Yōko di Mikasa
Yōko di Mikasa | |
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Yōko alle celebrazioni dell'incoronazione dell'Imperatore Naruhito; 2019 | |
Principessa Yōko di Mikasa | |
In carica | dal 25 ottobre 1983 |
Nome completo | giapponese: 瑶子女王 italiano: Yōko di Mikasa |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Altri titoli | Principessa del Giappone |
Nascita | Centro medico di Hiroo, Tokyo, 25 ottobre 1983 |
Dinastia | Famiglia imperiale del Giappone |
Padre | Principe Tomohito di Mikasa |
Madre | Nobuko, principessa Tomohito di Mikasa |
Religione | Shintoismo |
Yōko di Mikasa (瑶子女王?, Yōko Joō; Tokyo, 25 ottobre 1983), è una principessa membro della famiglia imperiale del Giappone; seconda figlia del Principe Tomohito di Mikasa e di sua moglie Nobuko. Appartenente al ramo "Mikasa-no-miya" (三笠宮?) della Casa Imperiale, la Principessa porta avanti attività e impegni legati alla memoria di suo padre - dal quale ha ereditato alcuni patrocini - ed è attiva in eventi sociali e rivolti al benessere delle persone con disabilità.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni di vita e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Yōko di Mikasa è nata a Tokyo il 25 ottobre 1983.
La principessa ha frequentato le scuole elementari, medie e superiori all'istituto Gakushūin. Ha conseguito la laurea in studi giapponesi presso la facoltà di studi interculturali del Collegio femminile del Gakushūin.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Dal dicembre del 2006 al novembre del 2012, è stata attiva in diverse attività di volontariato, in particolare con la Società della croce rossa giapponese.[1] Nell'agosto del 2013 è diventata patrona della International Association for Universal Design (IAUD).[1] Il 21 novembre successivo, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione per il 10º anniversario della creazione dello IAUD tenutasi a Yokohama. Ha assunto la presidenza dell'organizzazione dopo la morte del padre.[2] Nel gennaio del 2014, è diventata presidente dell'Organizzazione del welfare sociale Yuai Jyuji kai.
Apparizioni pubbliche
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre del 2003, è diventata un membro adulto della famiglia imperiale e ha iniziato a partecipare a cerimonie ufficiali ed eventi, come feste in giardino e cerimonie di Capodanno, con gli altri membri della famiglia imperiale.
Pratica la tradizionale arte marziale giapponese del kendō dalla più tenera età e, nel 2005, è stata selezionata per partecipare a tornei espositivi in Francia e in Germania e all'esposizione internazionale di Aichi tenutasi nello stesso anno. Nel luglio dell'anno successivo, ha partecipato alla convention nazionale della Kendo Housewives.
Morte del padre
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 giugno 2012, il principe Tomohito è morto per insufficienza multiorgano. La sua cerimonia funebre, chiamata "Renso no Gi," si è tenuta presso il cimitero imperiale Toshimagaoka di Bunkyō e vi hanno partecipato la principessa Yōko e altri membri della famiglia imperiale.[3] Nel giugno dell'anno successivo, l'Agenzia della Casa Imperiale ha comunicato che avrebbe ridotto il numero dei rami della famiglia imperiale dopo la scomparsa del principe Tomohito avvenuta un anno prima.[4] La famiglia guidata del defunto principe è stata integrata in quella guidata dal principe Mikasa. Il provvedimento è stato applicato retroattivamente al 6 giugno dell'anno precedente, giorno della morte del principe.[4] Come risultato, il numero dei rami della famiglia imperiale è sceso a cinque, esclusi quelli guidati dall'imperatore Akihito e dal principe ereditario Naruhito. I funzionari dell'agenzia hanno affermato che l'integrazione delle famiglie non cambierà le modalità di vita dei tre ex membri del nucleo familiare del defunto principe o la quantità di spese di soggiorno che ricevono dalle casse dello Stato.[4]
Salute
[modifica | modifica wikitesto]L'8 febbraio 2022, la principessa Yōko è stata ricoverata all'ospedale dell'Università imperiale di Tokyo a causa di una polmonite sopraggiunta dopo che la principessa era risultata positiva al Covid-19[5]. La principessa Yōko lasciò l'ospedale il 16 febbraio dopo essere risultata negativa ad un secondo test da Covid-19. Ricevette il permesso di tornare nella sua tenuta di Akasaka dove, più tardi, avrebbe terminato la convalescenza dalla polmonite, guarendo. I medici diedero il loro permesso dopo aver giudicato stabili le condizioni della principessa[6].
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- dal 25 ottobre 1983: Sua altezza imperiale la principessa Yōko di Mikasa
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Their Imperial Highnesses Prince and Princess Mikasa and their family, su The Imperial Household Agency. URL consultato il 17 agosto 2018.
- ^ (EN) 10th anniversary of IAUD, su imperialfamilyjapan.wordpress.com, Imperial Family of Japan. URL consultato il 13 dicembre 2013.
- ^ (EN) Prince Tomohito's funeral draws 660 luminaries, su japantimes.co.jp, Japan Times. URL consultato il 9 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2012).
- ^ a b c (EN) Prince’s 2012 passing reduces Imperial household families by one, su Japan Times. URL consultato il 13 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
- ^ Shafiq Najib, Princess Yoko Develops Pneumonia After Contracting COVID, Transferred to New Hospital for Treatment, su People, 14 febbraio 2022. URL consultato il 15 febbraio 2022.
- ^ Princess Yohko recovers from COVID-19, leaves hospital, su NHK World-Japan, 16 febbraio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yōko di Mikasa