O del mio amato ben perduto incanto! Lungi e dagli occhi miei chi m'era gloria e vanto! Or per le mute stanze sempre la(lo) cerco e chiamo con pieno il cor di speranze... Ma cerco invan, chiamo invan! E il pianger m'e si caro, che di pianto sol nutro il cor.
Mi sembra, senza lei(lui), triste ogni loco. Notte mi sembra il giorno, mi sembra gelo il foco. Se pur talvolta spero di darmi ad altra cura, sol mi tormenta un pensiero: ma, senza lei(lui), che faro? Mi par cosi la vita vana cosa senza il mio ben.