La stagione 1989-1990 fu la 68ª stagione sportiva del Savoia. La famiglia Farinelli, dopo aver preso in mano il timone del club nella precedente stagione, ed aver assestato economicamente la società, in crisi da diversi anni, ne rilancia le ambizioni. La stagione inizia con il ritiro precampionato effettuato a Cercemaggiore. Vengono confermati l'allenatore Mario Schettino a cui viene affiancato Carmine Scognamiglio come secondo, ed i migliori elementi della precedente stagione, mentre la rosa viene rinnovata per sette undicesimi. Nell'ultimo giorno di mercato viene acquistato l'attaccante Sossio Aruta che a fine stagione si rivelerà il miglior marcatore della rosa. A causa dei lavori di riammodernamento dello stadio Alfredo Giraud, il Savoia gioca le partite casalinghe dell'intera stagione, al Liguori di Torre del Greco. In Coppa Italia il Savoia si qualifica al secondo turno, in un girone composto da Juventus Stabia, AC Stabia, Portici e Sorrento. L'inizio di campionato è stentato, con 4 pareggi iniziali consecutivi, seguiti dalla sconfitta in trasferta contro la Juventus Stabia, che relegano il Savoia in 14ª posizione. Il club torna sul mercato ed acquista il centrocampista Tonino Falanga. Nelle successive sei gare il Savoia ottiene 5 vittorie ed un pareggio, colto sul campo della pretendente alla vittoria finale, l'A.C. Stabia, seconda squadra di Castellammare e si porta in vetta alla classifica. Ma il 26 novembre, la sconfitta in trasferta contro il Rende per 1-0, fa perdere la leadership, ma sarà l'ultimo stop dell'intero torneo. Già dalla successiva giornata, il Savoia infila un filotto di sei vittorie consecutive, che, con il pareggio ottenuto a Cariati nella seconda di ritorno, lo riportano in vetta. Da questa momento inizia un testa a testa con l'A.C. Stabia, con il Savoia ad inseguire fino alla 26ª giornata, quando opera l'aggancio grazie alla vittoria per 1-0 maturata nello scontro diretto. Dopo il passo falso dell'A.C. Stabia in casa della Audax Ravagnese, il Savoia diventa capolista solitario. In casa ottiene due goleade, la prima contro il Valdiano 85 per 5-0, la seconda contro il Chiaravalle per 15-0, record assoluto per gli oplontini, in una gara in cui vanno a segno tutti tranne il portiere e con Aruta autore di una cinquina. Nelle ultime tre girornate il Savoia gioca due insidiose trasferte prima dell'ultima in casa. Nella prima in cui affronta l'Ebolitana di Dirceu ottiene un pari per 1-1, nella seconda una vittoria per 0-1 sul campo della Nuova Rosarnese. Nell'ultima di campionato, giocata all'occorrenza al San Ciro di Portici, la vittoria casalinga sul Praia per 4-1 dà al Savoia la certezza matematica della vittoria del campionato. I biancoscudati fanno così ritorno in serie C2 dopo otto anni di permanenza in Interregionale.
Fonte: Alè Savoia pag. da 56 a 63. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto) Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Chrystian Calvelli, Giuseppe Lucibelli; Raffaele Schettino, Savoia storia e leggenda dall'Oncino al Giraud, Gragnano, Stampa Democratica '95, dicembre 2000. ISBN non esistente
Alè Savoia, Quindicinale di sport e cultura (Numero Speciale), Torre Annunziata, Diesse, settembre 1990. ISBN non esistente