Abdulichat Umarovič Abbasov
Abdulichat Umarovič Abbasov | |
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Nascita | Novomochalei, 30 settembre 1929 |
Morte | Mosca, 11 agosto 1996 |
Luogo di sepoltura | cimitero Danilov |
Dati militari | |
Paese servito | Unione Sovietica |
Forza armata | Voenno-morskoj flot |
Specialità | sommergibilisti |
Anni di servizio | 1947-1988 |
Grado | contrammiraglio |
Comandante di | K-123 |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da "Аббасов Абдулихат Умарович"[1] | |
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Abdulichat Umarovič Abbasov (in russo Абдулихат Умарович Аббасов?; Novomochalei, 30 settembre 1929 – Mosca, 11 agosto 1996) è stato un ammiraglio sovietico, insignito del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica e di Cavaliere dell'Ordine di Lenin per il suo lavoro nello sviluppo dei sottomarini nucleari d'attacco classe Alfa[2][3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque il 30 settembre 1929 nel villaggio tartaro di Novomochalei, ora Pil'ninskij rajon, Oblast' di Nižnij Novgorod, all'interno di una famiglia di contadini, figlio di Umar e Fatima Salyaevna.[1][4] Dal 1932 la sua famiglia visse a Mosca.[2] Tra il 1942 e il 1945 lavorò come falegname nei laboratori di produzione di una scuola professionale.[1] Nel 1945 tentò, senza successo, di entrare all'Accademia navale di Sebastopoli.[2]
Dopo essersi diplomato, entrò come mozzo nella Scuola di Radiometria Navale, uscendone nel 1947.[1] In quello stesso anno entrò alla Scuola preparatoria navale di Leningrado, iniziando subito a prestare servizio nella Marina militare sovietica.[1] Nel 1950 entrò alla Scuola superiore sommergibili Komsomol Lenin a Leningrado uscendone nel 1954.[1] Prestò servizio sui sottomarini della Flotta del Nord: dal novembre 1954 al gennaio 1957 come comandante del compartimento lanciasiluri del sottomarino S-45 e dal gennaio 1957 al dicembre 1958 come assistente comandante e assistente comandante senior dei sottomarini diesel S-155 e S-300.[1] Membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) dal 1956.[4] Nel 1958 entrò nelle classi degli ufficiali speciali superiori della Marina, uscendone diplomato l'anno successivo, e nel febbraio 1960 fu nominato assistente senior del comandante del sottomarino nucleare K-40 (Classe Hotel).[1] Nel febbraio 1962 fu nominato, con il grado di capitano di terzo grado, comandante del sottomarino nucleare K-123 (Classe Alfa, Progetto 705K),[N 1] allora in costruzione, ed in qualità di suo comandante diede un grande contributo allo sviluppo delle nuove e complesse attrezzature militari in tutte le fasi della sua realizzazione.[1] Il suo grande talento organizzativo, la capacità di comprendere questioni scientifiche complesse e molti anni di duro lavoro gli permisero di garantire con successo l'implementazione di una serie di soluzioni tecniche e organizzative fondamentalmente nuove sulla nave e di superare numerose difficoltà nella costruzione, nello sviluppo, nel collaudo e nel funzionamento del K-123.[4]
Sotto la sua guida, fu sviluppata la documentazione operativa e di combattimento per i sottomarini del Progetto 705 Lyra, furono identificate tutte le capacità di combattimento di complessi e dei sistemi operativi, fu padroneggiato il controllo di un sottomarino di piccolo dislocamento altamente automatizzato, dotato di alta velocità in immersione e vennero testate e collaudate le caratteristiche operative del potente reattore (155 MW) raffreddato a metallo liquido.[4] le caratteristiche dei sottomarini classe 705 furono esposte in rapporti e articoli, e costituirono la base per il combattimento e le attività quotidiane della 6ª Divisione sottomarini nucleari della Flotta del Nord.[4]
Nel 1968 si diplomò ai Corsi per ufficiali presso l'Accademia Navale A. A. Grechko e fu promosso capitano di primo grado il 5 luglio 1969.[1] Il 12 dicembre 1977 il sottomarino K-123 fu accettato dalla Voenno-morskoj flot (VMF) ed entrò in servizio nella Flotta del Nord, e il 17 marzo 1979, sotto il suo comando effettuò il suo primo servizio operativo partecipando successivamente all'esercitazione "Corsa-79".[1][5] Tale esercitazione aveva come scopo la protezione degli SSBN classe Delta schierati operativamente nella zona di pattugliamento del "Bastione Nord".[5] Con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica del 16 dicembre 1981, per il suo grande contributo allo sviluppo e al collaudo del più moderno sottomarino nucleare della Flotta del Nord, dimostrando coraggio e iniziativa personale, fu insignito del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica, dell'Ordine di Lenin e della medaglia "Stella d'Oro".[1][3]
Nell'agosto 1979 fu nominato direttore del Centro di addestramento per la formazione di specialisti per sottomarini nucleari della Marina a Obninsk.[1][6] Dall'ottobre 1983 divenne capo del IV dipartimento e dal maggio 1987 capo del V dipartimento dei centri di addestramento e logistica della Direzione dell'addestramento al combattimento della Marina sovietica.[1] Con una risoluzione del Consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica del 22 febbraio 1983, fu elevato al rango di contrammiraglio.[1][3] Nel giugno 1988 fu posto a riposo stabilendosi a Mosca dove si spense l'11 agosto 1996.[2] Fu sepolto nel settore musulmano del cimitero Danilov a Mosca.[1] Un monumento all'eroe dell'Unione Sovietica Abdulichat Umarovič Abbasov è stato eretto nel suo villaggio natale di Novomochalei, Pil'ninskij rajon, Oblast' di Nižnij Novgorod.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si trattava di un sottomarino d'attacco ad alta velocità costruito in titanio con un disegno fondamentalmente nuovo.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jan S. Breemer, Soviet Submarines, Jane's Information Group, 1989, pp. 127-129, ISBN 0-7106-0526-9. pp. 127–129
- (EN) Norman Friedman, Submarine design and technology, Conway Maritime, 1984, pp. 105–106, 134-135, 188, ISBN 0-85177-299-4.
- (EN) David Miller, Illustrated Directory of Submarines, Zenith Imprint, 2002, ISBN 0-7603-1345-8.
- (EN) Wilfried Kopenhagen, Soviet and Russian Nuclear Submarines, Atglen, Schiffer Pub Ltd, 2001, ISBN 0-7643-1316-9.
- (EN) Norman Polmar e J.K. Moore, Cold War Submarines: The Design and Construction of U.S. and Soviet Submarines, Washington, DC, Potamac Books, Inc., 2004, ISBN 1-57488-530-8.
- (EN) Norman Polmar e Jurrien Noot, Submarine of the Russian and Soviet Navy 1718-1990, Annapolis, Naval Institute Press, 1991, ISBN 1-57488-530-8.
- Periodici
- Luigi Caretta e Michele Cosentino, Sottomarini Classe Alfa, in Storia Militare Briefing, n. 48, Parma, Edizione Storia Militare s.r.l., 1º dicembre 2024, ISSN 2532-0963 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) A. A. Simonov, Аббасов Абдулихат Умарович, su Warheroes. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- (RU) Nikolai Vasilievich Ufarkin, Абдулихат Умарович Аббасов, su Flot. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- (RU) Абдулихат Умарович Аббасов, su Татароведение. URL consultato il 13 ottobre 2024.
- (RU) Аббасов Абдулихат Умарович, su Warheroes. URL consultato il 13 ottobre 2024.