte culturale, si ritiene che uno stupro sia comunque stato provocato dalla donna, con atteggiamenti volutamente ambigui.

In alcune culture dove è ancora molta l'importanza data all'onore, la donna che ha subito uno stupro è considerata "disonorata" e portatrice di vergogna per l'intera famiglia, quindi non può sposarsi e se sposata, può essere ripudiata dal marito. Ci sono casi recenti documentati in cui la donna stuprata è stata uccisa dai famigliari con un delitto d'onore[46].

L'avvocata Tina Lagostena Bassi in un'intervista con Enzo Biagi nel 1983 cita una sentenza del tribunale di Siena del 1981, che accordò un indennizzo di 90 milioni di lire a una ragazza di 16 anni stuprata da nove giovani della "Siena bene": la motivazione di questo indennizzo, il più alto accordato finora nella storia della giurisprudenza, è che la ragazza non avrebbe più potuto sposarsi e quindi le andava garantita la possibilità di costruirsi una posizione senza passare per il matrimonio[47].
Negli anni 1990, durante la guerra in Bosnia gli stupri furono usati come arma di pulizia etnica per annientare la popolazione musulmana ed ebbero come effetto quello di disgregare intere famiglie[48].
Allorché la vittima dello stupro è un uomo, la vittima può provare ulteriore difficoltà a riportare l'accaduto in quanto, specialmente in alcune culture, lo stupro ha attentato alla sua "virilità". La vittima può allora trovarsi nella condizione di essere assimilato a un omosessuale e rigettato in quanto tale dai famigliari: in un reportage per il Guardian, Will Storr riferisce diversi casi di uomini ugandesi vittime di stupro in guerra, abbandonati dalla moglie che li giudicava incapaci di provvedere alla famiglia[49].

Statistiche internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

La seguente lista dell'ONU[50] enumera i casi totali e percentuali registrati. Non include i casi per cui non è stata sporta denuncia.[51] Non specifica se i casi registrati siano presunti, se siano giunti a giudizio, o sia stata emessa sentenza di colpevolezza per il denunciato. Non tiene infine conto delle diverse declinazioni del termine "stupro" che si hanno nel mondo. Si noti che la tabella riporta i casi senza distinzione di genere includendo anche i minorenni.

Stupri a livello nazionale, numero di casi registrati dalle forze dell'ordine
Stato Numero totale Casi ogni 100.000 persone
2004 2007 2010 2004 2007 2010
Kenya 1440 876 4,1 2,3
Mauritius 40 77 51 3,2 6 3,9
Mozambico 102 41 0,5 0,2
Uganda 549 599 709 2 2 2,1
Zimbabwe 4997 4762 39,7 38,2
Camerun 555 447 3,2 2,4
Algeria 630 836 1,9 2,5
Egitto 21 63 0 0,1
Marocco 453 1215 1,5 3,9
Sudan
Botswana 1865 92,9
Lesotho 1797 85,3
Swaziland 849 77,5
Guinea 92 1
Senegal 167 693 1,5 5,6
Sierra Leone 135 2,5
Bahamas 135 78 41,1 22,7
Barbados
Grenada 30 32 29 30,6
Giamaica 668 24,4
Saint Kitts e Nevis 15 28,6
Saint Vincent e Grenadine 66 60 28 60,8 55 25,6
Trinidad e Tobago 305 317 23,3 23,9
Belize 21 6,7
Costa Rica 600 14,2
El Salvador 681 11
Guatemala 363 318 2,9 2,4
Messico 13650 14199 14993 13 13 13,2
Nicaragua 1829 31,6
Panama 629 855 996 19,8 25,5 28,3
Argentina 3276 8,3
Bolivia 1437 2587 15,2 26,1
Cile 1845 1980 11,4 11,9
Colombia 1188 3379 3149 2,8 7,6 6,8
Ecuador 1246 9,4
Guyana 117 15,5
Paraguay
Perù 5721 7208 21 25,6
Suriname 223 45,2
Uruguay 327 9,8
Bermuda 43 67.3
Canada 587 528 576 1.8 1.6 1.7
Stati Uniti d'America 95089 92610 84767 32.3 30.6 27.3
Kazakistan 1514 9.8
Kirghizistan 278 300 314 5.5 5.8 5.9
Tagikistan 53 47 0.8 0.7
Turkmenistan 36 0.8
Hong Kong 92 107 112 1.4 1.6 1.6
Giappone 2176 1766 1289 1.7 1.4 1.0
Mongolia 378 355 342 15.0 13.5 12.4
Corea 6321 13.5
Brunei 26 7.3
Filippine 2918 2409 3.5 2.7
Singapore 103 2.5
Thailandia 5152 4636 7.6 6.7
Bangladesh
India 18233 20737 22172 1.6 1.8 1.8
Maldive 1 5 0.3 1.6
Nepal
Sri Lanka 1432 7.3
Armenia 9 5 11 0.3 0.2 0.4
Azerbaigian 25 34 16 0.3 0.4 0.2
Bahrein 27 21 4.0 2.3
Cipro 41 19 4.0 1.8
Georgia 62 156 82 1.4 3.5 1.9
Israele 1319 1270 20.4 18.4
Giordania
Kuwait 98 137 4.5 5.6
Libano
Palestina 98 2.8
Oman 132 5.2
Qatar 13 1.8
Siria 97 125 0.5 0.6
Turchia 1638 1148 2.4 1.6
Emirati Arabi Uniti 52 1.4
Yemen 125 0.6
Bielorussia 386 336 3.9 3.5
Bulgaria 529 225 211 6.8 2.9 2.8
Repubblica Ceca 687 637 6.7 6.2
Ungheria 267 215 246 2.6 2.1 2.5
Polonia 2176 1827 1567 5.7 4.8 4.1
Moldavia 297 281 368 7.8 7.7 10.3
Romania 953 1047 4.4 4.8
Russia 8848 7038 4907 6.1 4.9 3.4
Slovacchia 224 182 4.1 3.4
Ucraina 964 878 635 2.0 1.9 1.4
Danimarca 562 492 10.4 9.0
Estonia 121 122 81 9.0 9.1 6.0
Finlandia 595 739 818 11.4 14.0 15.2
Islanda 51 87 17.4 28.5
Irlanda 409 357 479 10.0 8.3 10.7
Lettonia 319 93 78 13.8 4.1 3.5
Lituania 260 200 208 7.6 5.9 6.3
Norvegia 739 945 938 16.1 20.0 19.2
Svezia 2261 4749 5960 25.2 51.8 63.5
Regno Unito 14013 12673 15934 26.4 23.4 28.8
Albania 41 24 1.3 0.7
Andorra 2 1 2.5 1.2
Bosnia ed Erzegovina 44 46 1.2 1.2
Croazia 165 162 141 3.7 3.7 3.2
Grecia 240 185 215 2.2 1.6 1.9
Italia 3734 6.4
Malta 13 10 11 3.2 2.4 2.6
Montenegro
Portogallo 338 305 424 3.2 2.9 4.0
Serbia 105 72 1.1 0.7
Slovenia 87 97 63 4.4 4.8 3.1
Spagna 2530 1578 5.7 3.4
Macedonia del Nord
Austria 687 710 875 8.4 8.5 10.4
Belgio 2944 3232 2991 28.4 30.7 27.9
Francia 10506 10132 17.3 16.4
Germania 8831 7511 7724 10.7 9.1 9.4
Liechtenstein 1 1 0 2.9 2.8 0.0
Lussemburgo 44 9.2
Principato di Monaco
Paesi Bassi 1800 2095 1530 11.1 12.7 9.2
Svizzera 573 648 543 7.8 8.6 7.1
Australia
Nuova Zelanda 1143 1129 27.0 25.8
Isole Salomone 170 61 37.2 12.3

Situazione e legislazione

[modifica | modifica wikitesto]

Normativa in Italia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Violenza sessuale (ordinamento italiano).

In Italia la violenza sessuale è punita dagli artt. 609-bis e seguenti del codice penale. Il Codice descrive la costrizione mediante violenza o minaccia a compiere o subire atti sessuali[52]. Il reato viene punito a querela della persona offesa, fatti salvi i casi procedibili d'ufficio secondo l'art. 609 septies.[53]

Situazione e legislazione internazionale

[modifica | modifica wikitesto]

A solo titolo di esempio una semplice carrellata su quanto avviene in altri Paesi.

  • In Francia lo stupro è una violenza sessuale che coinvolge, secondo l'articolo 222-23 del codice penale, qualsiasi atto di penetrazione sessuale, qualunque sia la sua natura, commesso nei confronti di un'altra persona con la violenza, la coercizione, minaccia o sorpresa. Il criminale è punito con una pena da 15 anni di carcere sino all'ergastolo (ad esempio, in caso di recidiva, o se lo stupro è stato accompagnato da tortura)[54].
  • In Svezia vengono puniti molti comportamenti ritenuti reati se prevedono maltrattamenti o comunque l'uso della forza o delle minacce[55].
  • Negli Stati Uniti ogni 5 minuti, in media, una persona è aggredita sessualmente[56], e una persona su sei è stata vittima di violenza sessuale, tentata violenza o molestie sessuali.[57] Lo stupro maritale divenne reato per la prima volta in Sud Dakota nel 1975 e dal 1993 divenne reato in tutti i 50 stati. Nel 1994 venne fondato il RAINN[58] (Rape and Incest National Network), a cui aderirono nel tempo personalità come Tori Amos, Christina Ricci e Mick Foley.
  • In Canada il reato di stupro generico è stato abolito e sostituito con il reato di violenza sessuale, puntualizzando l'attenzione sulla violenza dell'atto ed includere tutte le forme di contatto sessuale non consensuale. Una donna su tre è stata vittima di almeno un'aggressione sessuale dall'età di 16 anni. Due terzi delle vittime hanno meno di 18 anni. Oltre l'80% delle vittime di violenza sessuale sono donne, molte sono state aggredite dal marito e le violenze sono avvenute per lo più in casa[59].
  • In Arabia Saudita lo stupro è un reato grave e può essere punito con la pena di morte, dal 2008, e tale pena è già stata inflitta in molti casi. Nei casi meno gravi si condanna alla carcerazione o si infligge la fustigazione. Le donne sono autorizzate a difendersi contro un uomo che vuole violentarle usando ogni mezzo. Anche la vittima può essere punita se si ritene responsabile a causa della sua condotta[60].
  • In Israele viene punito anche il rapporto consensuale se l'uomo fornisce una falsa identità. Un palestinese, ad esempio, è stato condannato alla detenzione perché aveva dichiarato ad una donna di essere ebreo[61].
  • Il Giappone ha avuto il minor numero di casi di stupro denunciati tra tutti i paesi sviluppati. Nel 2002 ci sono stati complessivamente nel Paese, secondo le Nazioni Unite, 2.357 casi di stupro, con un tasso di 1,85 per 100.000 abitanti; 5 volte meno della Germania nello stesso periodo e 18 volte meno che negli Stati Uniti[62].
  • In Pakistan la legge religiosa del 1979 ed in vigore fino al 2006 stabiliva che lo stupro dovesse essere provato da quattro testimoni maschi, senza di questi la denunciante rischiava essere incriminata per relazione extra-coniugale. In seguito la prova è stata spostata all'indagine medica e all'analisi delle circostanze del fatto[63].
  1. ^ Violenza sessuale, su treccani.it, Enciclopedia Treccani. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  2. ^ stupro in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato l'11 luglio 2020.
  3. ^ stuprare: significato e definizione - Dizionari, su stuprare: significato e definizione - Dizionari - La Repubblica. URL consultato l'11 luglio 2020.
  4. ^ Ricerca | Garzanti Linguistica, su garzantilinguistica.it. URL consultato l'11 luglio 2020.
  5. ^ Stupro: Definizione e significato di stupro - Dizionario italiano - Corriere.it, su dizionari.corriere.it. URL consultato l'11 luglio 2020.
  6. ^ Tipicamente, la violenza sessuale è espressione di aggressività, di collera o di bisogno di potere; psicologicamente, è più violenta che sessuale. Traumi non di origine genitale si verificano in circa il 50% delle violenze sulle donne. Erin G. Clifton, PhD, Department of Psychiatry, University of Michigan, Esame medico della vittima di violenza carnale, su msdmanuals.com. URL consultato il 5 giugno 2021.
  7. ^ Flavio Argirò, La Corte penale internazionale: organi, competenza, reati, processo, su books.google.it, Giuffrè Editore, 2006, p. 671. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  8. ^ Quarta Convenzione di Ginevra (1949)
  9. ^ II Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 1949, (1977)
  10. ^ Vallini e altri, p.376.
  11. ^ a b (EN) Elements of Crimes. PDF: International Criminal Court
  12. ^ (EN) S. Harrendorf, M. Heiskanen, S. Malby, International Statistics on Crime and Justice (PDF), su unodc.org, United Nations Office on Drugs and Crime, 2010. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  13. ^ Indagine multiscopo dell'Istat 2004 (PDF), su istat.it. URL consultato il 14 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2010).
  14. ^
    «22 «Quando si troverà un uomo coricato con una donna sposata, tutti e due moriranno: l’uomo che si è coricato con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo a Israele.

    23 Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei, 24 condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete a morte: la fanciulla perché, essendo in città, non ha gridato, e l’uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai via il male di mezzo a te. 25 Ma se l’uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e, facendole violenza, si corica con lei, allora morirà soltanto l’uomo che si sarà coricato con lei; 26 non farai niente alla fanciulla; nella fanciulla non c’è colpa degna di morte; si tratta di un caso come quello di un uomo che aggredisce il suo prossimo e lo uccide, 27 perché egli l’ha trovata per i campi; la fanciulla fidanzata ha gridato, ma non c’era nessuno per salvarla.

    28 Quando un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l’afferra e si corica con lei e sono sorpresi, 29 l’uomo che si è coricato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento e lei sarà sua moglie, perché l’ha disonorata; e non potrà mandarla via per tutto il tempo della sua vita.»

  15. ^ Lisia, Apologia per l'uccisione di Eratostene, Antenore, 1985 - ISBN 88-8455-194-3
  16. ^
    «Alla vista dei congiunti, scoppia a piangere. Il marito allora le chiede: "Tutto bene?" Lei gli risponde: "Come fa ad andare tutto bene a una donna che ha perduto l'onore? Nel tuo letto, Collatino, ci son le tracce di un altro uomo: solo il mio corpo è stato violato, il mio cuore è puro e te lo proverò con la mia morte. Ma giuratemi che l'adultero non rimarrà impunito. Si tratta di Sesto Tarquinio: è lui che ieri notte è venuto qui e, restituendo ostilità in cambio di ospitalità, armato e con la forza ha abusato di me. Se siete uomini veri, fate sì che quel rapporto non sia fatale solo a me ma anche a lui." Uno dopo l'altro giurano tutti. Cercano quindi di consolarla con questi argomenti: in primo luogo la colpa ricadeva solo sull'autore di quell'azione abominevole e non su di lei che ne era stata la vittima; poi non è il corpo che pecca ma la mente e quindi, se manca l'intenzione, non si può parlare di colpa. Ma lei replica: "Sta a voi stabilire quel che si merita. Quanto a me, anche se mi assolvo dalla colpa, non significa che non avrò una punizione. E da oggi in poi, più nessuna donna, dopo l'esempio di Lucrezia, vivrà nel disonore!" Afferrato il coltello che teneva nascosto sotto la veste, se lo piantò nel cuore e, piegandosi sulla ferita, cadde a terra esanime tra le urla del marito e del padre.»
  17. ^ Cf. Eva Menzio (a cura di), Artemisia Gentileschi, Lettere precedute da Atti di un processo di stupro, Abscondita, Milano, 2004
  18. ^ Vedasi Mary D. Garrard, Artemisia Gentileschi The Image of the Female Hero in Italian Baroque Art, 1991, ISBN 9780691002859.. Una lettura del processo basata sul concetto di stuprum inteso come nella normativa del Seicento si intendeva, e dunque come deflorazione di donna vergine o come rapporto sessuale dietro promessa di matrimonio non mantenuta, è il risultato degli studi più recenti, cfr. M. Di Sivo, "«Il signor Horatio mi ritraheva»… ", 2005, cit. in bibliografia
  19. ^
    «sin autem per vim raptus virginis vel viduae vel sanctimonialis, velatae vel aliae, fuerit perpetratus, tunc et peccatores et ii qui opem flagitio dederunt, capite puniuntur secundam nostrae constitutionis definitionem, ex qua haec apertius possibile est scire.»
  20. ^ a b TINA LAGOSTENA BASSI intervistata da Enzo Biagi. URL consultato il 2 maggio 2022.
  21. ^ Retired Marine Reveals Secret Suffering of Male Military Rape Victims, Daily Beast
  22. ^ Igiaba Scego, Cosa succede quando le vittime di abusi sono uomini, Internazionale 2016
  23. ^ Lara Stemple, Male Rape and Human Rights"
  24. ^ Amnesty Pisa, Donne e tortura, su pisa.amnesty.it. URL consultato il 24 agosto 2008 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2009).
  25. ^ Amnesty International, China: Reports of torture and ill-treatment of followers of the Fa Lun Gong, 22 October 1999 Archiviato il 4 febbraio 2009 in Internet Archive.
  26. ^ Horacio Verbitsky, Il volo. Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos, 2008
  27. ^ (EN) Will Storr, The rape of men: the darkest secret of war, in The Guardian, 16 luglio 2011. URL consultato il 19 ottobre 2016.
    «In El Salvador, 76% of male political prisoners surveyed in the 1980s described at least one incidence of sexual torture.»
  28. ^ Anne-Laure Pineau,Sophie Tardy-Joubert, Dopo l’11 settembre le violenze sessuali sono diventate metodi di tortura, su Internazionale, 15 gennaio 2017. URL consultato il 2 maggio 2022.
  29. ^ CNJ / Violenza sulle donne in Bosnia, su cnj.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  30. ^ «Lo stupro è un'arma di guerra» Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  31. ^ (EN) Will Storr, The rape of men: the darkest secret of war, in The Guardian, 16 luglio 2011. URL consultato il 19 ottobre 2016.
    «One of the few academics to have looked into the issue in any detail is Lara Stemple, of the University of California's Health and Human Rights Law Project. Her study Male Rape and Human Rights notes incidents of male sexual violence as a weapon of wartime or political aggression in countries such as Chile, Greece, Croatia, Iran, Kuwait, the former Soviet Union and the former Yugoslavia. Twenty-one per cent of Sri Lankan males who were seen at a London torture treatment centre reported sexual abuse while in detention. In El Salvador, 76% of male political prisoners surveyed in the 1980s described at least one incidence of sexual torture. A study of 6,000 concentration-camp inmates in Sarajevo found that 80% of men reported having been raped.»
  32. ^ Preventing intimate partner and sexual violence against women : taking action and generating evidence | WorldCat.org, su search.worldcat.org. URL consultato l'8 marzo 2025.
  33. ^ a b Preventing Sexual Violence | Sexual Violence Prevention | CDC, su web.archive.org, 14 giugno 2024. URL consultato l'8 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2024).
  34. ^ Ha i denti il preservativo che intrappola e denuncia gli stupratori - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  35. ^ Preventing intimate partner and sexual violence against women : taking action and generating evidence | WorldCat.org, su search.worldcat.org. URL consultato il 10 marzo 2025.
  36. ^ a b Burgess, Ann Wolbert; Lynda Lytle Holmström (1974). "Rape Trauma Syndrome". Am J Psychiatry. 131 (9): 981–986. doi:10.1176/ajp.131.9.981. PMID 4415470
  37. ^ Donatella Barus, La violenza contro le donne ferisce la salute di corpo e mente, Fondazione Veronesi, 25 novembre 2017
  38. ^ Julia Whealin, Ph.D.,Child Sexual Abuse, PTSD Information Center, updated May 2007 Archiviato l'8 settembre 2008 in Internet Archive.
  39. ^ Ginger Gorman, "Unspoken abuse: Mothers who rape their sons", News.com.au, 2017
  40. ^ a b c d Sue Orsillo, Ph.D., Sexual Assault against Females, PTSD Information Center, updated May 2007 Archiviato il 21 agosto 2008 in Internet Archive.
  41. ^ Rape of Women in a War Zone, PTSD Information Center, updated May 2007 Archiviato il 25 settembre 2008 in Internet Archive.
  42. ^ Military Sexual Trauma, PTSD Information Center, updated May 2007 Archiviato il 14 gennaio 2009 in Internet Archive.
  43. ^ Igiaba Scego, Cosa succede quando le vittime di abusi sono uomini, in Internazionale, 30 settembre 2016. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  44. ^ Michelle Rice, Ph.D., Domestic Violence, PTSD Information Center, updated May 2007 Archiviato il 27 luglio 2008 in Internet Archive.
  45. ^ CADM Casa delle donne maltrattate, Guida per le donne che hanno subito violenza
  46. ^ Delitto d'onore: uccisa dallo zio perché era stata stuprata - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 2 maggio 2022.
  47. ^ TINA LAGOSTENA BASSI intervistata da Enzo Biagi, "Film Story: stupro" (1983) di Enzo Biagi, AccasFilm
  48. ^ Bosnia-Erzegovina L'arma dello stupro durante la guerra, International Business Times 2014, su it.ibtimes.com. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2016).
  49. ^ (EN) Will Storr, The rape of men: the darkest secret of war, in The Guardian, 16 luglio 2011. URL consultato il 19 ottobre 2016.
    «In Uganda, survivors are at risk of arrest by police, as they are likely to assume that they're gay – a crime in this country and in 38 of the 53 African nations. They will probably be ostracised by friends, rejected by family and turned away by the UN and the myriad international NGOs that are equipped, trained and ready to help women. They are wounded, isolated and in danger. In Uganda, i sopravvissuti allo stupro rischiano di essere arrestati dalla polizia perché è probabile che si pensi siano gay - il che è reato in questo paese così come in 38 su 53 stati africani. Saranno probabilmente ostracizzati dagli amici, rifiutati dai familiari e respinti dalle Nazioni Unite e dalla miriade di organizzazioni non governative che sono equipaggiate, formate e pronte ad aiutare le donne. Sono feriti, isolati e in pericolo.»
  50. ^ https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/Crime-statistics/Sexual_violence_sv_against_children_and_rape.xls
  51. ^ [1] (XLS file)
  52. ^ Articolo 609-bis del Codice Penale italiano:
    «Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento dei fatto; 2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi.»
  53. ^ Articolo 609 septies Codice Penale, su brocardi.it.
  54. ^ (FR) Code pénal Paragraphe 1: Du viol, su legifrance.gouv.fr, Légifrance - Governo francese. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  55. ^ (SV) Brottsbalk (1962:700), su lagen.nu, Lagen.nu. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  56. ^ Articolo di RaiNewsnet, aggiornato il 24 novembre 2006 alle ore 14:47
  57. ^ Rapporto del Bureau of Justice Statistics degli Stati Uniti (PDF), su ojp.usdoj.gov.
  58. ^ Rape and Incest National Network, su rainn.org.
  59. ^ (FR) Des chiffres qui parlent =msss.gouv.qc.ca, su msss.gouv.qc.ca, Gouvernement du Québec, 2016. URL consultato il 23 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2016).
  60. ^ (EN) Saudi rape victim's husband blames judge for punishment, su cnn.com, CNN, 21 novembre 2007. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  61. ^ (EN) Jurists Say Arab's Rape Conviction Sets Dangerous Precedent, su haaretz.com, Haaretz Daily Newspaper Ltd, 21 luglio 2010. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  62. ^ (EN) Eighth United Nations Survey of Crime Trends and Operations of Criminal Justice Systems (PDF), su unodc.org, nazioni Unite, 2002. URL consultato il 23 ottobre 2016.
  63. ^ (FR) Le viol n’est pas un « crime » d’adultère! =alterinter.org, su alterinter.org, Alternatives International. URL consultato il 23 ottobre 2016.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85111402 · GND (DE4042696-8 · J9U (ENHE987007563122705171