Wilfried Peeters
Wilfried Peeters | |||||||||||||||||||||||||
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Wilfried Peeters alla Parigi-Tours 1997 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Belgio | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2001 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 3 aprile 2022 | |||||||||||||||||||||||||
Wilfried Peeters (Mol, 10 luglio 1964) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada belga. Professionista dal 1986 al 2001, vinse la Gand-Wevelgem 1994. Dal 2003 è direttore sportivo della Quick-Step Alpha Vinyl, già Omega Pharma, Etixx e Deceuninck.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Fiammingo, passò professionista ventiduenne, nell'agosto 1986, con il team Sigma diretto dall'ex ciclista Willy Teirlinck. Trasferitosi alla GB-MG Maglificio di Giancarlo Ferretti e Patrick Lefevere al termine della stagione 1992 – corsa per la tedesca Telekom – nel 1994 si aggiudicò la 56ª edizione della Gand-Wevelgem, una delle principali classiche delle Fiandre, battendo allo sprint l'italiano Franco Ballerini. L'anno dopo passò alla Mapei-GB.
Nel 1996 venne selezionato per partecipare alla corsa su strada dei Giochi olimpici di Atlanta: chiuse quindicesimo. Nel 1998 si classificò terzo alla Parigi-Roubaix, completando la tripletta Mapei alle spalle di Ballerini e di Andrea Tafi,[1] mentre l'anno seguente, ancora nella "Regina delle classiche", concluse secondo, battuto da Tafi, davanti al compagno Tom Steels e con a referto, per la cronaca, la seconda tripletta Mapei consecutiva (la terza in quattro anni).[2]
Per il 2001 seguì Lefevere e il capitano Johan Museeuw (con i quali, tra GB e Mapei, aveva già corso per otto stagioni) nella loro nuova formazione, la Domo-Farm Frites: degno di nota, quell'anno, il quinto posto alla Parigi-Roubaix, nel giorno in cui sul podio della corsa salirono tre suoi compagni di squadra, nell'ordine Servais Knaven, Museeuw e Romāns Vainšteins.[3] Fu quella l'ultima stagione da professionista per Peeters: dal 2002 cominciò una nuova collaborazione con Lefevere, questa volta nelle vesti di direttore sportivo, prima alla Domo, poi, dal 2003, nella Quick-Step, rinominata negli anni anche Omega Pharma, Etixx e Deceuninck.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- Gand-Wevelgem
- 4ª tappa Niederösterreich Rundfahrt
- 1ª tappa Quatre Jours de Dunkerque (Dunkerque > Boulogne-sur-Mer)
- 2ª tappa Guldensporentweedaagse (Ichtegem > Ichtegem)
- Classifica generale Guldensporentweedaagse
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 4ª tappa Tour de France (Dinard > Avranches, cronosquadre)
- 3ª tappa Tour de France (Calais > Eurotunnel, cronosquadre)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]- 1988: 95º
Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Colorado Springs 1986 - In linea Dilettanti: 9º
- Stoccarda 1991 - In linea Professionisti: ritirato
- Oslo 1993 - In linea Professionisti: ritirato
- Agrigento 1994 - In linea Elite: ritirato
- Lugano 1996 - In linea Elite: ritirato
- San Sebastián 1997 - In linea Elite: 27º
- Valkenburg 1998 - In linea Elite: 61º
- Verona 1999 - In linea Elite: ritirato
- Plouay 2000 - In linea Elite: 94º
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Angelo Zomegnan, Diavolo d' un Ballerini, in archiviostorico.gazzetta.it, 14 aprile 1998. URL consultato il 1º aprile 2011.
- ^ Angelo Zomegnan, Giampietro Agus, Rino Negri, Finalmente Tafi, in archiviostorico.gazzetta.it, 12 aprile 1999. URL consultato il 1º aprile 2011.
- ^ Angelo Zomegnan, Pier Bergonzi, Museeuw manda l'Italia all'inferno, in archiviostorico.gazzetta.it, 17 aprile 2001. URL consultato il 1º aprile 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wilfried Peeters
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Wilfried Peeters, su procyclingstats.com.
- Wilfried Peeters, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Wilfried Peeters, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Wilfried Peeters, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Wilfried Peeters, su Olympedia.
- (EN) Wilfried Peeters, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Wilfried Peeters, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.