Assedio di Port-au-Prince (1793)

Assedio di Port-au-Prince (1793)
parte della Rivoluzione haitiana
Data18 gennaio 1793
LuogoPort-au-Prince, odierna Haiti
EsitoVittoria francese
Schieramenti
Francia (bandiera) Repubblica francese Schiavi neri insorti
Grand blancs e realisti francesi
Francia (bandiera) Petit blancs
Francia (bandiera) Soldati e marinai dell'armata repubblicana francese
Comandanti
Effettivi
1350 uomini + il supporto della marina militare1800 uomini
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L’assedio di Port-au-Prince del 1793 fu un episodio della rivoluzione haitiana.

La ribellione dei coloni

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Il 25 gennaio 1793, un gruppo di coloni guidati da Borel, si rivoltarono contro i commissari francesi Sonthonax e Polverel. Tra i coloni figuravano anche i cosiddetti grands blancs ovvero realisti e ricchi proprietari di schiavi, oltre ai peties blancs, coloni repubblicani di condizioni modeste o addirittura povere, che si opposero al governo francese facendo opposizione comune coi mulatti e con le gens de couleur libres. I coloni armarono i loro schiavi e si allearono coi soldati del régiment d'Artois che disertarono la fazione repubblicana occuparono Port-au-Prince. Gli insorgenti inviarono un corriere a Londra con lo scopo di consegnare la loro terra nelle mani del Regno di Gran Bretagna in cambio della conservazione delle loro leggi.

Le truppe fedeli ai commissari francesi erano comandate dai generali Lassale, europeo, e Beauvais, mulatto, e si posero dunque l'obbiettivo di assediare Port-au-Prince. Per parte loro, i rappresentanti Sonthonax e Polverel posero la loro base al porto di Saint-Marc, prendendo il controllo delle navi da guerra della marina francese che si trovavano ancorate al porto locale. Il 12 aprile le forze dei commissari lanciarono un attacco generale via mare e via terra in contemporanea. Le navi dei commissari vennero gravemente danneggiate dai cannoneggiamenti dei ribelli e scoppiò addirittura un incendio a bordo.

Nel corso dell'intenso bombardamento vennero sparati dai 4000 ai 5000 colpi, e Port-au-Prince capitolò il 14 aprile 1793. Borel, capo degli insorgenti, fuggì in Giamaica, i suoi schiavi vennero disarmati e tornarono alle loro piantagioni[1] · [2].

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