Atractylis cancellata
La masticogna annua (nome scientifico Atractylis cancellata L., 1753) è una pianta angiosperma dicotiledone di aspetto erbaceo, con fusto eretto appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pianta di questa voce è una erbacea annuale con altezze variabili tra 6 e 25 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. I fusti sono brevi, eretti o ascendenti, cilindrici e ramosi; la superficie è bianco-sericea; sotto il tomento possono essere più o meno arrossati.[3][4][5][6][7][8]
Le foglie, disposte in modo alterno, sono di due tipi: basali e cauline. Quelle basali hanno un contorno spatolato; i bordi sono dentato-aculeati. Quelle cauline hanno un contorno lineare con aculei patenti; sono appressate al fusto. La superficie inferiore è sericea. Dimensione delle foglie basali: larghezza 6 – 8 cm; lunghezza 20 – 30 cm. Dimensione delle foglie cauline: larghezza 3 cm; lunghezza 20 – 30 cm.
Le infiorescenze sono composte da capolini per lo più solitari, ma anche in aggregazioni corimbose, e avvolti da vistose brattee simili a foglie. I capolini, omogami o eterogami, di tipo discoide, sono formati da un involucro a forma più o meno ovoide composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee sono di due tipi:
- brattee esterne e basali: sono delle foglie bratteiformi che avvolgono il capolino; sono imparipennate con aculei;
- brattee interne: sono disposte in modo embricato e scalato; all'apice sono purpuree.
Il ricettacolo è densamente ricoperto con grandi scaglie, scariose e laciniate-fimbriate. Dimensione dell'involucro: 6 – 9 cm.
I fiori sono principalmente del tipo tubuloso.[9] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: le corolle dei fiori in genere sono corte e colorate di porpora.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, distinti e glabri, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[11] Le antere hanno delle lunghe appendici sericee.
- Gineceo: lo stilo è filiforme e corto; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
- Fioritura: da aprile a maggio.
Il frutto è un achenio con un pappo. L'achenio, con forme oblungo-obconiche e con lunghi peli, è densamente sericeo e il pericarpo è di tipo parenchimatico. Il pappo (persistente o deciduo) è formato da setole piumose libere.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è "Sud Mediterraneo".
- Distribuzione: in Italia questa pianta si trova raramente al Sud (più comune nelle Isole). Fuori dall'Italia si trova lungo le coste del Mediterraneo (dalla Spagna fino al Pakistan).
- Habitat: l'habitat preferito per queste piante le garighe e i pascoli aridi.
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 1.200 m s.l.m..
- Fitosociologia: queste piante frequentano i prati effimeri della fascia termo-mediterranea su suoli poveri di nutrienti; comunità vegetale: Stipo-Bupleuretalia.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carlininae è una di queste).[7][15][16][17]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ambito della sottotribù il genere Atractylis occupa una posizione vicina al genere Carlina; formano un "gruppo fratello" e probabilmente rappresentano il "core" della sottotribù.[16][17][18]
I caratteri morfologici distintivi per le specie di questo genere sono: la lamina delle foglie è normalmente pennatosetta, con denti spinosi o raramente è intera e senza spine; le brattee dell'involucro sono scariose; gli acheni sono privi di ispessimenti basali; le scaglie del ricettacolo sono libere e non racchiudono gli acheni; le brattee più interne dell'involucro non sono evidenti.[6] In particolare si differenzia dal genere Carlina per la particolare struttura dell'involucro formato da una serie di brattee esterne a forma pennato-eretta e una serie di brattee interne a forma lanceolata.[8]
Il numero cromosomico delle specie di questa voce è: 2n = 20.[6]
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Acarna cancellata (L.) All.
- Atractylis caespitosa Viv.
- Atractylis cancellata subsp. gaditana Franco
- Atractylis canescens Salzm. ex Ball
- Atractylis glomerata (Caball.) Arènes
- Atractylis glomerata Caball.
- Carthamus cancellatus (L.) Lam.
- Cirsellium cancellatum (L.) Gaertn.
- Crocodilina cancellata (L.) Bubani
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 luglio 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 127.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 296.
- ^ a b Pignatti 2018, vol.3 pag.1031.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 126.
- ^ a b Barres et al. 2013.
- ^ a b Herrando et al. 2019.
- ^ Funk & Susanna, pag. 296.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p. 88, ISBN 88-7621-458-5.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3, Bologna, Edagricole, 2018, pp. 738-1196.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Atractylis cancellata
- Wikispecies contiene informazioni su Atractylis cancellata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Atractylis cancellata Royal Botanic Gardens KEW - Database