Bosisio Parini
Bosisio Parini comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Gilardi (lista civica) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°48′N 9°17′E |
Altitudine | 270 m s.l.m. |
Superficie | 5,82 km² |
Abitanti | 3 248[2] (31-12-2024) |
Densità | 558,08 ab./km² |
Frazioni | Garbagnate Rota[1] |
Comuni confinanti | Annone di Brianza, Cesana Brianza, Eupilio (CO), Molteno, Rogeno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23842 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097009 |
Cod. catastale | B081 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 453 GG[4] |
Nome abitanti | bosisiesi |
Patrono | sant'Anna |
Giorno festivo | 26 luglio |
Soprannome | Busis |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Bosisio Parini (Busìs in dialetto brianzolo[5] e semplicemente Bosisio fino al 1929) è un comune italiano di 3 248 abitanti[2] della provincia di Lecco in Lombardia. È posto sulle rive del lago di Pusiano.
Bosisio Parini fa inoltre parte del Parco della Valle del Lambro. Il territorio comunale è composto dal capoluogo Bosisio e dalla frazione di Garbagnate Rota.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nelle torbiere di Bosisio testimoniano presenze umane nel territorio durante l'età del bronzo.[6]
Sotto il Ducato di Milano, a partire dal XV secolo Bosisio era capopieve della Squadra dei Mauri.[6]
Nel 1929 il comune ha modificato il proprio nome in Bosisio Parini per onorare la memoria del suo celebre poeta compaesano Giuseppe Parini (1729-1799), nel duecentenario della sua nascita.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1990.[7][8]
La lira, immagine simbolica della poesia, fa riferimento al poeta Giuseppe Parini; la stella con otto raggi d'oro è simbolo di azioni magnanime e di fama; i quattro bisanti d'oro significano prosperità; i tre pennelli sono un omaggio al pittore Andrea Appiani.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]A Bosisio
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso pariniano
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto turistico ha predisposto l'Itinerario pariniano, un percorso che segnala i luoghi legati alla figura del poeta Giuseppe Parini: l'antica chiesa di Sant'Anna, il fonte battesimale, le lapidi, la piazza e la casa natale.[9]
Nuova parrocchiale
[modifica | modifica wikitesto]La nuova chiesa parrocchiale di Sant'Anna, realizzata su progetto di Paolo Mezzanotte[10] tra il 1939 e il 1954 ,[11] fu costruita per adempire le funzioni di un'altra chiesa della prima metà del XVII secolo, oggi sconsacrata,[12] la quale era stata edificata nel luogo in cui si trovava una cappella intitolata alla Madonna delle Grazie.[6]
All'interno della parrocchiale si trova il dipinto I simboli della Madonna, opera di Gaudenzio Ferrari.[10][6] Le artistiche vetrate sono opera di Alberto Ceppi.
Oratorio di San Vitale
[modifica | modifica wikitesto]Costruito su progetto di Giacomo Moraglia in stile neoclassico, l'oratorio è annesso a villa Appiani. Al suo interno si trova un dipinto di Vitale Sala.[6]
Ville
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Cesati, sede comunale.[6][10]
- Villa Appiani (XVIII secolo), con annesso l'oratorio di San Vitale.[6] La villa fu residenza di Angelica Appiani in Banfi, sorella del pittore Andrea[6][10].
- Villa Arnaboldi,[6] nota anche come Villa Gallone Deleuse (XVIII secolo)[13]
- Villa Bordone
Palazzo Appiani
[modifica | modifica wikitesto]Palazzo Appiani, che deve il suo nome all'omonima famiglia, è introdotto da una facciata del Settecento in cui si apre un portale ad arco.[6] All'interno, conserva un portico con soffitto a cassettoni provvisti di decorazioni.[6] Nel 1857 il palazzo fu oggetto di una donazione a favore del comune, finalizzata all'apertura di un ospedale.[6]
Archeologia industriale
[modifica | modifica wikitesto]- Ex-filanda Dubini (1833)[10]
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento a Giuseppe Parini, opera di Francesco Confalonieri (1899)[10][6]
- Monumento ai caduti, opera dello scultore meratese Giuseppe Mozzanica (1955)
A Garbagnate Rota
[modifica | modifica wikitesto]Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Lago di Pusiano
[modifica | modifica wikitesto]Bosisio si trova sulle sponde del Lago di Pusiano. È presente una lunga passeggiata, con annesso parco, che permette di ammirare il lago e i suoi panorami.
Al Molo è inoltre presente un battello che permette di visitare il lago e l'isola dei Cipressi.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Principali gruppi di stranieri al 2015[16]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Bosisio Parini è servita dalla strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga detta anche Nuova Valassina.
Fra il 1928 e il 1955 la località era servita dalla fermata Cesana-Bosisio, posta lungo la Tranvia Como-Erba-Lecco[17].
Dal molo Precampel è possibile mediante il traghetto comunale visitare e navigare il lago di Pusiano.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Bosisio fu in provincia di Milano, fino al 1786, quando fu spostato sperimentalmente in provincia di Como fino al 1791 e definitivamente dal 1802. Passò sotto la provincia di Lecco dopo la sua istituzione.
Il comune fa parte del Parco Valle Lambro.
Data elezione | Nome | Partito |
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23 aprile 1995 | Galli Carlo Antonio | Coalizione di Centro |
13 giugno 1999 | Fronterre Filippo | Lista Civica (Progetto Bosisio) |
13 giugno 2004 | Fronterre Filippo | Lista Civica (Progetto Bosisio) |
7 giugno 2009 | Borgonovo Giuseppe | Lista Civica (Progetto Bosisio) |
25 maggio 2014 | Borgonovo Giuseppe | Lista Civica (Progetto Bosisio) |
27 maggio 2019 | Colombo Andrea | Lista Civica (Progettiamo Bosisio Insieme) |
10 giugno 2024 | Gilardi Paolo | Lista Civica (Bosisio nel Cuore) |
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Il lungolago Gianni Brera
- La fauna del lago di Pusiano
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Bosisio Parini - Statuto.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Carla Marcato, Bosìsio Parini, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 94.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Borghese, pp. 102-104.
- ^ Bosisio Parini, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 settembre 2024.
- ^ Bosisio Parini, su araldicacivica.it. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ Pro Loco Bosisio Parini.
- ^ a b c d e f TCI, Guida d'Italia [...], p. 292.
- ^ Chiesa di Sant′Anna <Bosisio Parini>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
- ^ Luigino Rigamonti, Sant'Anna, l'antica chiesa di Bosisio Parini, su lagocciabriantea.com, luglio 2005.
- ^ Belloni et al., p. 251.
- ^ Chiesa: San Giuseppe, su Comune di Bosisio Parini. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Statistiche demografiche, su comuni-italiani.it.
- ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
- ^ Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su Dipartimento per gli affari interni e territoriali, 23 febbraio 2017. URL consultato il 17 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
- Annalisa Borghese, Bosisio Parini, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 102-104.
- Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bosisio Parini
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bosisio Parini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bosisioparini.lc.it.
- Bosìsio Parini, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142971763 |
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