Althénopis
Althénopis | |
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Autore | Fabrizia Ramondino |
1ª ed. originale | 1981 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | autobiografico |
Lingua originale | italiano |
Althénopis è un romanzo autobiografico di Fabrizia Ramondino, pubblicato nel 1981 e vincitore, lo stesso anno, del Premio Napoli di narrativa.[1]
Il libro è stato tradotto in quattro lingue.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il libro si divide in tre parti, che rispecchiano tre periodi della vita dell'autrice. La collocazione nel tempo è precisa, quella nei luoghi è riconoscibile nelle descrizioni, ma i nomi sono stati alterati o mutati. Althénopis è Napoli, Santa Maria a Mare è un paese sul confine della costiera amalfitana con la costiera sorrentina, Roma è sempre chiamata la Capitale.
La prima parte si svolge tra il 1943 e il 1948 a Santa Maria a Mare. La seconda è tra il 1950 e il 1954 in vari luoghi di Napoli e altri paesi dell’entroterra. La terza parte sembra ambientata a Napoli, verso la fine degli anni '60. Alle tre parti corrispondono tre maniere narrative differenti, secondo una precisa evoluzione dell'autrice-narratrice.
- Prima parte
- L'autrice narra in prima persona e descrive anche se stessa tra i protagonisti degli eventi. Lei e i fratelli minori sono bambini e il loro tempo trascorre nella massima libertà, in compagnia di molti ragazzi del luogo, di cugini, della nonna e della madre. Il padre è piuttosto assente, poiché lavora a Roma, e quando visita la famiglia tutti sono scontenti per la rigidezza di pensiero che egli ha sull'educazione e l'incapacità di trasmettere affetto. Invece la madre, costantemente in preda all'emicrania, asseconda il desiderio dei figli di giocare, sporcarsi, fare qualche imprudenza; atea, non li obbliga mai al catechismo e alle funzioni religiose. I piccoli vanno alla spiaggia fin dai primi tepori e crescono quasi nell'acqua e nella sabbia. Poi, uno alla volta, i compagni di giochi si defilano, tolti dagli studi da genitori bisognosi e alla narratrice resta una sola compagna alla scuola media.
- Seconda parte
- Sono trascorsi due anni all'estero, al seguito del padre diplomatico, ma a causa della sua prematura morte, la famiglia torna a Napoli e si trova in ristrettezze. La narratrice diventa spettatrice e non racconta fatti, ma descrive le dimore in cui loro sono ospiti e i parenti che li aiutano. Entrano in scena moltissimi zii, solo alcuni dei quali sono fratelli dei genitori, più spesso si tratta di cugini. La famiglia si trova a passare da una casa all'altra, dovendo talora anche dividersi, finché un parente riesce a mettere a disposizione una villa in un luogo chiamato Frasca. Nel turbinio di personaggi si narra come i vari parenti si sforzano di rimettere in sesto le finanze della vedova madre dell'autrice. Si parla anche, sia pure in modo svagato, di studi compiuti con precettori e ripetitori privati, a sottolineare la discontinuità dei percorsi scolastici affrontati nel periodo. La parte si conclude con un non meglio precisato trasferimento al nord, ma solo per la narratrice.
- Terza parte
- Nulla si sa del lungo periodo trascorso al nord (e altrove) dall'autrice; quando torna a Napoli dalla madre, imposta una narrazione quasi spersonalizzata, in cui i personaggi sono visti dal di fuori e chiamati la Madre e la Figlia. Anziana, in declino vertiginoso, in balia degli oggetti che dimentica, la madre ha bisogno costante di assistenza. La figlia, da sempre la sua prediletta, si accolla con amore il gravoso compito e descrive la stratificazione di periodi, evidente nella casa. Sembrano così parlare mobili e utensili, vestiario e oggetti, ricordi e bibélots. Nata con il XX secolo, la madre è circondata da una geografia domestica che ne testimonia, in modo incoerente ma intoccabile, tutti i momenti della vita passata e della vita mutuata dagli antenati.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- In lingua italiana
- Fabrizia Ramondino, Althénopis, Einaudi, Torino 1981, ISBN 88-06-12560-5
- Fabrizia Ramondino, Althénopis, prefazione di Silvio Perrella, Einaudi, Torino 2016, ISBN 978-88-06-23043-2
- Traduzioni
- (DE) Fabrizia Ramondino, Althénopis: Kosmos einer Kindheit: Roman, trans. Maja Pflug; Lea Ritter-Santini, Arche-Verlag, Raabe + Vitali, Zürich 1986; Luchterhand Literaturverlag, Frankfurt am Main 1989, 1986.
- (EN) Fabrizia Ramondino, Althenopis, trans. M Sullivan, Carcanet Press. Publications. 1988.
- (ES) Fabrizia Ramondino, Alténopis, trad. Ramón F Reboiras; Flavia Cartoni, Alfaguara D.L. Madrid 1989.
- (FR) Fabrizia Ramondino, Althénopis: roman, traduit de l'italien par Françoise Lantieri, Flammarion, Paris 1990
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Premio Napoli di Narrativa 1954-2002, su premionapoli.it. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2020).
- ^ Althénopis, su worldcat.org. URL consultato il 21 maggio 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Leogrande, FABRIZIA RAMONDINO E I MISTERI DI ALTHÉNOPIS, su minimaetmoralia.it. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).
- Marina Grillo, ALTHÉNOPIS DI FABRIZIA RAMONDINO, su internostorie.it.