Anselmo Durigon
Anselmo Durigon | |
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Nascita | Rigolato, 13 ottobre 1912 |
Morte | Nowo Postojalowka, 20 gennaio 1943 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Specialità | Alpini |
Reparto | 8º Reggimento alpini |
Anni di servizio | 1937-1943 |
Grado | Maresciallo ordinario |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Grecia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959)[1] | |
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Anselmo Durigon (Rigolato, 13 ottobre 1912 – Nowo Postojalowka, 20 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Rigolato, provincia di Udine, il 13 ottobre 1912, figlio di Giacomo e Anna Maria Durigon.[2][3] Conseguita la licenza di avviamento professionale, nel 1933 fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito ed arruolato nel battaglione alpini "Tolmezzo" dell'8º Reggimento alpini e nel dicembre 1934 venne promosso sergente.[2] Trattenuto in servizio attivo a domanda fu promosso sergente maggiore, ed inviato a frequentare un corso di capoposto a terra e capo radiotelegrafista.[2] Specializzatosi nei collegamenti e nelle trasmissioni radio entrò in servizio nella compagnia comando reggimentale.[2] Partito con il suo reparto nell'aprile del 1939 per l'Albania venne mobilitato il 10 giugno 1940, e dal 28 ottobre dello stesso anno combatté sul fronte greco-albanese.[2] Rimasto ferito rientrò in Italia nel marzo 1942 e dopo un breve periodo di riposo, nell'agosto successivo, partiva per il fronte russo al seguito del suo reggimento inquadrato nell'ARMIR.[2] Il 20 gennaio 1943, nel corso della seconda battaglia difensiva del Don lasciò il suo incarico di radiotelegrafista per andare a combattere in prima linea. Rimase ucciso in combattimento il 20 dello stesso mese a Nowo Postojalowka, nell'atto di lanciare bombe a mano contro il nemico.[3] Fu successivamente decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Altre decorazioni: maresciallo per meriti di guerra. (Albania, 1942).[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 31 dicembre 1947.[6]
— Decreto Ministeriale 10 luglio 1942.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.182.
- ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
- ^ a b c Bianchi, Cattaneo 2011, p.392.
- ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p.391.
- ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
- ^ Registrato alla Corte dei conti lì 9 febbraio 1948, Esercito registro 8, foglio 308.
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 agosto 1942, registro n.2 foglio 149.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 182.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Bocchetti
- Gino Campomizzi
- Gioacchino Di Marzio
- Angelo Gabrieli
- Kruger Gavioli
- Enrico Rebeggiani
- Gustavo Roccella
- Giovanni Soncelli
- Gianni Tamanti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Durigon, Anselmo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 marzo 2023.
- Durigon, Anselmo, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.