Atletica leggera ai Giochi della XXIX Olimpiade - Staffetta 4×100 metri femminile

Bandiera olimpica 
Staffetta 4×100 metri femminile
Pechino 2008
Informazioni generali
LuogoStadio Nazionale di Pechino
Periodo21 agosto 2008
22 agosto 2008
Partecipanti16 squadre nazionali
Podio
Medaglia d'oro Nazionale Belgio (bandiera) Belgio
Medaglia d'argento Nazionale Nigeria (bandiera) Nigeria
Medaglia di bronzo Nazionale Brasile (bandiera) Brasile
Edizione precedente e successiva
Atene 2004 Londra 2012
Video della Finale (rumori dello stadio)
Video della Finale (telecronaca in russo)
Atletica leggera ai
Giochi olimpici di
Pechino 2008
Corse piane
100 m piani   uomini   donne
200 m piani uomini donne
400 m piani uomini donne
800 m piani uomini donne
1500 m piani uomini donne
5000 m piani uomini donne
10000 m piani uomini donne
Corse ad ostacoli
110 / 100 m hs uomini donne
400 m hs uomini donne
3000 m siepi uomini donne
Prove su strada
Maratona uomini donne
Marcia 20 km uomini donne
Marcia 50 km uomini
Salti
Salto in alto uomini donne
Salto con l'asta uomini donne
Salto in lungo uomini donne
Salto triplo uomini donne
Lanci
Getto del peso uomini donne
Lancio del disco uomini donne
Lancio del martello uomini donne
Lancio del giavellotto uomini donne
Prove multiple
Decathlon uomini
Eptathlon donne
Staffette
Staffetta 4×100 m uomini donne
Staffetta 4×400 m uomini donne

Presenze ed assenze delle campionesse in carica

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Competizione Atleta Prestazione Pechino 2008
Oro Olimpiadi 2004 Giamaica (bandiera) Giamaica 41”73 Presente
Oro Commonwealth 2006 Giamaica (bandiera) Giamaica 43”10 Presente
Oro Europei 2006 Russia (bandiera) Russia 42”71 Presente
Oro Asiatici 2006 Cina (bandiera) Cina 44”33 Presente
Oro Panamericani 2007 Giamaica (bandiera) Giamaica 43”58 Presente
Oro Africani 2007 Ghana (bandiera) Ghana 43”84 Riserva
Oro Mondiali 2007 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 41”98 Presenti

In batteria le ragazze della Giamaica (due titolari e due riserve) fermano i cronometri su 42"24. Sarà il tempo più veloce della competizione e rimarrà la miglior prestazione mondiale dell'anno. Le statunitensi vengono squalificate (com'era successo anche per i colleghi uomini).

In finale la Giamaica schiera un quartetto di straordinario valore, composto da quattro atlete capaci di correre in meno di 10"90 la gara individuale. Ma al secondo cambio accade l'imponderabile: Kerron Stewart parte a razzo, troppo veloce per la compagna, che non riesce a consegnarle il testimone. È un regalo per le avversarie, tra le quali prevale la Russia. Secondo il Belgio, trascinato da Kim Gevaert al record nazionale. Non sono giunte al traguardo le britanniche per cambio mancato (lo stesso fallo delle giamaicane).

Ben otto delle 16 squadre nazionali iscritte sono incorse nella squalifica.

Nel 2016 il Comitato olimpico internazionale ha deciso di squalificare la russa Julija Čermošanskaja a causa della positività accertata a sostanze proibite. Con la decisione presa dal Cio l'oro nella staffetta passa al Belgio, argento alla Nigeria e bronzo al Brasile.[1]

Il tempo della nazionale vincitrice, 42"54, è il più alto degli ultimi 32 anni.

Pos Paese Atlete Tempo
Belgio (bandiera) Belgio Olivia Borlée
Hanna Mariën
Élodie Ouédraogo
Kim Gevaert
42"54 Record nazionale
Nigeria (bandiera) Nigeria Ene Franca Idoko
Gloria Kemasuode
Halimat Ismaila
Oludamola Osayomi
43"04
Brasile (bandiera) Brasile Rosemar Maria Neto
Lucimar Aparecida de Moura
Thaissa Presti
Rosângela Santos
43"14
4 Germania (bandiera) Germania Anne Möllinger
Verena Sailer
Cathleen Tschirch
Marion Wagner
43"28
Squal. Polonia (bandiera) Polonia Ewelina Klocek
Daria Korczyńska
Dorota Jędrusińska
Joanna Kocielnik
Ritirata Giamaica (bandiera) Giamaica Shelly-Ann Fraser
Sherone Simpson
Kerron Stewart
Veronica Campbell-Brown
Ritirata Gran Bretagna (bandiera) Gran Bretagna Jeanette Kwakye
Montell Douglas
Emily Freeman
Emma Ania
Squal.[2] Russia (bandiera) Russia Evgenija Poljakova
Aleksandra Fedoriva
Julija Guščina
Julija Čermošanskaja
42"31
  1. ^ Rio 2016, doping: squalificata la russa Chermoshanskaya per Pechino 2008, su ilmessaggero.it. URL consultato il 18 agosto 2016.
  2. ^ Squalificata nel 2016 su decisione del CIO

Collegamenti esterni

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