Nella stagione 1996-1997 il Catania disputa il girone C della Serie C2, raccoglie 54 punti con il quarto posto della graduatoria, sale in Serie C1 la Battipagliese, il Catania perde la semifinale playoff con la Turris, che si prende la seconda promozione. A Catania inizia mestamente il dopo Angelo Massimino con la moglie Grazia Codiglione nel ruolo di presidente, viene restituita la panchina ad Angelo Busetta. In Coppa Italia ci si arrende due volte all'Atletico e si rimedia l'eliminazione. Le prime due uscite in campionato sono un pareggio a Chieti, ed una rocambolesca vittoria (4-3) con il Catanzaro, poi arrivano due sconfitte e tre pareggi, traballa la panchina rossoazzurra, che salta dopo la sconfitta di Frosinone (3-1). Il nuovo nocchiero è il quarantenne Gianni Mei, qualche anno prima roccioso difensore in Serie A, il nuovo corso inizia con sette pari e quattro vittorie, che vale l'aggancio alla zona playoff, zona nobile che si mantiene sino al termine del torneo. Poi la sfida nei playoff con la Turris, (0-0) al Cibali in ristrutturazione, davanti a ventimila spettatori, il ritorno si gioca nel più capiente Partenio di Avellino, rispetto all'angusto "Liguori" di Torre del Greco, sono 4.000 i catanesi che salgono in Irpinia, ma la partita decisiva vince la Turris con merito (1-0). Miglior realizzatore di stagione della squadra etnea è stato Tiziano D'Isidoro, autore di 15 reti, 2 in Coppa Italia e 13 in campionato.