Werner Thissen
Werner Thissen arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Monsignor Thissen nel 2007. | |
In Christo nova creatura | |
Titolo | Amburgo |
Incarichi attuali | Arcivescovo emerito di Amburgo (dal 2014) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 3 dicembre 1938 a Kleve |
Ordinato presbitero | 29 giugno 1966 |
Nominato vescovo | 16 aprile 1999 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 24 maggio 1999 dal vescovo Reinhard Lettmann |
Elevato arcivescovo | 22 novembre 2002 da papa Giovanni Paolo II |
Werner Thissen (Kleve, 3 dicembre 1938) è un arcivescovo cattolico tedesco, dal 21 marzo 2014 arcivescovo emerito di Amburgo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Werner Thissen è nato a Kleve il 3 dicembre 1938.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo essersi diplomato al liceo del Collegium Augustinianum Gaesdonck di Goch, ha iniziato a studiare economia all'Università di Colonia.[1] In seguito è entrato in seminario e ha studiato filosofia e teologia cattolica all'Università di Münster. Durante gli studi è diventato membro attivo dell'associazione studentesca cattolica Germania Münster. Nel 1974 ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in esegesi neo-testamentaria alla Facoltà teologica cattolica di Münster dell'Università di Münster con una tesi sul Vangelo secondo Marco.
Il 29 giugno 1966 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Münster. In seguito è stato vicario parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe a Dorsten dal 1966 al 1969; direttore spirituale del Collegium Johanneum, un internato per giovani a Ostbeveren, dal 1969 al 1971 e vice-rettore del seminario diocesano di Münster dal 1971 al 1977. Dal 1977 è stato responsabile del dipartimento di pastorale del vicariato generale della diocesi e lo stesso anno è stato nominato membro del consiglio spirituale. Nel 1984 è stato nominato canonico del duomo di Münster. Nel 1986 il vescovo Reinhard Lettmann lo ha nominato suo vicario generale per la parte della Renania Settentrionale-Vestfalia, cioè con l'esclusione della Bassa Sassonia, ufficio nel quale nel 1999 è stato confermato dal nuovo vescovo Norbert Kleyboldt. Durante questo periodo, ha fatto parte della cerchia degli oratori del programma ARD Das Wort zum Sonntag per quasi dieci anni.[2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 aprile 1999 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Münster e titolare di Scampa. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 24 maggio successivo dal vescovo di Münster Reinhard Lettmann, coconsacranti i vescovi ausiliari Alfons Demming e Heinrich Janssen. Ha prestato servizio come responsabile delle regioni pastorali di Borken e di Steinfurt.
Nel 2000 è stato nominato commendatore con placca dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme dal cardinale gran maestro Carlo Furno. Il 7 ottobre dello stesso anno è stato investito delle insegne da Anton Schlembach, gran priore della luogotenenza tedesca. Dal 2005 al 2013 è stato priore della provincia della Germania del Nord dell'Ordine. Gli è succeduto Dechant Bernhard Stecker.
Il 22 novembre 2002 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Amburgo.[3] Ha preso possesso della diocesi il 25 gennaio successivo. Con l'ingresso in diocesi ha lasciato il capitolo della cattedrale e il clero della diocesi di Münster. Il vescovo Reinhard Lettmann lo ha quindi nominato canonico onorario.
Nel novembre del 2006 ha compiuto la visita ad limina.
Il 21 marzo 2014 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.[4] Ha preso residenza e collabora nella pastorale della parrocchia di San Giorgio ad Amburgo.[5]
In seno alla Conferenza episcopale tedesca è stato membro della X commissione per la Chiesa mondiale e presidente della sottocommissione per le questioni relative agli aiuti allo sviluppo e in particolare era responsabile dell'Organizzazione per i soccorsi episcopali "Misereor".
Ha pubblicato vari libri di tipo spirituale e ha tenuto regolari meditazioni alla radio.
In un'intervista del novembre del 2019 ha ammesso gravi errori nel trattare i casi di abusi sessuali quando operava nella diocesi di Münster.[6]
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Vescovo Eugène de Mazenod, O.M.I.
- Cardinale Joseph Hippolyte Guibert, O.M.I.
- Cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne
- Cardinale Pietro Gasparri
- Arcivescovo Cesare Orsenigo
- Cardinale Josef Frings
- Vescovo Michael Keller
- Vescovo Heinrich Tenhumberg
- Vescovo Reinhard Lettmann
- Arcivescovo Werner Thissen
Araldica
[modifica | modifica wikitesto]Stemma | Titolare | Descrizione |
Werner Thissen Arcivescovo di Amburgo | Lo stemma è diviso in quattro. Il primo e il quarto settore contengono lo stemma dell'arcidiocesi di Amburgo, il secondo e il terzo quello personale dell'arcivescovo Werner Thissen. Sullo stemma dell'arcidiocesi sono presenti due chiavi incrociate in diagonale, una stella a sei punte in alto e un cuore d'argento da cui cresce una croce in basso. Tutte le figure sono di colore argento. Le due chiavi sono quelle di Pietro apostolo ed erano presenti anche nello stemma dell'antica arcidiocesi di Amburgo-Brema, che è stata soppressa dopo la Riforma protestante. La stella si riferisce a Maria, patrona della città di Amburgo e della chiesa cattedrale dell'arcidiocesi. Il cuore sotto la croce era presente nello stemma del vescovo Niccolò Stenone e rappresenta la parte del Meclemburgo dell'arcidiocesi. Sullo stemma personale di monsignor Thissen sono presenti su campo blu un'ascia d'argento con un manico d'oro, un cigno d'argento e una croce dorata circondata da tre sfere d'oro in alto, a sinistra e a destra. L'ascia è l'attributo dell'apostolo e martire Mattia apostolo, da cui deriva il cognome Thissen. Il cigno si riferisce alla leggenda e alla storia della città natale di Thissen, Kleve, e la croce con le tre sfere è presente nello stemma del Collegium Augustinianum Gaesdonck di Goch. Sotto lo scudo vi è il pallio bianco con quattro croci nere, insegna dei metropoliti. Dietro lo scudo vi è la croce processionale arcivescovile e sopra un galero verde con dieci nappe dello stesso colore su ogni lato. Come motto ha scelto l'espressione "In christo nova creatura" (In Cristo, è una nuova creatura) tratta da 2 Corinzi 5,17[7]. |
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andreas Daams, Aufbruch in die große Welt, in derwesten.de, 22 ottobre 2014. URL consultato il 19 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2019).
- ^ "La parola per la domenica compie 60 anni", intervista su You Tube di monsignor Werner Thissen.
- ^ Nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Hamburg (Repubblica Federale della Germania), in Sala Stampa della Santa Sede, 22 novembre 2002. URL consultato il 28 settembre 2019.
- ^ Rinuncia dell'Arcivesco di Hamburg (Germania), in Sala Stampa della Santa Sede, 21 marzo 2014. URL consultato il 28 settembre 2019.
- ^ Der Hamburger Erzbischof blickt auf sein persönliches Jahr - Werner Thissen: Alles wird neu
- ^ Missbrauch: Erzbischof Werner Thissen räumt schwere Fehler ein, in kirche-und-leben.de, 6 novembre 2019. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ 2Cor 5,17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Werner Thissen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Werner Thissen, in Catholic Hierarchy.
- Bibliografia di e su Josef Homeyer nel catalogo della Biblioteca nazionale tedesca.
- Profilo sul sito web dell'arcidiocesi di Amburgo. Archiviato il 1º luglio 2019 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18058665 · ISNI (EN) 0000 0000 4829 5021 · LCCN (EN) nr93024786 · GND (DE) 189543000 |
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